Prestazione maiuscola anche oggi per Lorenzo Musetti, che approda in pompa magna al terzo turno del Roland Garros. AffronterĂ ora Mariano Navone, consapevole del suo valore crescente, ormai consolidato a certi livelli, come dimostra anche la classifica. E come ha dimostrato, ragionando con luciditĂ , nella conferenza post match.
Ovviamente ogni match fa storia a sĂ©, ma di certo nell’ultimo periodo Lorenzo è diverso, piĂą convinto e piĂą centrato: “Dipende tanto da partita a partita, ma consapevolezza è stata la parola chiave di questo mese, entrare in campo sapendo di poter battere chiunque, prima mi mancava. Poi magari vincevo lo stesso però ora è una sensazione diversa. L’imprevedibilitĂ del mio gioco è una parte integrante, giĂ mia, quella che ho acquisito in questo arco di tempo è la consistenza, l’essere piĂą ordinato, che mi dĂ serenitĂ a livello mentale. Tutto frutto di un clic che c’è stato ma anche di un buon lavoro quotidiano che sto facendo“.
“Ho messo in campo una prestazione solida dall’inizio alla fine“, riflette l’azzurro, “pur avendo qualche alto e basso nel primo e nel terzo. Non erano condizioni facili su cui giocare, ma ho trovato il modo di mostrare il mio tennis e il mio gioco. Se dovessi trovare un clic per la mia fiducia direi dopo la finale di Montecarlo, da lì è scattato qualcosa dentro che avevo, ho recuperato lì un set in ogni match, e molte volte ero vicino a perdere. Mi sentivo un altro giocatore nella routine giornaliera, e anche a Roma e Madrid sentivo questo passo avanti“.
Vincere in tre set nei primi turni è ovviamente fondamentale per arrivare nelle migliori condizioni ai turni successivi: “Il discorso non è solo fisico, riguardo vincere in tre set. Mi fa bene anche a livello di fiducia e dello stato di forma che sto dimostrando di avere, aggiungendo anche la parte fisica, stress, tante cose influiscono sulla partita che si allunga. Non mi piace autogiudicarmi però un 8 me lo do e nel secondo set ho avuto livello molto alto di continuitĂ in tutti i punti. Nel primo e nel terzo ho però un po’ calato l’intensitĂ “. E il fascino di un aspetto vintage che, ormai, è possibile trovare soltanto al Roland Garros? “I giudici di linea hanno il loro fascino, ma sicuramente con la tecnologia che avanza si vince in partenza, tutti i tornei lo hanno, e mette in pace chiunque visto che la chiamata non è appellabile“.
Infine una battuta sul calcio, sport che Musetti segue da tifoso della Juventus, pensando alla prossima finale di Champions tra Inter e PSG: “La Juventus sta vivendo una situazione difficile. Sabato tiferò per l’Inter, squadra italiana, hanno giocato bene contro il Barcellona. Tenterò di guardarla“.