[30] H. Hurkacz b. [20] J. Mensik 7-6(5) 4-6 7-6(5)
Sul più bello la pioggia e gli errori rovinano il percorso romano di Jakub Mensik. A ringraziare Hubert Hurkacz che nasconde con la visiera del suo cappello le difficoltà di una superficie che non può esaltarlo più di tanto. Il ceco ha cucito la tela e poi l’ha disfatta sul più bello subendo un parziale di 5-1 nel tie-break che gli è costato il match. La pioggia è arrivata inopportuna nel momento in cui stava cucinando il suo avversario. Poi con la ripresa porta il polacco due volte ai vantaggi ma non è bastato. Perfetto con la prima di servizio, addirittura tre aces nel game che lo ha condotto al tie-break, e poi un doppio fallo sanguinoso che ha mandato il suo avversario a servire per il match. Della seria che non tutti i punti sono uguali nel tennis. Hubert ringrazia e volta pagina. È finita 7-6(5) 6-4 7-6(5) e si è deciso l’avversario di Tommy Paul.
Battaglia autentica di tre ore, escludendo la sospensione per pioggia. Anche la sfida di “ace” è vinta da Hurkacz, 19-17. Mensik è stato davvero ingiocabile con la prima di servizio, 54/63, l’86% di punti vinti. Ma, come sopra, non nel momento decisivo. Polacco in grossa sofferenza e costretto a cancellare sette palle break su otto. Stesso numero di vincenti, 38 a testa, e cinque gratuiti in più per Mensik, quelli decisivi.
Il primo a tremare è il ceco: nono gioco del primo set, deve annullare due palle break consecutive. Poi tocca a Hurkacz a cancellare tre set point. Mensik è il primo a ottenere il minibreak nel tie-break del primo set: al servizio non carbura e si trova sotto 5-2. E’ solo uno il mini-break di differenza: nel decimo punto riconquista la parità. Hurkacz si guadagna il suo primo set point ed è quanto basta per salire 7-5 e conquistare il primo set.
Lentamente prende campo Mensik e conquista un buon vantaggio grazie al suo dritto. Blinda il servizio dopo aver annullato una velenosa palla break nel secondo game del secondo set. Nel settimo gioco capitombola il polacco che non sarà più in grado di recuperare, 6-4. Terzo set che offre tre occasioni di break al ceco, due delle quali consecutivi: Hurkacz si salva, dà un’occhiata al cielo e poco dopo scruta qualche gocciolina di pioggia che lo salva. Alla ripresa, gioco abbastanza similare e speculare di entrambi. Oltre al dritto, poco altro e si arriva al tie-break malgrado due turni di servizio faticosi per il polacco. Arriva rapido l’errore di Hurkacz con il suo avversario che sale 3-0. Poi nel settimo punto è pigro Mensik con i piedi e il suo dritto finisce in rete. Un doppio fallo spiana la strada al successo del polacco che alla prima occasione chiude i conti.
[11] T. Paul b. [7] A. De Minaur 7-5 6-3
Arriva agli Internazionali Bnl d’Italia il primo successo in carriera su Alex De Minaur per Tommy Paul che è stato il meno falloso in due ore di gioco zeppe di momenti molto complicati per entrambi i tennisti. In totale sono stati 49 gli errori dell’australiano, 33 quelli dell’americano. Campo pesante che non esalta le qualità della testa di serie n. 7 del seeding. Al contrario Paul si è adattato rapidamente e ha trovato il campo nei momenti decisivi del match. Gara a tratti davvero inguardabile, con 19 vincenti messi a segno in totale da entrambi. Lo statunitense sfiderà Hurkacz.
Primo set che decolla in coda. Tanti strappi, addirittura 49 errori gratuiti in due e poca qualità espressa visti i 16 vincenti sommando quelli di entrambi. Le premesse iniziali sono tetre per l’americano che incappa in due game davvero terribili e ricchi di errori, 8-2 di parziale e 2-0. De Minaur non è da meno e vuole far sentire meno solo l’avversario in termini di errori. Avanti 30-0 si inceppa nel quarto gioco e tutto torna in parità. L’australiano potrebbe tornare nuovamente avanti di un break ma non ce la fa e cancella due palle break. Ne nasce una gara a chi sbaglia di più con il nastro che aiuta tremendamente la testa di serie romana n. 7 in almeno tre situazioni chiave. Soffre nel decimo game, ma riesce a impattare il parziale. Poi va a break point in quello successivo, ma il rovescio lungolinea di Paul è da applausi.
Si complica la vita da solo il n. 8 del mondo che concede tre set point, l’ultimo dei quali concretizzato da Tommy che urla al cielo di Roma la sua gioia per il primo set vinto. L’andamento finale del primo parziale si ripercuote su De Minaur in avvio di secondo set. L’americano trova, invece, le linee del campo con continuità e mette alle corde il suo avversario. Paul concretizza subito una delle due palle break consecutive che gli si spalancano. Dritto vincente e 2-0. Il n. 12 del mondo trova la prima con continuità e allora si fa dura per De Minaur che continua a sbagliare parecchio.
Anche un doppio fallo in avvio di quarto gioco, non il massimo per chi deve invertire la rotta. Poi quasi all’improvviso si ritrova De Minaur, comincia a rispondere bene al suo avversario tanto da arrivare a palla break. Paul la salva con la prima di servizio, lasciando poco spazio alla risposta. L’australiano impiega poco a tornare a remare e lo fa con la sua quantità notevole di errori. La serata di De Minaur diventa un incubo e dal possibile 3-2, concede tre palle break al suo avversario. E’ un doppio fallo a mandarlo sotto 0-40. Paul spinge da fondo e va a servire per il match.
D’orgoglio l’australiano reagisce e sale 0-40 sul servizio dell’americano. La prima se ne va con una risposta lunga di De Minaur che sbaglia anche sulla palla successiva. Col serve and volley Paul riaggancia il suo avversario. Il nastro è notevolmente australiano e il risultato del rovescio decisivo dice decima palla break in favore di Alex, quarta del game. Il rovescio di Tommy è lungo e vale il 5-2. Con più coraggio e una buona prima di servizio riesce a far sentire il fiato sul collo al suo dirimpettaio. Paul la fa sua dopo qualche momento di affanno e chiude con il serve and volley.