[1] J. Sinner b. [6] C. Ruud 6-0 6-1

“Mi è sembrato in gran forma, sarà una bella partita”, aveva detto Casper Ruud, su Jannik Sinner, alla vigilia del loro quarto di finale agli Internazionali BNL d’Italia. Una delle due affermazioni l’ha indovinata il 26enne norvegese. No, non è stata una bella partita. O meglio, non è stata una partita. Semplicemente di un’altra galassia il numero 1 al mondo, che in un’ora e quattro minuti ha sconfitto per la quarta volta su quattro – nel loro primo incontro al di fuori del cemento indoor – e sempre in due set il campione di Madrid. Il punteggio? Un severissimo 6-0 6-1.
Sette punti vinti nel primo parziale, quindici nel secondo per il numero sette ATP, che arrivava da nove successi filati. Si presentava dunque con il vento in poppa al match valevole per la sua quarta semifinale romana, lui che nel turno dei migliori otto in un 1000 sul rosso non aveva mai perso (era 7-0 prima di oggi, ma con un record di 1-4 contro i numeri uno al mondo). In quest’occasione è stato però disintegrato dal tennis del suo rivale, superiore di ben più di una spanna. Bisogna dirlo: nessuna tattica avrebbe permesso a Casper di girare la partita. La palla dell’avversario correva infinitamente di più e i suoi 7 vincenti, contro i 22 di Sinner, ne sono la prova.
Ovviamente, nessuna palla break concessa da parte del 23enne di Sesto Pusteria, autore di una prova che rasenta la perfezione tennistica. Jannik, quindi, prosegue la sua marcia impeccabile al Foro Italico non lasciando per strada alcun set anche in questo match. Con 24 parziali consecutivi messi in saccoccia contro top 10, ora, Sinner supera i 23 set filati portati a casa da Bjorn Borg, nel 1978, sempre contro tennisti tra i primi dieci al mondo.
Diventano quindi 25 le sfide vinte consecutivamente da parte del tre volte campione Slam, che dall’unico suo altro quarto finale giocato a Roma (contro Stefanos Tsitsipas nel 2022) era uscito sconfitto. Jannik si qualifica così per la sua prima semifinale capitolina, l’11esima a livello 1000, la terza sul rosso in questa categoria di tornei. È il settimo italiano nell’Era Open a staccare il pass per il penultimo atto al Foro Italico e, a fianco di Lorenzo Musetti, l’Italia porta così per la prima volta due tennisti in semifinale a un unico Masters 1000. Il sogno di una finale tutta tricolore è ancora vivo. Ma se da una parte il 23enne di Carrara dovrà compiere l’impresa di sconfiggere Carlos Alcaraz, dall’altra Sinner giocherà da favorito la sua semifinale contro Tommy Paul. Appuntamento a venerdì.
Primo set: Sinner è un fiume in piena, Ruud elemosina sette punti
Ruud vince il sorteggio e decide di servire. Il ritmo è alto sin dai primi scambi. Sinner cerca di stimolare maggiormente il colpo più debole di Ruud, il rovescio, e coglie in pochi istanti il break a 0 a suon di martellate da fondo e recuperi sublimi. Non si può partire meglio di così. Battuta, rovescio e dritto. Jannik fabbrica vincenti a iosa, con un peso di palla importante, e in un attimo avanza sul 2-0. Ruud cerca di arginare l’incessante emorragia di accelerazioni che piovono dal suo lato del rettangolo da gioco, tentando di alzare le traiettorie. Ma anche così facendo, il primo tennista mondiale procede dritto per la sua strada e con un altro break a 0, giocando estremamente profondo, vince pure il terzo game. Fino ad ora: Sinner 12 punti, Ruud 1.
Prova pure la via del coraggio il 26enne norvegese. Spinge la seconda, ma arrivano i doppi falli. Il tre volte campione Slam non cambia marcia, tiene la carreggiata e ancora una volta arriva il break, a 30. Sono 5-0. Non si gioca. E il 6-0 non tarda ad arrivare, in una partita che fino a questo momento non sembra neanche essere mai cominciata. Dopo ventisette minuti di aggressione tennistica, il bagel(o brezel in questo caso) è sfornato. Casper va quindi a sedersi in panchina con sette miseri punti in tasca, a seguito di un sesto gioco in cui è riuscito in qualche modo ad arrivare a 40.

Secondo set: Ruud coglie il game della bandiera, ma la sostanza non cambia. Sinner vola in semifinale
Una grafica mostra la velocità media dei dritti di Sinner e Ruud. Quello dell’italiano viaggia a 12 km/h in più rispetto a quello del campione di Madrid, che, pur procurandosi la sua prima palla game dell’incontro nel gioco inaugurale, finisce comunque per soccombere. Jannik sfiamma con i colpi a rimbalzo, Casper non sa dove e come girarsi. Break immediato. Continua a provarci con tutto sé stesso il numero sette al mondo, che non si rimprovera per quello che sta accadendo. Dal lato opposto della rete c’è infatti uno spara-palle spietato che non perdona appena la palla atterra qualche centimetro più avanti.
Si procura l’ennesima chance di break Sinner nel terzo game. Casper tirà però fuori il carattere, cancella l’opportunità avversaria e dopo quarantasette minuti di partita conquista il suo primo gioco con la combinazione servizio-dritto. Mani al cielo e il pubblico lo applaude. Pesca dal repertorio anche la smorzata Jannik pochi minuti dopo. Come se non fosse già abbastanza. Il drop shot, alternato a dei missili terra-aria di rovescio, regala così al 23enne di Sesto Pusteria un altro break. E il 4-1 è servito. Sinner ha però fretta di chiudere e a suon di sportellate firma il successo, grazie a una risposta vincente di rovescio che gli consegna l’ennesimo break, con il punteggio di 6-0 6-1 dopo un’ora e quattro minuti di monologo tennistico.