Tempo di secondo quarto di finale sul centrale del foro italico, dopo la vittoria di Alcaraz su Draper è il turno di Lorenzo Musetti contro ‘Sascha’ Zverev. Vittoria entusiasmante per il carrarino che sta raggiungendo picchi tennistici mai visti in carriera, e che ha aggiunto solidità e muscoli al suo gioco etereo, rendendo evidente un importanate salto di qualità.
Bravo Musetti a resistere alle vampate dell’avversario che aveva iniziato il match giocando benissimo e a non scoraggiarsi nei momenti chiave della partita, come sul 6-5 40-0 per l’avversario nel primo set e a tenere alta la concentrazione nel tiebreak e nei pochi momenti di minore brillantezza di Zverev.
Il successo odierno ha anche implicazioni importanti anche in vista del Roland Garros: con questa vittoria, infatti Lorenzo sale almeno fino all’ottavo posto della classifica ATP, ciò significa che sarà almeno testa di serie n.8 a Parigi. Un piazzamento fondamentale, che gli permetterà di evitare i primi sette del ranking mondiale almeno fino ai quarti di finale e di beneficiare di un terzo turno teoricamente più agevole, contro uno tra i giocatori compresi tra la testa di serie n.25 e la n.32.
Inoltre Musetti, raggiungendo la semifinale a Roma, diventa il primo italiano nella storia a raggiungere la semifinale in tutti e tre i Masters 1000 su terra rossa della stagione (uno dei pochi record rimasti inviolati dal passaggio dello squalo Sinner).
[8]L. Musetti b. [2] A. Zverev 7-6(1) 6-4

Primo set: Zverev parte forte, ma Musetti è un diesel e si aggiudica il parziale annullando 4 set point
La partita si mostra subito molto chiara nel suo schema tattico, Musetti varia tanto ma cerca spesso il diritto dell’avversario che da sempre su quella diagonale ha avuto più di qualche problema, ma che oggi sembra andare molto forte. Dal canto suo il tedesco vista la posizione arretrata in campo dell’italiano cerca molto la rete, scelta piuttosto insolita per lui ma che si rivela corretta, e colpi penetranti.
Il primo crocevia del match arriva nel terzo game: In uscita dal servizio Lorenzo fatica a trovare una collocazione adatta in campo e arretra molto dietro la linea di fondo campo, Zverev spinge con i colpi (anche il dritto) e cerca subito la diagonale del rovescio, i rovesci in back di Musetti non lo insidiano e ‘Sascha’, prendendo rapidamente la rete fa tre punti consecutivi, portandosi in vantaggio 0-40. Musetti riesce ad annullare le prime due palle break ma alla terza non può nulla su una bella accelerazione di dritto del tedesco, che si porta in vantaggio di un break.
Lorenzo trova poi maggiore velocità al servizio aggiudicandosi senza troppi problemi i successivi propri game al servizio. Sul 4-3 manifesta un problema agli occhi e chiede l’intervento di un medico per la somministrazione di un collirio. Nel game successivo l’occhio però non sembra dare molto fastidio e Lorenzo estrae dal cilindro un paio di soluzioni da vero campione che, unite ad un pronosticabile calo del tedesco negli scambi sulla diagonale del dritto, gli permettono di recuperare il break e portarsi sul 4-4.
L’equilibrio non dura molto perché pochi game dopo Zverev perde qualche secondo polemizzando col pubblico, Lorenzo si scoraggia e abbassa la percentuale di prime in campo, dando occasione al l’avversario di strappargli nuovamente il servizio e andare a servire per il set. ‘Muso’ però è in stato di grazia, annulla quattro set point sul 5-6 e alla prima palla del controbreak sfrutta l’occasione e allunga il set fino al tiebreak.
Il tiebreak è un assolo dell’italiano, che grazie alla palla corta (fondamentale che, ben consigliato da coach Tartarini, ha impiegato spesso nel corso del set) manda in crisi Zverev, lasciandogli un solo punto
Secondo set: Musetti semina variazioni e raccoglie i frutti al nono game
Dopo il fuoco e le fiamme degli ultimi game del set precedente, la seconda partita prosegue più a rilento, con i due che sembrano studiarsi in attesa di un passaggio a vuoto dell’avversario. Nel frattempo la tattica di Musetti è cambiata leggermente, cerca più spesso i dritto al centro (come glielo abbiamo visto giocare contro Medvedev) e di sfiancare Zverev costringendolo a correre in avanti con palle corte, anche il dritto del tedesco è peggiorato leggermente e infatti è tornato ad un più classico schema servizio-diagonale del rovescio.
La prima palla break per Lorenzo arriva in un momento fondamentale del set, il nono game. Musetti trova due soluzioni incredibili col rovescio, uno in back in corsa da oltre quattro metri fuori dalla riga di fondo, un altro a tutto braccio lungolinea a favore di fotografi dopo essersi aperto benissimo il campo. La palla break la converte poi con un pallonetto da vero rematore da circolo esperto a spezzare il ritmo del gioco da fondo dell’avversario, costruendosi così l’occasione di servire per il match. L’occasione viene sfruttata al secondo matchpoint che Lorenzo converte con freddezza. Raggiunge in semifinale Carlos Alcaraz, contro il quale è sotto 1-4 negli scontri diretti a livello ATP, l’ultimo la sfortunata finale di Monte Carlo.
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