Questo penultimo weekend di fine maggio non sancisce soltanto la conclusione degli Internazionali d’Italia 2025, ma ci introduce già a quello che sarà la prossima settimana con quattro tornei pronti ad accompagnare gli appassionati prima che prenda vita il secondo Slam della stagione. Metà degli appuntamenti della sette giorni entrante, riguardano il circuito femminile con altrettanti WTA 250 in programma: in Marocco a Rabat e in Francia a Strasburgo. Sicuramente molto più alto il livello presente nelle quali transalpine: la differenza tra i due tornei, quanto a parco partecipanti, è sostanziale. In Alsazia 10 Top 100 su 16 tenniste al via del tabellone minore, in Nord Africa 0 Top 100 di cui perfino 6 fuori dalle prime 200 con una sola giocatrice ad avere un passato di rilievo (Tereza Martincova, scivolata al n. 591 WTA, ma n. 40 a febbraio 2022).
Rabat: una terra azzurra
E’ tempo per contendersi gli ultimi quattro posti rimasti liberi in tabellone, tramite l’accesso secondario delle qualificazioni. Nelle ultime stagioni, il Gran Prix SAR La Princesse Lalla Meryem ha regalato diverse gioie al tennis azzurro: se escludiamo infatti il 2024, con la finale Stearns-Sherif, sia nel 2023 sia nel 2022 abbiamo avuto due campionesse italiane con Lucia Bronzetti e Martina Trevisan. Un torneo, quello nordafricano, che tuttavia non solo nel recente passato ma anche in quello più remoto è stato sempre portatore di soddisfazioni per i nostri colori: basti pensare alle due finali di Francesca Schiavone con il trionfo del 2013, al titolo di Alberta Brianti nel 2011 o ancora di Rita Grande nel 2003 in una finalissima tutta tricolore contro Antonella Serra Zanetti. E in questo senso, il prologo dell’edizione 2025 non è stato da meno con i successi senza storia di Camilla Rosatello, 6-1 6-3 in 1h02‘ sulla trentunenne russa Ekaterina Yashina (n. 446 WTA), e di Nicole Fossa Huergo che a sua volta ha trionfato sulla wild-card marocchina Diae El Jardi (24 anni, senza classifica WTA) per 6-4 6-2 in 1h26‘ di match. L’unica nota stonata avrebbe potuto essere il KO, assolutamente preventivabile, di Tatiana Pieri che invece ribalta le aspettative regalandoci l’en plein: lo fa rimontando la francese n°1 del seeding cadetto Harmony Tan, a cui infligge il 4-6 6-4 6-2 conclusivo in 2h19‘ di scontro. Nicole, classe ’95 di Isernia in Molise, e Tatiana (di quattro anni più giovane, nativa di Bagni di Lucca) si affronteranno nel turno finale.
Mentre la piemontese (di Saluzzo in provincia di Cuneo) Camilla, che imparammo a conoscere durante la United Cup 2022, se la vedrà ora nel match valevole il main-draw con una delle sorprese di giornata: la ventiduenne olandese, n. 357 WTA, Lian Tran che ha avuto la meglio della seconda favorita Kaitlin Quevedo. La diciannovenne spagnola si è arresa subendo la rimonta avversaria per 3-6 6-3 6-1 quando erano trascorsi esattamente 20 minuti dall’ora e mezza si gioco.
Per quanto riguarda invece il resto del programma, nulla di particolare da segnalare con molti match dalla caratura veramente mediocre con protagoniste tenniste di lignaggio non sufficiente per un palcoscenico come quello WTA: vince tutto sommato agilmente la testa di serie n°7 Elizabeth Mandlik, la ventitreenne statunitense (n. 275 WTA) supera con un duplice 6-4 in 1h48‘ la britannica Emily Appleaton (n. 385 WTA). Avanzano anche la russa quarta testa di serie Maria Timofeeva, classe 2003 che batte 7-5 2-6 6-4 al termine di una signora lotta da 2h27‘ la ceca Tereza Martincova, e la ventinovenne brasiliana Carolina Alves (n. 277 WTA) che frena subito le velleità della canadese Carol Zhao, n°3 tra le teste coronate, per 7-5 3-6 6-3 in quasi 3 ore di battaglia. La sudamericana si giocherà adesso un posto in main-draw con la testa di serie n°5 Sada Nahimana, ventiquattrenne dal Burundi e n. 267 WTA, che ha avuto la meglio della wild-card ungherese Luca Udvardy (19 anni, n. 555 WTA)
Tutto molto più lineare, al contrario, in Alsazia-Lorena. All’Internationaux di Strasburgo, si qualificano per il turno finale tutte le favorite: è costretta al terzo ma nulla di più la, testa di serie n°1 McCartney Kessler addomestica la britannica Jodie Burrage (n. 170 WTA) sconfiggendola per 6-4 5-7 6-2 in 2h26‘. L’americana, n. 44 al mondo, avrà adesso contro la messicana Rebecca Zarazua che quinta testa coronata supera in rimonta la spagnola Cristina Bucsa (n. 96 WTA) con il punteggio di 5-7 6-3 6-3 in quasi tre ore di partita. Proseguendo a snocciolare il tabellone dallo spicchio più alto, troveremo domani in campo anche Marie Bouzkova: la tennista ceca, seconda testa di serie, domina con un periodico 6-2 la veterana Tatjana Maria (n° 84 WTA). La numero 53 al mondo se la vedrà con l’americana Caroline Dolehide, che all’esordio ha svolto di fatto un allenamento agonistico per vincere ai a danni della carneade transalpina Sarah Iliev (classe 2006, diciott’anni e n. 618 WTA) con lo score di 6-3 6-4 in 1h28′.
Nel primo “pseudo” quarto della metà bassa, si affronteranno invece la tedesca Eva Lys e la tennista a stelle e strisce, nativa croata, Bernarda Pera rispettivamente terza e ottava teste di serie. La teutonica è stata superiore in modo incontrovertibile alla serba Aleksandra Krunic (n. 268 WTA ma con un passato da n°39 nel giugno del 2018, in gara da ripescata dopo il forfait di Paquet) battuta 6-4 6-0 in meno di un’ora di no contest (49 minuti la durata complessiva). Tutto fin troppo semplice anche per la giocatrice balcanica ma di passaporto States: vittoriosa 6-3 6-3 in 1h09‘ sull’ucraina Valeriya Strakhova (classe ’95, n°241 WTA). Concludono l’ultimissimo incrocio del draw, il secondo della parte bassa, la n°4 Anna Blinkova che ha rischiato più del previsto contro la ventiquattrenne estone Elena Malygina – wild card situata fuori dalle 400 – lasciando per strada la frazione d’apertura prima di fare suo il match concedendo 5 giochi nei due set vinti (1-6 6-4 6-1 in 1h42‘), e la classe 2003 di casa Elsa Jacquemot che trascinata dal pubblico francese ha sconfitto la più quotata Suzan Lamens. La tennista orange, n. 71 del mondo e n°6 del tabellone, ha ceduto il passo alla campionessa junior del Roland Garros 2020 un ripetitivo 7-5 in 1h47‘ di ottimo confronto.