[14] C. Ruud b. [5] J. Draper 7-5 3-6 6-4
La sfida inedita che vale il titolo del Mutua Madrid Open 2025 è vinta da Casper Ruud che supera Jack Draper in due ore e mezzo con il punteggio di 7-5 3-6 6-4. Nessun set ceduto dai due finalisti nel loro percorso fino a questa domenica, evento mai successo nella storia del torneo, mentre a livello Masters 1000 bisogna tornare a Shanghai 2016 con Murray e Bautista Agut. Arriva così il tredicesimo titolo per Casper, il primo “1000”, dopo che l’anno scorso aveva vinto a Barcellona il finora unico ATP 500. È anche il suo primo trofeo “pesante” in assoluto, dopo le sei sconfitte in finale (comprese due al Roland Garros e una alle ATP Finals).
Un match fisico come ci si attendeva, con entrambi che hanno espresso un ottimo livello al netto di qualche occasionale distrazione per approfittare della quale l’avversario si è sempre fatto trovare pronto. Proprio un game-blackout norvegese aveva permesso a Draper di fare gara di testa nel primo set, salvo incepparsi al momento di chiudere e lasciare via libera a Ruud.
Jack ha portato il match al terzo con un secondo set impeccabile (12 vincenti, un gratuito, mentre dall’altro lato il conto era 15-14, non certo pessimo), ma ha dato l’impressione di averne di meno fisicamente e, dopo tre game in lotta, Casper ne è uscito meglio e ha viaggiato spedito verso la meta senza più alcun pensiero nei propri turni di battuta. Dopo Fritz e Medvedev, diventano tre i top 10 battuti a Madrid dal classe 1998 di Oslo.
Primo set – Draper parte più veloce, ma viene riacciuffato in extremis e sorpassato
Jack lascia che a partire in battuta sia Casper, che senza sorprese comincia cercando di tenere lo scambio sulla diagonale destra per poi spingere sull’altro lato facendo correre l’avversario. Certamente anche al mancino inglese non dispiace comandare con il dritto incrociato verso il rovescio scandinavo aprendosi lo spazio per fare un buco per terra nell’altro angolo, ma bisogna sottolineare come in questo torneo il confronto della qualità tra i due colpi bimani sia estremamente favorevole all’inglese: 8,0 contro 6,8 secondo gli “insights” forniti dall’ATP.
Terzo gioco da dimenticare per Ruud, che prende (e sbaglia) una palla destinata a uscire, va fuori misura forzando lo sventaglio e commette due doppi falli, mandando avanti Jack che conferma senza particolari difficoltà. Casper si procura un interessante 0-30 con una risposta profonda e un bel passante di rovescio, ma il gratuito dopo uno scambio dà tranquillità a Draper che si fa applaudire per una volée non scontata e l’immancabile drittone vincente. In tribuna, Stefan Edberg applaude la brit volley che vale all’esecutore il 5-3. Ruud fa il suo in attesa che arrivi una chance di rientrare.
Un po’ di tensione per Draper, la prima di servizio latita, c’è anche il primo doppio fallo, Casper lo sorprende due volte nell’angolo sinistro e si riprende il break, tornando avanti con la battuta al game successivo, 6-5. Qualcosa non gira più lato Gran Bretagna, se la prima non entra il punto è perso tra fretta e scarsa lucidità. La palla break che vale il set è inevitabile, come del resto seguire a rete l’ottimo servizio a uscire che manda l’altro con il naso sulle fioriere, ma Ruud replica con lob incrociato precisissimo sul quale Draper perde la bussola e il parziale.
Spiccano le percentuali di conversione norvegesi su prima (due volte su tre in campo) e seconda: rispettivamente 91 e 17%. Casper chiude in vantaggio 23-15 negli scambi fino a quattro colpi e un saldo di +2 tra vincenti e non forzati, mentre il bilancio di Jack è in pareggio. La qualità è degna di una finale, forse mancano gli scambi indimenticabili.
Secondo set – Draper spezza drasticamente l’equilibrio dopo sei giochi
Jack si riprende quanto basta, Casper continua da dove aveva lasciato e il punteggio segue l’ordine di battuta. Al settimo game, il dritto dell’ex numero 2 del mondo perde il campo e concede il 15-40, mentre la grafica dice che Draper ha tirato dieci vincenti di dritto nei primi otto giochi e solo uno nei successivi dieci: quale momento migliore della palla break per far ripartire il conteggio? Esatto, sassata lungolinea e 4-3 per il classe 2001 di Londra. Ruud potrebbe rientrare immediatamente dopo una comoda chiusura fallita da Draper, lui però bravo a comandare e cancellare la doppia opportunità avversa. Casper praticamente scompare e Jack vola al secondo traguardo, facendo registrare un bilancio di 12 vincenti e un gratuito. Sempre in svantaggio negli scambi brevi, vince però tutti (tranne due) gli altri.
Terzo set – Ruud ne ha di più, Draper gli sta attaccato ma non basta
Turni di battuta in ambasce nelle fasi iniziali, entrambi salvano più di una palla break, finché a passare avanti è Ruud, che si affida ancora al lob bimane nella risposta da sinistra e approfitta di un errore nello scambio. 4-2 Casper che appare più lucido e sta facendo la differenza negli scambi tra i 5 e gli 8 colpi, Draper ha l’aspetto di chi è in riserva o molto vicino, anche se corre ripetutamente da un angolo all’altro e chiude con il vincente. Poi la paga (non troppo) con la seconda time violation e un errore che vale la palla del doppio break; Casper cerca di sfiancarlo con i cariconi, ma è impreciso nel finalizzare e l’altro gli rimane vicino. Arriva così il momento del 5-4 e servizio Ruud.
Freddo come un inverno norvegese, Casper la chiude con impressionante autorità, tirando drittoni senza timore: è il terzo scandinavo a vincere un Masters 1000 sulla terra battuta dopo Edberg (Amburgo 1992) e Norman (Roma 2000). Lunedì tornerà in top 10 dopo tre settimane di assenza, mentre Draper (secondo nella Race) migliorerà il best ranking scalzando Novak Djokovic dal quinto posto; in questo millennio, lui e Rafa Nadal sono gli unici due mancini ad aver raggiunto la top 5.
