di Manuel Ventriglia
Il prossimo avversario di Flavio Cobolli e un derby argentino scoppiettante. Oltre il ritorno al successo del tennista romano, sono questi i verdetti delle altre tre sfide che hanno caratterizzato gli ottavi di finale dell’ATP di Bucarest, torneo alla sua seconda edizione dopo lo stop arrivato nel 2016. Questa volta la rimonta di Roberto Bautista Agut si ferma a metà, con lo spagnolo battuto da Francisco Comesaña che ha la meglio in tre set con il punteggio di 6-4 3-6 6-3 in più di due ore di gioco. Una prova di sostanza che gli darà l’occasione di vendicare la sconfitta occorsa a Santiago del Cile con Sebastian Baez a fine febbraio. El pollito fa il suo dovere contro Gabriel Diallo, chiudendo la sfida ……… in …….. . Niente da fare, invece, per Camilo Ugo Carabelli che un po’ a sorpresa si arrende a Filip Misolic.
[Q] F. Misolic b. [8] C. Ugo Carabelli 6-3 6-1
Cade la testa di serie numero 8, e lo fa in malo modo. Solo quattro game racimolati da Camilo Ugo Carabelli che esce di scena agli ottavi di finale contro un qualificato, Filip Misolic. La sorpresa del giorno si materializza grazie alla grande prova dell’austriaco che chiude con il doppio dei vincenti del suo avversario, 18 a 9. Strano a dirsi ma il primo squillo è stato del giocatore argentino, salvo poi subire il contro break che fa subito intendere le intenzioni belligeranti dell’avversario. Dal 3-2 per il numero 63 del ranking si spegne la luce, sale in cattedra Misolic che strappa due volte il servizio e chiude 6-3. Il blackout di Ugo Carabelli continua anche nel secondo set, dove va sotto immediatamente 2-0 salvo portare a casa il game che interrompe la striscia di sei giochi consecutivi da parte del nativo di Graz. Sarà quello della bandiera, perché Filip è tracimante e chiude addirittura 6-1, guadagnandosi la sfida ai quarti con Flavio Cobolli.
F. Comesana b. [5] R. Bautista Agut 6-4 3-6 6-3
La grinta di Roberto Bautista Agut questa volta non basta. Francisco Comesana porta a casa il match più combattuto dove riesce a spuntarla alzando il livello del suo gioco nel momento decisivo. Il primo set è dell’argentino grazie alla partenza sprint che lo vede appropriarsi del break al pronti via, da lì in poi poche chance per l’iberico che si avvicina solo a 30 sul servizio dell’avversario. L’ex numero 9 al mondo è chiamato ad una reazione d’orgoglio dopo il 6-4 subito. Detto fatto, perché non solo salva una palla break pesantissima nel terzo game del secondo parziale, ma è anche letale nel colpire nel nevralgico ottavo gioco, permettendogli di chiudere 6-3. Lo spagnolo sembra viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, e il break che lo porta sul 2-1 sembra suggerire un’altra rimonta all’orizzonte, dopo quella vittoriosa all’esordio con il cinese Bu. Comesana non è dello stesso avviso, si porta subito sotto con il contro break ed effettua il sorpasso quando, in vantaggio 4-3, gioca la palla break a disposizione in modo perfetto: recupero in lob che pesca la linea che spinge l’avversario indietro, e conclusione di dritto che vale il break. C’è solo da archiviare la pratica, un 6-4 che vale i quarti di finale e l’incontro con il connazionale Sebastian Baez.
[1] S. Baez b. G. Diallo 7-6(5)
Con qualche patema, ma la testa di serie numero 1 fa rispettare i valori in campo contro un avversario insidioso come Gabriel Diallo, più congeniale ai campi duri che a quelli in terra battuta dove paga l’inesperienza. Sul rosso, invece, ha costruito le sue fortune Sebastian Baez che stacca il pass per i quarti di finale con la solita prova di applicazione tattica e mentale, riuscendo a disinnescare la voglia di rimonta del canadese. Il classe 2001 è il primo ad avere palla break a disposizione, ma è l’argentino è strappare il servizio, arrivando sul 5-4 pronto a chiudere. Invece il primo set si allunga quando nel decimo game, interrotto dal giudice di sedia sullo 0-30 per valutare le condizioni del campo, el pollito si fa riprendere e rimandando tutto al tie break. Il dritto mandato in rete sul 5-4 che lo avrebbe mandato a set point non risulta determinante in negativo, perché con punendo un serve and volley rivedibile di Diallo, il tennista albiceleste fa suo il primo set 7-5. Diallo non si scoraggia e cambia modo di stare in campo, si abbassa il numero dei vincenti ma si riduce drasticamente anche quello dei gratuiti. Tanto basta per mettere in difficoltà Baez che crolla 6-2.