Per il secondo anno di fila Jasmine Paolini può festeggiare l’approdo alla seconda settimana del Roland Garros. Dopo tre turni assolutamente convincenti, non ultimo il terzo contro Starodubtseva, tenuto in controllo dopo un inizio non facile. Al prossimo turno troverà Pera o Svitolina, contro la quale ha perso l’unico precedente, allo scorso Australian Open. Mentre con l’americana non ci sono precedenti a livello WTA.
“I primi due game sono stati complicati“, spiega Jas, “ho sofferto un po’ le condizioni ma sono venuta fuori, sono felice di essere arrivata agli ottavi al Roland Garros. Sicuramente c’è un po’ di tensione quest’anno, la vivo in maniera più differente, soprattutto il primo turno è stato difficile. Ma anche l’anno scorso, mi sono sentita meglio partita dopo partita. L’anno scorso avevo fatto una sola settimana in Australia, volevo provare a rifarlo ma non avevo la consistenza di quest’anno, o che ho avuto durante quest’anno“.
Ora è però una delle giocatrici da battere, contro cui bisogna esprimersi al meglio per fare partita pari o sperare di portarla a casa. E ne è consapevole, essendo stata dall’altra parte della barricata: “Quando giochi con le migliori cerchi il miglior tennis, e ti viene anche un po’ di fretta di fare cose incredibili, spero che le altre contro di me abbiano questa sensazione, come a me è capitato quando non ero tra le migliori al mondo. Svitolina? Sta giocando un gran tennis, ci siamo allenate insieme qualche volta. In Australia avevo vinto il primo set e dopo non avevo più visto palla. Se affronterò lei dovrò trovare fuori il miglior tennis, ma anche la Pera può essere molto pericolosa, per quanto sia un po’ più discontinua“.
Anche se, in ogni caso, a fare la differenza, a cambiare tra vittoria e sconfitta, è il proprio atteggiamento: “Quando scendo in campo cerco di stare concentrata per cercare di non complicare le partite, ma conta portarle a casa. Anche la mia avversaria ha fatto qualche errore come me all’inizio, al prossimo turno dovrò tenere il livello più alto. L’obiettivo dei primi turni è sfruttare le occasioni quando ci sono ma stare concentrata, contro Yuan al primo turno avevo rischiato. Oggi all’inizio non mi sono trovata tanto bene, facevo fatica, c’era un po’ di vento, ma diverso dall’altro giorno, in cui praticamente abbiamo giocato indoor con le palle grosse e si controllava meglio. Ma se trovo la confidenza sono condizioni che mi possono aiutare se trovo le giuste rotazioni“.
Ma come si gestiscono le energie, fisiche e mentali, in tornei lunghi? Specie quando sei una top player, e giochi tra l’altro anche il doppio? “Ultimamente i tornei sono di due settimane, anche i 1000, un giorno giochi e l’altro no. Sono contenta di fare il doppio domani, un’altra opportunità di stare in campo, colpire la palla, adattarmi meglio alle condizioni. Speriamo di fare una buona partita e migliorare ancora il gioco per la prossima partita di singolo“.
