E. Cocciaretto b. [LL] T. Townsend 6-3 6-2
Non poteva iniziare meglio l’avventura parigina di Elisabetta Cocciaretto. La tennista marchigiana ha esordito in maniera splendida al Roland Garros, con una prestazione tra le sue migliori fino ad ora in questa stagione. Un 6-3 6-2 senza appello, in circa un’ora di tennis, e la numero 89 al mondo ha regolato senza inciampi Taylor Townsend nel loro primo scontro diretto.
L’ex 46esima giocatrice WTA (ora 104) non ha saputo reggere il ritmo della sua rivale e, nonostante a più riprese abbia tentato di stupirla con qualche discesa a rete (lei è una delle migliori doppiste al mondo, in gennaio ha vinto l’Australian Open nella specialità a coppie), i risultati non sono stati quelli da lei sperati. A fine match, più del doppio dei gratuiti per la 29enne americana rispetto a quelli dell’azzurra (25 a 12), che ha persino messo a segno 8 vincenti in più (18 a 10). Ricordiamo che Townsend era stata ripescata come lucky loser e arrivava da uno stop di due mesi causato da una brutta caduta in quel di Miami che le aveva procurato una commozione cerebrale.
Come detto, Cocciaretto ha espresso un tennis di altissima fattura. I colpi a rimbalzo hanno funzionato in maniera eccelsa e al servizio è stata chirurgica. Ha infatti ceduto solamente 13 dei 51 punti complessivi giocati nei suoi turni di battuta e le tre palle break concesse le ha annullate tutte con personalità, lei che ha una cambiale importante da difendere dato l’ottavo di finale raggiunto in questo torneo nel 2024. Ma un passo alla volta. Intanto il debutto è stato più che soddisfacente. Per un posto al terzo turno, ora, Elisabetta se la vedrà con Ekaterina Alexandrova, giustiziera di Lucia Bronzetti.
Primo set: Cocciaretto coraggiosa, un solo break decide il parziale
Entrambe partono molto bene nei rispettivi turni di battuta. Nessuna chance per le ricevitrici, che spesso faticano proprio a far partire lo scambio con la risposta o con il secondo colpo da impattare. L’equilibrio regna sovrano. Chi serve lo fa con molta attenzione e spesso in uscita dalla battuta prende subito in mano le redini del gioco, chi impostando il punto con ottime accelerazioni (Cocciaretto) e chi altra tramite soluzioni di attacco per conquistarsi quanto prima la rete (Townsend).
Le prime occasioni di break arrivano nell’ottavo gioco e sono appannaggio della numero 89 al mondo. Gli scambi aumentano, Elisabetta propone un ritmo piuttosto elevato e l’avversaria commette qualche errore di troppo. Break azzurro. La 29enne statunitense, però, sale in cattedra nel game successivo e si procura due opportunità per rimettersi in corsa. Ma la tennista marchigiana trova coraggio, cancella le chance della rivale e dopo trentacinque minuti di gioco sigilla il primo set con il punteggio di 6-3.
Secondo set: Cocciaretto, di bene in meglio. Prende il largo e arriva alla meta
La contesa si riassesta presto sui binari che aveva percorso fino a pochi minuti prima. È il colpo di inizio gioco a dare il ‘LA’ della sfida. O si sta al passo, o si rischia di cadere nel baratro. La prima a finirci è l’americana, che sul 2-2 commette qualche imprecisione di troppo e offre tre palle break. Cocciaretto trasforma la terza grazie a un ottimo vincente di rovescio in avanzamento e strappa così la battuta alla sfidante.
Quest’ultima si rende pericolosa nel game seguente, nel quale risponde bene e guadagna un’opportunità per il 3 pari. Ma la n.89 al mondo non si deconcentra, rimane solida dal lato del dritto e conquistando tre punti filati allunga sul 4-2. I colpi a rimbalzo dell’azzurra feriscono sempre di più l’avversaria ogni minuto che passa e, dopo il secondo break tricolore intascato a 15 e un medical timeout di Townsend per un problema non specificato alla parte bassa della schiena (con tanto di uscita dal campo per vari minuti), la numero tre italiana mette la firma sull’incontro con un ace sulla ‘t’. Per lei, un agevole 6-3 6-2 in poco più di un’ora di gioco.