Da Madrid, il nostro inviato
La bandiera italiana continua a sventolare alta sul Mutua Madrid Open. Merito del futuro top 10 Lorenzo Musetti, che ha trovato contro Gabriel Diallo una vittoria di grande autorità. Due set, una piccola rincorsa senza colpo ferire nel primo, e la certificazione di un livello sempre più d’eccellenza. A fine match, con un sorriso che ben ritrae anche l’entusiasmo che il carrarino ancora ci mette, ha rilasciato dichiarazioni mature e concrete ai nostri microfoni. Consapevole che la semifinale di domani non è che un punto di partenza.
“Devo dire che in tutta la partita non sono riuscito a trovare quell’attivazione agonistica e quelle bellissime sensazioni che ad esempio avevo ieri sera“, spiega l’azzurro, “ma sapevo che poteva essere una partita difficile. Perché comunque Gabriel è un avversario che ti mette pressione dall’inizio, e comunque vengo da delle settimane intense. E giocare ogni partita al top è ovviamente il mio obiettivo, come cercare di rimanere lucido. Infatti spesso nella partita ho cercato di mantenere la solidità contro un avversario così, e ovviamente sono stato molto bravo secondo me a brekkare subito dopo che lui mi aveva brekkato. E quello ha sicuramente fatto la differenza“.
La differenza sostanziale, in realtà, la fa tanto anche l’atteggiamento nuovo di Musetti. Che anche quando non brilla di luce riflessa, ma gioca un tennis “semplice” ed essenziale, ormai porta a casa la vittoria. Che è ciò che più conta: “Il salto di qualità e la maturità del ‘nuovo Lorenzo’ è anche questo. Lo avevo già detto a Wimbledon l’anno scorso, sono sempre stato un po’ l’esteta a cui piaceva apparire bene. Però fino a un certo punto. Perché é più importante giocare la semi domani che perdere giocando champagne. Sicuramente tante positive anche stasera da portarsi per il match di domani“.
Semifinale di domani che vedrà Lorenzo opposto a Jack Draper, mattatore dei propri avversari a Madrid finora, e avanti 3-0 nei precedenti. I due però non si sono mai affrontati sulla terra. E sarà un appuntamento da non perdere: “Sarà il primo incontro sulla terra, una superficie su cui non ci siamo mai affrontati. Jack è un amico, un giocatore con cui ho trascorso tanto tempo insieme. Abbiamo condiviso tanto durante il percorso juniores, e poi ci siamo ritrovati a condividere questi palcoscenici. Veramente è bello avere l’opportunità di giocare contro un amico, un ragazzo, che è quasi coetaneo, ti porta un po’ indietro nel passato. Domani cercherò di godermela il più possibile, e che vinca il migliore“.