Brutta tegola per il tennis francese, proprio nel bel mezzo del loro torneo più importante: il Roland Garros. Dopo l’eroica vittoria contro Jaume Munar al secondo turno, Arthur Fils ha dovuto dichiarare forfait, a causa di una frattura da stress a una vertebra, prima del suo successivo match contro Andrey Rublev (che sfiderà agli ottavi il vincente del match tra Jannik Sinner e Jiri Lehecka). La prognosi attesa è di 4-6 settimane e ciò mette in serio dubbio la sua partecipazione al torneo di Wimbledon, che inizia tra meno di un mese (e dove difenderebbe gli ottavi raggiunti nella passata edizione).
“Si tratta di un problema a una delle vertebre lombari che avevo anche prima del torneo e che mi trascino da diversi anni”, ha fatto sapere il numero 14 al mondo in conferenza stampa. “A seguito del match con Munar, dopo il quale ho dato veramente tutto per cercare di recuperare, ho fatto degli esami e i risultati sono stati purtroppo negativi. Ho una frattura da stress. È meglio fermarsi, perché giocare oggi potrebbe significare dover rimanere fermo per oltre due mesi, e questo non fa parte dei nostri piani. Ho dovuto prendere una scelta”.
Un problema, quello del campione dei 500 di Amburgo e di Tokyo, che si è accentuato a causa dello sforzo richiesto per spuntarla contro Munar. “Ho dato tutto, non potevo fare di più. Alla fine del secondo set ho sentito che la mia schiena non stava bene. Con il mio team e il dottore, prima del torneo, sapevamo di questo dolore alla schiena e ci eravamo promessi che avrei giocato senza antidolorifici. Ma prima del terzo set ho deciso di chiamare il medico e di prenderne lo stesso. Poi in qualche modo, anche grazie al supporto del pubblico, sono riuscito a vincere al quinto. Ma ora non avrei nessuna chance di poter scendere in campo al terzo turno”.
È la parte bassa della schiena la zona dolorante. Un infortunio che non ci voleva, soprattutto in una porzione di stagione a cavallo tra lo Slam di casa e lo swing su erba che Arthur apprezza. “Non so se sarò costretto a saltare tutti i tornei su erba. Dovrò valutare con i dottori e con il mio team. Di sicuro non parteciperò a qualche torneo, anche se non so ancora quali. Cercherò di essere pronto per Wimbledon, ma non sono certo di riuscirci a essere onesto”.
Ed essendo molto giovane, la prima speranza francese non vuole affrettare il recupero per tornare in campo quanto prima, dato che rischierebbe solamente di non guarire al meglio e si porterebbe appresso questa noia fisica per altro tempo. “Non credo che mi opererò. Servirà del tempo per guarire. Ho solamente 20 anni, non voglio andare di fretta nel tour e correre per riuscire a fare tutto. Quantomeno voglio essere pronto per la stagione su cemento e per la fine dell’anno”.
Fils però non si dispera per le potenziali occasioni perse. Sa benissimo che questi stop fanno parte del percorso ed è altrettanto a conoscenza di quanti appuntamenti ha ancora dinanzi a sé. “Succede anche questo nella vita di un atleta professionista. È comunque un infortunio che mi è familiare. Non mi spaventa così tanto. Devo solo guarire bene e poi sarò pronto di nuovo per tornare in campo. Ho ancora 10, 12 Roland Garros da giocare. È un peccato, certo. Ma so che non avrei potuto fare altrimenti. Non sono stati solamente crampi come Munar aveva presunto”.
Arthur prenderà quindi un volo last minute, direzione Monaco di Baviera, per andare a vedere la finale di Champions League tra PSG e Inter (aveva chiesto a Mauresmo di non giocare in sessione serale se fosse potuto scendere in campo)? “Mi sarebbe piaciuto, ma ho molte altre cose di cui occuparmi che sono decisamente più importanti della finale di Champions. Sicuramente sarò di fronte alla tv per guardare la partita, ma non andrò né a Monaco né al Parco dei Principi (dove verrà proiettata la finale, ndr)”.