[1] A. Sabalenka b. [17] E. Svitolina 6-3 7-5
Qualche passaggio a vuoto, ma alla fine vince quasi sempre lei. Dopo l’ucraina Marta Kostyuk, anche la connazionale Elina Svitolina ha dovuto deporre le armi contro Aryna Sabalenka in semifinale al Mutua Madrid Open. La finalista uscente ha avuto ragione dell’avversaria, per la quinta volta su sei testa a testa, con lo score di 6-3 7-5 in circa un’ora e mezza di tennis.
La numero 17 al mondo – che da lunedì salirà alla 14esima piazza – è stata molto combattiva per l’intero incontro, non dando mai l’impressione di cedere definitivamente. Sia nel primo che nel secondo set la 30enne ucraina ha recuperato un break di svantaggio, ma in entrambe le occasioni è stata poi beffata da Aryna, aggressiva e vendicativa riguardo i torti appena subiti. “Non avevo aspettative arrivando qui”, aveva detto Svitolina, arrivata in semifinale per la prima volta in questo evento alla decima partecipazione. Nonostante ora il suo record contro le numero 1 al mondo vada in negativo – 7 vittorie, 8 sconfitte (solo le sorelle Williams e Davenport hanno catturato più successi contro le leader della classifica) -, Elina può intascarsi molta fiducia da questo suo inizio di stagione sul rosso, che la pone come una delle più pericolose su questa superficie. E ora c’è Roma, titolo che lei ha vinto due volte.
Con un ottimo 76% di conversione con la prima, Sabalenka diventa la quinta tennista ad aver vinto sette semifinali 1000 consecutive – ha anche fatto l’en plein nei penultimi atti nel 2025, con 6 su 6 intascati -, peraltro con un successo che la pone di fianco a Mirra Andreeva tra le più vincenti in stagione a livello 1000 (entrambe hanno ora 17 affermazioni). Eguaglia Simona Halep in vetta alla classifica delle giocatrici con più finali in questo evento (4) e nella giornata di sabato disputerà la 37esima finale in carriera, la decima sul rosso e la 13esima in tornei di questo livello. L’ultimo ostacolo? Coco Gauff.
Primo set: Sabalenka, i vincenti compensano gli errori. Svitolina rincorre
Il primo frangente del match è dedicato allo studio reciproco. I rispettivi game inaugurali in battuta filano via lisci, ma nel quarto gioco ecco che Svitolina inizia a vedere le prime difficoltà. Sabalenka sale in cattedra e le strappa il servizio a 0 per poi salire indisturbata sul 4-1. Stringe i denti la 30enne ucraina, che, nonostante fatichi a impostare come vuole lei gli scambi, esce indenne dal sesto gioco in cui la numero 1 al mondo l’aveva portata ai vantaggi.
Ora inizia a crederci di più. Riesce a tessere la sua tela, la campionessa di Brisbane e Miami ci casca e restituisce così il break. Ma ben presto torna a ruggire, lasciando andare il braccio come solo lei e poche altre sanno fare. La 17esima giocatrice WTA, prima ucraina ad arrivare in semifinale in questo torneo, sventa un paio di palle break, ma alla terza soccombe e regala ancora una volta il servizio. Incappa poi in dei brutti errori la 26enne di Misk al momento di chiudere la frazione. Concede ben tre palle break alla sfidante, ma con carattere e potenza ne viene fuori da campionessa, andando a chiudere la prima frazione, dopo quarantatré minuti, per 6-3.
Secondo set: Svitolina ci crede, ma la potenza di Sabalenka è troppo. La bielorussa è in finale
Non cambia la musica a inizio secondo parziale. La campionessa del 2021 e 2023 continua a tirare cannonate verso il lato opposto del campo, talvolta facendo correre la sua avversaria per poi finirla con l’ennesima fiondata terra-aria. È quindi subito break per la più vincente in stagione (29 successi per Aryna), che in un lampo sale anche sul 2-0. Ci prova Svitolina a risalire la corrente portandosi sullo 0-30 in risposta. Sabalenka però non perdona, rimane fedele al suo piano tattico e si tiene stretta il break.
Tenta un altro agguato la campionessa di Rouen subito dopo. Si procura una palla break, ma niente da fare. Il contropiede della ‘Tigre di Minsk’ è imprendibile e il 4-2 è presto cosa fatta. Al momento di chiudere la disputa, la tre volte campionessa Slam si incarta nel decimo gioco. Sbaglia palle piuttosto semplici e la più vincente sul rosso nel 2025 (Elina, con ben 9 successi) si riprende la battuta allungando così l’incontro. Per poco però, perché la prima tennista mondiale torna a premere sull’acceleratore specialmente con il rovescio lungolinea, riconquista il break e questa volta sigilla l’incontro per 6-3 7-5 dopo un’ora e mezza di gioco.