C. Norrie b. [26] J. Lehecka 2-6 6-4 6-0
Esito che pareva assai improbabile alla vigilia, visto il recente passato del giocatore ceco. A sorpresa, però, Jiri Lehecka deve arrendersi a Cameron Norrie, col punteggio che dice 2-6 6-4 6-0.
Lehecka, semifinalista qui a Madrid nell’edizione del 2024, è apparso evidentemente ancora condizionato dal problema fisico che lo aveva costretto al forfait pre match a Monaco di Baviera, spegnendosi completamente dopo il secondo set perso.
Bravo Norrie a restare aggrappato a un avversario teoricamente a lui di gran lunga superiore, almeno su questa superfice, e a portare a casa un terzo turno di pregevole fattura, soprattutto per chi oggi è sceso alla novantesima posizione del ranking mondiale.
Il match
Il primo set vede il giocatore ceco controllare il corso degli eventi senza alcun patema. Jiri rifila al mancino britannico un 6-2 in 28 minuti con due break a decretare la distanza. L’unica vera situazione in Cameron ha un po’ messo alle corde il classe 2001 è stato sul 3-1 quando è andato vicinissimo al contro-break, senza però alla fine riuscire a convertire il 15-40. 5 aces e il 79% di cinismo con la prima per la pulizia tennistica del ragazzo di Mlada Boleslav.
Il semifinalista di Wimbledon 2022 non ci sta però a cedere senza lottare: anche lui come Lehecka breakka in avvio di parziale. Tuttavia sul 3-2, Norrie rischia di compromettere il vantaggio accumulato ma ai vantaggi si salva. Il vero turning point della frazione si materializza invece nell’ottavo gioco, quando sul 4-3 Cam è costretto a sventare una palla del 4-4. Ancora una volta il proprio turno di servizio si prolunga ai vantaggi, ma nuovamente – dopo 14 punti totali – l’oltranza gli sorride. E’ 5-3 e poco dopo arriva anche il 6-4 finale in 42 minuti che manda la sfida al terzo. Rispetto al primo set, sono cresciute esponenzialmente le percentuali al servizio per il tennista di Sua Maestà: è passato dal 42% al 74% di prime in campo e dal 36% (4/11) di concretizzazione della seconda al 60% (6/10).
A sorpresa, il terzo set è a senso unico: forse condizionato dall’esito del set precedente, forse alle prese con un qualche nuovo problema fisico, forse semplicemente stanco di lottare, il ceco si arrende senza alcuna riserva all’attuale numero 91 del mondo, regalando bagel e match. 12 gratuiti e un solo vincente a sancire l’umiliazione britannica ai danni del semifinalista dell’edizione precedente. Al prossimo turno, Norrie attende il vincente della sfida fra Diallo e Majchrzak.
[LL] G. Diallo b. [LL] K. Majchrzak 7-5 4-6 6-4
L̶u̶c̶k̶y̶ ̶l̶o̶s̶e̶r̶ Big winner ✅
— Tennis TV (@TennisTV) April 26, 2025
Gabriel Diallo wins a 7-5 4-6 6-4 battle of lucky losers against Majchrzak.#MMOpen pic.twitter.com/fEUGVgNkn8
L’inizio del match racconta subito grande lotta: break e controbreak immediato ad aprire le danze, prima di lasciar spazio all’equilibrio più totale, con dominio del giocatore alla battuta.
Nessuna chance in risposta fino al nono gioco, quando il canadese riesce a conquistare due occasioni per chiudere il set: il polacco risale da 15-40 e, infilando 4 punti consecutivi, rimette le cose in parità.
Nonostante la paura scampata, Majchrzak non riesce a offendere l’avversario nei quindici successivi, forse condizionato dal delicato punteggio. Diallo sale ancora una volta 15-40, e, questa volta, il numero 90 del mondo deve arrendersi: 7-5 in 43 minuti.
Il netto equilibrio mostrato nel set d’apertura rischiava presto di venir spezzato dall’esito dello stesso, condizionando irreparabilmente un Majchrzak scioltosi nel momento di maggior tensione. Il numero 78 del mondo, però, continua a dimostrarsi poco pericoloso in risposta, non trovando la via per il break definitivo. Nel quinto gioco, all’improvviso, Diallo crolla senza apparente motivo dal 40-0, regalando 5 punti consecutivi all’avversario in risposta e concedendo il primo break del nuovo parziale.
Nonostante la pensante botta, il canadese non sembra intenzionato a mollare, aumentando immediatamente la spinta nel game successivo: tanti scambi, tanti quindici, ma una sola palla del controbreak, ben annullata da un attento Majchrzak. Poi, è dominio alla battuta: giochi che scorrono via velocemente, verso il più giusto dei parziali decisivi.
Come da pronostico, il terzo set non sembra voler assumere una direzione netta: tante prime in campo, poche chance in risposta. Le prime arrivano ancora una volta per Diallo: sul 3 a 2 il canadese sale nuovamente 40-15, ma il polacco le annulla con precisione, ristabilendo perfetta parità. Maggior lotta nel gioco successivo, seppur senza alcuna possibilità di break. Come dimostrato precedentemente, però, Majchrzak sembra subire la pressione del punteggio, e il decimo gioco si rivela decisivo: il canadese conquista due matchpoint e chiude lasciando a 30 l’avversario. Prenotata la sfida a Cameron Norrie.
[17] S. Tsitsipas b. J. L. Struff 3-6 6-4 6-3
Didn't even realize he won 😂@steftsitsipas delivers a 3-6 6-4 6-3 comeback against Struff!#MMOpen pic.twitter.com/RIdfapm8K9
— Tennis TV (@TennisTV) April 26, 2025
Ormai è cosa nota: i campi della Caja Magica sono i campi di Jan-Lennard Struff: può scomparire un’intera stagione e riapparire soltanto a Madrid, per spaventare qualsiasi testa di serie egli si trovi davanti. E cosi è stato con Stefanos Tsitsipas, che ha impiegato due ore per battere il giocatore tedesco, finalista qua nel 2023.
Prosegue il buon, seppur discontinuo, momento del greco, che ora prenota la rivincita contro Lorenzo Musetti, vincitore a Montecarlo.
Il match
Il buon avvio al servizio di Tsitsipas dura pochi minuti: il tedesco conquista break alla prima occasione nel terzo gioco, dopo 12 punti di game. Struff alla battuta diviene quasi intoccabile: il veloce manto rosso spagnolo gli permette di gestire alla meglio le discese a rete e quel tennis tanto bello, quanto troppo spesso discontinuo. Il greco appare inerme in risposta, mai riuscendo ad avvicinarsi all’avversario: Struff chiuderà il set avendo chiuso tutti i turni di battuta a 15.
Le difficoltà nello scambio si ripercuotono presto anche nella battuta, che perde d’aggressività e costringe Tsitsipas ai miracoli per provare ad allungare il parziale. Alla quarta occasione del nono gioco, però, l’ex finalista del 2023 chiude i conti, conquistando il vantaggio.
Al rientro in campo era facile attendersi una decisa risposta della testa di serie numero 18, evidentemente deciso a mantenere il buon livello mostrato nelle ultime settimane: break in apertura. Il tedesco recupera immediatamente il vantaggio, infierendo un colpo non da poco a un avversario sempre più in difficoltà.
Un susseguirsi di giochi dominati dal servizio sembrano preannunciare il tiebreak, che pare la fine più giusta dopo tanto equilibrio. Improvvisamente, però, si spegne il tedesco: offre tre palle break, ne annulla due, ma si arrende alla terza, spedendo Tsitsipas a servire per il secondo parziale: 6-4 in 44 minuti.
Come prevedibile, la miglior mano dell’ex numero 3 del mondo comincia a venir fuori punto dopo punto: Struff perde brillantezza, a rimbalzo come al servizio, e concede sempre più al giocatore greco. Nel gioco d’apertura del parziale decisivo il greco va a un passo dall’immediato vantaggio, mancando due palle break. Il tedesco resiste, resta aggrappato e lotta punto dopo punto, aspettando un passaggio a vuoto dell’avversario. Il momento di buio arriva, si, ma per Struff: blackout totale nel settimo gioco, break a zero, e sconfitta che appare a un passo.
Senza riuscire a costruirsi le possibilità per rientrare nel match, si sgretola definitivamente al servizio, perdendo in circa due ore. Curiosamente, Tsitsipas ha avuto bisogno che l’arbitro gli ricordasse che il match era terminato.
[Q] J. Fearnley b. [19] T. Machac 1-6 6-3 6-2
L’iniziale spavento con una palla break annullata nel game inaugurale dà la spinta al ceco, che sale immediatamente di concentrazione e lucidità: Fearnley resta dietro, e la partenza a rilento lo condanna al break. Machac continua a soffrire alla battuta, mai dominando completamente i propri turni e faticando ad aggredire il campo in risposta. Il britannico, però, non riesce a dare la spinta decisiva, mancando un’altra palla del controbreak. Il buon tennis mostrato e i pochi risultati ottenuti pesano sulle spalle dell’inglese, che perde il servizio un’altra volta e vede scivolare via un set che sembrava alla sua portata.
Resettato tutto e ristabilita la calma, il giovane qualificato sa di avere il tennis per poter lottare su ogni quindici: annulla tre palle break nei primi tre giochi del secondo parziale, e alza il livello. Sul 3 a 2, poi, è lui a conquistare la chance per andare avanti: Machac ne annulla una prima, ma non può nulla sulla seconda. Il gioco successivo dura 15 punti, ma le concrete chance per tornare in parità restano a zero. Senza troppe difficoltà Fearnley chiude al primo set point, mostrando un tennis d’altissimo livello.
Il terzo e decisivo parziale è a senso unico fin dai primi attimi: immediato break del britannico. Quattro soli punti per il giocatore in risposta nei cinque successivi game, a dimostrazione dell’ottimo livello al servizio dei due. Nel settimo gioco Machac si spegne nuovamente, concedendo un secondo break alla terza chance. Il numero 68 al mondo chiude così dopo un’ora e quarantacinque minuti.