Era nell’aria, ma ha rappresentato comunque un fulmine a ciel sereno. Novak Djokovic non presenzierà agli Internazionali di Roma. Il tennista serbo – attuale numero 5 del mondo – non prenderà parte al prestigioso torneo 1000 che si terrà nella Capitale dal 7 al 18 maggio. Un’assenza, quella di Djokovic, che maturerà dopo 16 partecipazioni consecutive in un torneo che lo ha sempre visto protagonista. Il 24 volte campione slam, dunque, non sarà tra i protagonisti del terzo Masters 1000 della stagione sulla terra rossa, dopo le sconfitte rimediate all’esordio sia in quel di Madrid (per mano dell’azzurro Matteo Arnaldi) che a Monte-Carlo.
In soldoni, quello di Novak continua ad essere un periodo piuttosto delicato (eufemismo). Nell’annata attuale, infatti, Djokovic ha raggiunto la finale a Miami, dove ha sfiorato il titolo numero 100 in carriera nel circuito maggiore, ma è stato sconfitto in finale da Jakub Mensik. Poi è stato battuto all’esordio a Monte-Carlo dal cileno Alejandro Tabilo (altro assente ai prossimi Internazionali) e a Madrid dall’azzurro Matteo Arnaldi. Non solo. Il classe ’87 è reduce da tre sconfitte consecutive e da uno 0 su 2 che la dice lunga sul percorso cominciato in questa stagione sulla terra rossa. La rinuncia del nativo di Belgrado agli Internazionali di Roma, tra l’altro, arriva quasi a corredo delle dichiarazioni rilasciate, pochi giorni or sono, subito dopo la sconfitta rimediata con il sunnominato Arnaldi.
Sì, insomma, per Djokovic (che ha conquistato sei volte il 1000 capitolino, con 68 vittorie su 80 partite disputate) si tratta di un vero e proprio momentaccio. A questo punto, il tennista serbo proverà a concentrarsi direttamente sul prossimo slam in arrivo, quel Roland Garros (al via dal 25 maggio prossimo) che è riuscito a conquistare per ben tre volte in carriera. Quel che è certo, è che dopo 16 partecipazioni consecutive e sei vittorie su 12 finali disputate (solo Nadal, con 10 successi sulla terra rossa di Roma, era riuscito a fare meglio), l’ex numero 1 del mondo non figurerà tra i protagonisti degli Internazionali d’Italia. Che sia finita un’epoca?