[8] L. Musetti b. M. Navone 4-6 6-4 6-3 6-2
Non è stato un pomeriggio da cartolina per Lorenzo Musetti, ma alla fine la cartolina l’ha firmata lui, con un ace al centro che ha chiuso un match più spigoloso del previsto contro un Mariano Navone coriaceo e mai domo. Per lunghi tratti è sembrato il classico film già visto: l’argentino pronto a sfruttare ogni esitazione, il carrarino incerto, farraginoso, spesso impantanato in un tennis senza ritmo né ispirazione. Eppure, Musetti non ha mai perso davvero la testa. Ha barcollato, sì, ma senza impazzire. Ha concesso il primo e rischiato il secondo, ha regalato break a inizio di ogni set, ma alla lunga la sua maggior classe — oggi un po’ appannata ma pur sempre presente — ha scavato la differenza. Quando ha trovato le giuste soluzioni, spesso con il rovescio lungolinea o le variazioni di tocco, ha spezzato l’equilibrio e preso il controllo. Il quarto set, in questo senso, è stato un manifesto del suo potenziale: elegante, solido, quasi implacabile. Dopo 3 ore e 25 minuti di alti e bassi, Musetti la spunta 4-6 6-4 6-3 6-2 e si regala un posto negli ottavi, in attesa del vincente tra Halys e Rune. Se ritrova continuità, può dire la sua.
Primo set – Musetti sbaglia troppo, Navone no
Navone vince il sorteggio e sceglie di ricevere. L’argentino parte subito forte: alla prima occasione utile, sfrutta una palla break e strappa immediatamente il servizio a un Lorenzo troppo morbido in avvio, impreciso soprattutto con il dritto.
I game successivi sono tutti piuttosto equilibrati, segnale di un match combattuto sin dai primi scambi. Navone si muove bene, è aggressivo, varia le traiettorie e costringe l’azzurro a rincorrere. Il suo tennis, fatto di solidità e ritmo, si sposa perfettamente con la terra battuta. Musetti, invece, sembra ancora alla ricerca delle sue solite accelerazioni, soprattutto con il rovescio.
Nel sesto game, però, l’argentino fa un regalo inatteso: sul 3-2, uno smash da torneo di quarta categoria finisce lungo di almeno tre metri. Lorenzo ringrazia e ha una prima chance per rientrare. Ma la risposta è lunga. Si va ai vantaggi per la quarta volta in sei game. Poco dopo, un bel dritto incrociato gli vale una seconda palla break: ancora nulla di fatto. Ma alla terza occasione, conquistata con un rovescio lungolinea dei suoi, il carrarino riesce finalmente a rimettersi in carreggiata: controbreak e 3 pari.
La rincorsa, però, si ferma lì. Nel game successivo, un paio di errori di troppo con il dritto rimettono Navone davanti: nuovo break, 4-3. Il nono game è una battaglia da dodici punti e tre palle break per Musetti, ma Lorenzo spreca tutto e si innervosisce. Navone lo percepisce, ci crede, e porta a casa il game più importante del set: 5-3.
Musetti riesce a tenere il turno di servizio successivo senza troppe difficoltà, ma Navone va a servire per chiudere il parziale. E non trema. Tre set point: basta il primo, sigillato con un ace al centro. Dopo un’ora e due minuti, il primo set è dell’argentino: 6-4.
Secondo set – Musetti reagisce, tra alti e bassi, e vince il set
La ripresa del gioco sembra un brutto déjà-vu per Musetti. Come nel primo set, Navone parte fortissimo e strappa subito il servizio all’azzurro, stavolta addirittura a zero. Sono otto i punti consecutivi per l’argentino tra fine primo e inizio secondo parziale. Musetti sembra rimasto negli spogliatoi: il dritto non funziona, le idee latitano, la presenza in campo è intermittente.
Navone consolida il vantaggio e sale 2-0. Serve una scossa, e Lorenzo prova a trovarla: rispolvera qualche palla corta ben giocata, variazioni finalmente efficaci. Il pubblico lo sente, lui si carica, tiene il servizio e muove il punteggio. E poco dopo arriva un passaggio a vuoto di Navone: Musetti gioca un game solido, preciso, e ottiene il controbreak a zero. Due pari, e si spera che sia la svolta.
La risposta è negativa. L’argentino approfitta subito di un turno di servizio incerto dell’azzurro e gli strappa di nuovo la battuta: 3-2 Navone. Musetti fatica a trovare continuità, soffre quando è chiamato a comandare lo scambio, e subisce più di quanto riesca a costruire.
Navone però non è inscalfibile. Qualche errore di troppo da parte sua regala a Musetti due chance per rimettersi in parità. La prima finisce in corridoio, ma sulla seconda Lorenzo non perdona: è ancora parità, 3-3. L’inerzia sembra girare.
Nel settimo game, ecco finalmente il Musetti che conosciamo: un mix del suo repertorio, tra palle corte, rovesci lungolinea e un tocco sopraffino. Tiene il servizio e per la prima volta nel match mette il naso avanti: 4-3. Navone reagisce e impatta sul 4 pari, ma Lorenzo ora sembra più presente, più fluido. Il nono game è una dichiarazione d’intenti: Musetti tiene a zero, chiudendo con un colpo sopra il paletto che tocca la riga di fondo. Il pubblico applaude, lui sorride.
Sul 5-4 è Navone a servire per restare nel set. Parte bene, 30-0. Poi si spegne. Musetti spinge, lotta, ci crede. Sul 30-40 l’argentino prova la sortita a rete seguendo il servizio, e combina un patatrack. La palla è fuori. Il set di Musetti: 6-4, si torna in parità.
Terzo set – Musetti parte male, si riprende e chiude, ma quanta fatica
Il terzo parziale si apre come un film già visto e rivisto. Al servizio c’è Musetti, ma a prendersi il break è ancora Navone. È la terza volta consecutiva che succede in apertura di set: difficile parlare di coincidenze. E non è un caso nemmeno il controbreak immediato che Lorenzo strappa nel game successivo, sfruttando la prima occasione utile. I primi scambi del set sono una sintesi perfetta di tutto il match: Musetti alterna buone intuizioni a momenti di totale disconnessione, e Navone, con costanza e attenzione, prova ad approfittarne ogni volta.
Nel terzo gioco, però, Lorenzo riesce a restare concentrato e tiene il servizio senza troppi patemi: 2-1. È un piccolo segnale, ma va nella direzione giusta. E nel game successivo, Musetti alza il livello: infila quattro punti consecutivi e piazza il break con un dritto in spinta. Per la prima volta nel set è lui a condurre, 3-1, e stavolta l’inerzia sembra davvero cambiata. Il carrarino consolida subito il vantaggio, tenendo agevolmente la battuta e salendo 4-1.
Navone prova a non mollare e accorcia sul 4-2, ma la sensazione è quella di due pugili stanchi che si colpiscono a viso aperto, senza più riuscire a difendersi. I colpi sono meno precisi, la lucidità scarseggia. Musetti ha più soluzioni nel suo repertorio, ma oggi non è certo in versione da highlights.
Sul 5-2, l’argentino serve per restare nel set. Soffre, rischia, e Lorenzo si procura un primo set point. Ma la conferma che non è giornata arriva subito: il dritto dell’azzurro si spegne in corridoio. Poco dopo, è Navone a commettere l’ennesima ingenuità con uno smash imbarazzante, il terzo errore grossolano di questo tipo nel match. Nuovo set point per Musetti, ma anche questo sfuma.
Navone si salva e resta aggrappato al set, ma è Musetti a servire per chiudere. E lo fa, nonostante una palla break annullata con coraggio, con un dritto vincente che lo manda sul 6-3.
Match tutt’altro che chiuso, ma almeno Musetti ha ripreso in mano il volante, anche se con il motore però ancora un po’ ingolfato.
Quarto set – Musetti cambia marcia, chiude in bellezza e vola agli ottavi
Quarto set, e per la quarta volta di fila si parte con un break. Ma stavolta è Musetti a colpire per primo, e lo fa con classe: una deliziosa palla corta gli vale il break in apertura, quasi a voler mettere il sigillo di qualità su un match ancora troppo altalenante.
Lorenzo difende bene il suo servizio nel game successivo e si porta sul 2-0. Ha anche due chance per allungare ulteriormente: sulla prima sbaglia un dritto che esce di poco, sulla seconda è Navone a cavarsela con il suo primo smash vincente dell’incontro. L’argentino tiene il servizio con tenacia e si accorcia sul 2-1, ma resta comunque sotto di un break.
Musetti non rallenta. Tiene la battuta con autorità e nel game successivo torna a pungere in risposta: arriva il secondo break del set, frutto di un dritto spinto con precisione e di un rovescio lungolinea che dipinge il campo. È il miglior Musetti della giornata, quello che sa coniugare eleganza ed efficacia. Navone sbanda, sbaglia, e Lorenzo ringrazia: 4-1.
La partita adesso ha preso una piega chiara. Musetti va via spedito: infila il 41esimo vincente, poi un servizio che lascia fermo l’argentino. Sale 5-1 con autorità, e il finale sembra scritto. Navone riesce a restare ancora un turno in battuta, ma ormai è troppo tardi.
Lorenzo va a servire per il match e non trema: ace al centro, 6-2, dopo 3 ore e 25 minuti di battaglia.
Il carrarino approda agli ottavi, dove troverà uno tra Halys e Rune. Con il Musetti del quarto set, nulla è precluso.