Dal nostro inviato ad Amburgo
La settimana in terra d’Alemagna di Andrea Vavassori e Simone Bolelli continua a ritmo sostenuto. Dopo aver eliminato negli ottavi gli inglesi Cash e Glasspool con un convincente 7-5 6-2, i due azzurri hanno centrato l’accesso alla semifinale dell’ATP 500 di Amburgo superando un altro duo angloamericano di grande esperienza: Jamie Murray e Rajeev Ram, regolati con lo score di 6-2 3-6 10-5.
Un successo costruito con solidità, intelligenza tattica e grande chimica tra i due italiani, che sembrano aver ritrovato quell’intesa che negli ultimi tornei su terra rossa, sembrava persa. Dopo un primo set dominato con autorità, in cui il servizio ha funzionato a meraviglia e le discese a rete sono state chirurgiche, Bolelli e Vavassori hanno subito il ritorno degli avversari nel secondo parziale. Ram e Murray, entrambi ex numeri uno del mondo in doppio, hanno alzato il livello e spezzato l’equilibrio con un break nel sesto gioco.
Nel match tiebreak, però, l’inerzia è tornata rapidamente dalla parte azzurra. Vavassori ha risposto profondo, Bolelli ha chiuso a rete con la consueta classe e la coppia italiana ha preso subito il largo, issandosi fino al 7-3 e gestendo con sicurezza fino al definitivo 10-5.
Una vittoria pesante, che vale la terza semifinale stagionale (dopo quelle di Adelaide e Australian Open), e che conferma come i due azzurri, quando in giornata, possano impensierire chiunque. Ad attenderli ora ci sarà un’altra coppia britannica di livello assoluto: Neal Skupski e Joe Salisbury, attualmente tra le teste di serie più temute del torneo.
Per Bolelli e Vavassori sarà un test probante ma affascinante, con la consapevolezza che, giocando con questa intensità e questo spirito, l’obiettivo di una finale ad Amburgo non è poi così lontano.