[17] A. Rublev b. A. Walton 7-6(1) 6-1 7-6(5)
L’inizio del match è all’insegna dell’equilibrio: la battuta comanda il punteggio, nessuno dei due riesce ad avvicinarsi in risposta. I giochi scorrono via rapidamente, pochi dubbi e timori. Almeno fino al nono gioco: l’australiano è il primo a tentennare, il primo a calare di rendimento al servizio. Improvvisamente il russo si ritrova sopra 15-40, con due possibilità di guadagnare l’onore di servire per il parziale. Walton riesce a difendersi, trovando le giuste contromisure e salvando il game, mantenendo il punteggio a favore. Nel gioco successivo, ancor più a sorpresa, anche Rublev concede qualcosa di troppo: la palla break, in questo caso, coincide col primo set point. Anche in questo caso, è solo paura: il moscovita si salva, e il tiebreak è il più giusto degli esiti.
Per Rublev è ora il tempo di far valere il miglior tennis: tiebreak dominato, un solo punto concesso, tre minibreak conquistati. Parziale lungo, ma chiuso in meno di 50 minuti.
Scioltosi grazie al complicato parziale vinto, il secondo set e totale dominio: 10 punti su 12 vinti con la prima di servizio per l’ex numero 10 del mondo, autore di 13 vincenti e 7 errori non forzati. Punteggio che recita 6 giochi a 1 dopo appena 35 minuti, e big match con Fils a un passo.
Break e controbreak fra secondo e terzo gioco sembrerebbero spalancare a Rublev la strada verso un rapido e semplice esito, ma cosi non è: Walton resta attentissimo al servizio, così come il suo avversario. Soltanto due punti vinti per il giocatore in risposta fino al 4 pari, quando Rublev torna a rendersi pericoloso. L’australiano annulla un’altra palla break, poi altre due sul 5 pari e conquista un meritato tiebreak. Rublev non riesce a scappar via, al tiebreak i minibreak si susseguono: alla fine, è comunque il più esperto dei due ad avere la meglio, chiudendo 7 punti a 5. Al prossimo turno, lo attende una bellissima sfida con Arthur Fils.
T. Griekspoor b. G. Diallo 7-5 7-6(3) 1-6 6-3
In avvio è Griekspoor il primo a farsi pericoloso: dopo gli iniziali i tre giochi di studio, l’olandese aumenta la spinta in risposta, salendo 15-40. La prima è quella buona: break e vantaggio immediatamente conquistato. Tenendo a 0 il game successivo, Griekspoor appare capace di gestire il vantaggio, ma così non è. Diallo sale di livello e, proprio come il suon avversario, sale 15-40. Questa volta è la seconda chance quella buona: tutto in parità. Nonostante l’inerzia a favore, il canadese non riesce a sfruttare le migliori sensazioni, concedendo due set point all’olandese, in un lunghissimo decimo gioco. Bravo nel mantenere nervi e parità saldi, alla fine il braccio trema comunque: break fulmineo a zero, e set di Griekspoor dopo 40 minuti.
Nel secondo parziale il servizio perde di valore: break e controbreak in apertura, poi medesima successione e punteggio che recita perfetta parità sul 4 pari. Diallo manca una palla break che gli avrebbe permesso di servire per il parziale, e si arriva al tiebreak. Un totale di 6 minibreak favoriscono l’olandese che, alla fine, riesce a conquistare il set, con maggior solidità del proprio avversario. Un’ora e sei minuti mandano Griekspoor a un solo parziale dal terzo turno.
A sorpresa, in quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo e semplice parziale per il numero 35 del mondo, Diallo ritrova il suo tennis: il giocatore orange si spegne d’improvviso regalando per due volte il servizio e offrendo breadstick in meno di mezz’ora. Tre soli punti persi al servizio per Diallo, 11 vincenti e soltanto 3 errori.
Il canadese, fin dalle prime battute del quarto set, non sembra in grado di portare avanti la lotta: break in avvio a favore di Griekspoor, ora chiamato ad amministrare il largo vantaggio. Due infinti giochi fra il quinto e sesto game, alla fine, non premiano Diallo: si, bravo a trovare la via del controbreak, meno a smarrire nuovamente la prima di servizio riconcedendo il vantaggio al proprio avversario. Alla fine, senza nessun altro dubbio, Griekspoor chiude dopo poco più di tre ore, in attesa del vincente della sfida fra Quinn e Shevchenko.
[3] A. Zverev b. J. de Jong 3-6 6-1 6-2 6-3
Probabilmente sorpreso dal solidissimo avvio del suo avversario, Zverev si lascia rapidamente trafiggere dal break avversario nel secondo gioco, cominciando il match dovendo immediatamente rincorrere. L’occasione per rimettere in parità le cose sfuma nel game successivo, e de Jong è bravo ad amministrare al meglio il vantaggio. Zverev, come sempre discontinuo dal lato destro, lotta su ogni quindici, ma di chance per rientrare neppure l’ombra. L’olandese, bravissimo a non lasciarsi sopraffare, sfrutta al meglio le proprie qualità e occasioni, chiudendo al primo set point dopo 45 minuti di gioco.
A sorpresa, al rientro in campo, Zverev non sembra ancora in grado di riprendere le redini del match: subito costretto ad annullare due palle break al suo avversario, le cose cambiano nel game successivo. Forse condizionato dalle due occasioni mancate in apertura, de Jong tentenna e concede break, complicando il già di per sè difficile up-set. L’olandese, in risposta, non riesce più ad avvicinarsi, concedendo addirittura un secondo break a zero nel sesto gioco. Sasha chiude 6 a 1, e scaccia le paure.
Al rientro in campo le cose si fan più lottate, i giochi si allungano sempre più, almeno quando è l’olandese a gestire la battuta. Nel quinto gioco il tedesco conquista le prime occasioni in risposta, concretizzando alla terza chance. Dopo 10 punti persi consecutivi, de Jong riesce finalmente a offendere il servizio avversario, guadagnando immediatamente la possibilità di rimettere tutto in parità. Zverev si difende senza troppe difficoltà e, col break successivo, mette la parola fine al terzo set.
L’andamento del match non sembra variare: tante occasioni per il giocatore in risposta, ma a concretizzare è sempre il numero 2 del mondo. Con due break nei primi tre giochi, il tedesco sembra aver già messo mano sul terzo turno. De Jong, che non ha certo intenzione di lasciar andar via il match così facilmente, trova la via per provare a rientrare, recuperando uno dei due break di svantaggio. Zverev non si fa sorprendere, resta concentrato e, con un altro gioco vinto in risposta, chiude la pratica, qualificandosi al prossimo turno e prenotando la sfida con Flavio Cobolli.
