nostro inviato a Torino
[8] A. Bublik b. [7] Y. Bu 6-3 6-3
Non vinceva un titolo sulla terra rossa dal giugno 2016: si trattava di un Futures a Mosca. Alexander Bublik ha sempre cordialmente detestato il mattone tritato, ed è per questo che il suo titolo al Piemonte Open di Torino è una notizia. Il kazako vince in due set la finale con Bu, al culmine di una settimana in cui ha mostrato un buon tennis, spinto anche dall’affetto del pubblico torinese. I 175 punti che incassa vincendo la terza edizione del Challenger torinese gli consentono un bel balzo in classifica: dovrebbe salire di 25 posizioni, assestandosi al n.51 ATP. Un bel carico di fiducia in vista dei prossimi appuntamenti, mentre il Piemonte Open impreziosisce il suo Albo d’Oro con un nome di rilievo, consolandosi nonostante la mancanza di italiani nell’ultimo atto.
Primo set: Bublik un nuovo “terraiolo”
Il primo set non inizia bene per Bu, che perde subito il servizio. Si sospettano problemi fisici perché il cinese, al primo cambio di campo (dopo aver salvato altre due palle break), chiede un medical time out: necessario un rientro negli spogliatoi per massaggi in zone non mostrabili al pubblico. Sascha sembra contrariato, la pausa si prolunga per circa 8-9 minuti e i circa 500 spettatori del Campo Stadio iniziano a mormorare preoccupati, perché il biglietto per questo match è costato 82 euro, ma il cinese alla fine torna in campo. Tuttavia, Bublik rimane al comando delle operazioni. Si sporca le mani, accetta lo scambio quando è il caso, rincorre ogni palla e si incoraggia spesso. Fa un altro break per salire 5-2, poi si distrae e perde un servizio (5-3), ma nel game successivo lucida il rovescio lungolinea e risponde alla grande per chiudere 6-3.
Secondo set: servizio e rovescio, Bublik fa la differenza
Bublik, motivato come non sempre lo si vede, capisce in fretta che non può permettersi di gigioneggiare. Bu, infatti, rimane in partita, si muove molto bene e spesso neutralizza i suoi tentativi di palle corte. Nel secondo game del secondo set, il cinese si produce in un paio di recuperi strappa-applausi. La partita non delude a livello di qualità, si vedono diversi colpi vincenti e si rimane sul filo dell’equilibrio fino al sesto gioco, quando Bublik arriva a palla break. Come aveva fatto per chiudere il primo set, è con una risposta vincente di rovescio che il kazako mette a segno il colpo del potenziale strappo decisivo. Non è così perché nel game successivo Bu azzecca a sua volta una gran risposta vincente, poi incassa un doppio fallo di Sasha sulla palla break. Nulla di nuovo sotto il sole per un giocatore che ci ha sempre abituati a colpi di classe e piccole follie nel breve volgere di pochi minuti. Ma il cinese gli dà una mano perché subito dopo, sul servizio, si ritrova sotto 15-40 dopo un evitabile errore di dritto. Sulla prima palla break si salva con un ace di seconda, ma poi concede un gratuito di rovescio (5-3). Sascha va a servire per il match e non si fa pregare, servendo molto bene (è un piacere sentire lo schiocco della palla quando esce dalle sue corde): e con un ace si aggiudica la terza edizione del Piemonte Open.
Bublik: “Non mi aspettavo altro che la vittoria del torneo”
Un Bublik apparso certamente consapevole delle sue qualità ha rilasciato alcune dichiarazioni prima di salire in auto per dirigersi ad Amburgo, immediatamente dopo la finale. “Questo successo rappresenta un passo in avanti per tornare ai livelli dove voglio stare, quelli a cui appartengo, dove sono stato per la maggior parte della mia carriera – dice Bublik dopo la partita -. Quando sono arrivato qui, non mi aspettavo altro che la vittoria. Sapevo che avrei potuto riuscirci e per questo ho sempre cercato di concentrarmi sul mio gioco. Ci sono state diverse partite dure, soprattutto quella in quarti contro Etcheverry; sono contento per aver mostrato solidità. So di essere un giocatore migliore della maggior parte dei presenti in tabellone qui, anche su questa superficie. Ora l’obiettivo è di fare un passetto in avanti con il mio gioco per essere ultra competitivo al livello superiore. Ora vado ad Amburgo dove affronterò Mpetshi-Perricard, un ottimo giocatore che ha già vinto a livello ATP”. Anche Bu è presente in tabellone nel 500 tedesco: per lui, un primo turno contro Frances Tiafoe.
“Il successo del Piemonte Open Intesa Sanpaolo conferma il valore di un torneo che unisce sport di alto livello, giovani talenti e promozione del territorio. Siamo orgogliosi di sostenere questo evento che rafforza il legame di Torino con il tennis internazionale e anticipa con entusiasmo il nostro impegno come Host Partner delle prossime Nitto ATP Finals, in un periodo in cui il movimento tennistico italiano sta vivendo uno straordinario e storico momento” dichiara Paola Musso, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo.