[4] J. Paolini b. Y. Starodubtseva 6-4 6-1
Jasmine Paolini aggiunge il proprio nome alle partecipanti degli ottavi di finale di questo Roland Garros senza soffrire più di tanto di fronte alla tennista ucraina Yulia Starodubtseva, giocatrice di discreto livello ma non paragonabile alla nostra Jas, soprattutto per rapidità e incisività dei colpi di rimbalzo.
Il primo set è risultato in realtà in bilico fino all’ultimo in quanto l’azzurra è parsa poco reattiva e di conseguenza insicura nell’affondo. La sua rivale ha così potuto ben figurare, esibendo comunque un repertorio di base di tutto rispetto, con il quale ha operato due break consecutivi, tenendo sulla corda la nostra numero uno. Yulia non ha però saputo difendere in nessuno dei due casi il vantaggio perché Jas si è mossa con prudenza e di conserva, attendendo tempi migliori, che puntualmente sono giunti e le hanno spalancato le porte del quarto turno.
“Oggi le condizioni erano diverse rispetto ai primi due match” – dice Jasmine ad Alize Cornet nelle chiacchiere al microfono dopo l’incontro – “all’inizio ero un po’… così… I don’t know (e sorride) … nei turni precedenti il tetto era chiuso, oggi invece fa caldo. Comunque, poi le cose sono andate meglio”. L’avversaria della nostra rappresentante sarà Elina Svitolina oppure Bernarda Pera.
Il match
Paolini cede subito la battuta perché la pallina non cammina e i riflessi in uscita dal servizio sono ancora appannati e non consentono altro che colpi arrangiati e fuori misura; Jasmine recupera il break con qualche buon spunto in diagonale che sposta la tennista ucraina ma è solo nel quarto game che la pallina della ragazza toscana prende a viaggiare con maggiore rapidità e svela la non particolarmente significativa velocità di base della sua rivale. La numero 81 del ranking perde molto in precisione quando colpisce in movimento e Jasmine sale 3-2 difendendo, per la prima volta in assoluto nel match, un game al servizio.
Quando però comanda, Starodubtseva esprime un forcing di buon valore, sufficiente a indurre in errore spesso la Paolini di questo inizio match; l’azzurra si rifugia in colpi vaporosi e profondi per ritrovare il feeling con la pallina e per ingarbugliare le traiettorie della sua rivale, a disagio con il lift accentuato della nostra portacolori. Il 4-3 in suo favore è la risultante di un match fatto soprattutto di errori e soluzioni estemporanee, con la favorita che non decolla. Jas spinge con meno indugi dall’ottavo game in avanti, quando inizia a fare qualcosa di diverso in risposta colpendo alla ricerca dell’angolo più lontano per l’ucraina, e nel game successivo, quando taglia corto la schermaglia con un paio di fendenti di dritto che fanno immediatamente la differenza.
Paolini urla mentre consegue il 5-4 e di nuovo si fa sentire conquistando il primo quindici del gioco successivo; Jas cresce in fiducia e mette Yulia nell’angolo sinistro del court per prendersi il setpoint, che trasforma con una bella palla smorzata di dritto. In trentotto minuti 6-4 per l’italiana, 7 colpi vincenti e 14 errori non forzati: per Jasmine pochi colpi di classe ma tanta concretezza e buonsenso per superare un avvio non positivo.
Il finale di parziale lascia comunque presagire progressi in termini di fiducia nelle proprie risorse della finalista della scorsa stagione, e Paolini conferma presto il tutto accorciando gli scambi quando è in battuta con conclusioni rapide in uscita dal servizio e costringendo Starodubtseva ad abbassare la velocità del palleggio. Jas ha spinto la rivale oltre la riga di fondo e ora può spendere con più agio la variante del dropshot; l’azzurra coglie il break nel quarto game e sale spedita fino al 4-1.
L’atleta ucraina non riesce più a reagire in maniera consona alla nuova Paolini e infila una serie di errori anche grossolani che permettono alla nostra atleta di scappare velocemente nel punteggio e di chiudere la faccenda in solo sette game.