Finisce con tanta amarezza il Roland Garros di Jasmine Paolini, agli ottavi di finale dopo la finale dello scorso anno. E contro la stessa avversaria che l’aveva sconfitta in Australia, una Elina Svitolina perfetta, capace di annullare anche tre match point e di rimontare una partita che stava perdendo 6-4 4-1. E poi 5-3. Lì, dopo il tiebreak perso 8 punti a 6, chiaramente è girata la partita, fino a quel momento su binari sicuri per l’azzurra. Che ha analizzato il tutto nella conferenza post match, in cui era davvero triste, quasi con gli occhi lucidi nel dover ripensare all’accaduto.
“Sconfitta molto dura”, ammette mestamente Paolini, “ho giocato bene, ho avuto le chance ma lei ha giocato bene. Accettarlo è difficile, ma devo. La ragione è che lei è forte, io ho avuto occasioni, su un match point avrei potuto giocare meglio (il secondo nel quale ha sbagliato un rovescio gratuito; n.d.UBS) ma lei è davvero brava, a volte difficile accettare ma devi in alcune occasioni“.
Un peccato effettivamente per come la partita stava andando e per il tennis mostrato in gran parte di essa: “Mi dispiace perché stavo giocando un gran tennis, una partita buona. Forse potevo giocare meglio alcuni game di servizio, ma lei quando era sotto ha sempre giocato bene e aggressiva. Ho avuto forse un po’ di fretta sui match point. Poi a volte per un punto è crudele, avessi tirato di là e lei la tirava in rete…sarebbe stato tutto positivo, ma ci sta. Nel terzo sono calata, ma ho fatto errori stupidi, rimpiango quanto è andato veloce il terzo set più che le occasioni avute nel secondo“.
Si può rimandare il problema anche a un calo fisico, vista la lunghezza della partita e una temperatura che ha iniziato a salire nelle fasi finali? “Fisicamente non mi sentivo malissimo, è chiaramente dura quando si perde un set del genere, l’intensità era alta. Un po’ mi sono buttata giù e non doveva succedere. Lei ha iniziato bene, ma anche a livello mentale è dura star lì. Dovevo stare aggrappata ma ero poco lucida, specie nelle palle game che ho avuto nel terzo“.
Secondo incontro e seconda vittoria per l’ucraina contro Jasmine, che ammette che ha giocato meglio dell’altra volta…per quanto qualcosa sia mancato: “Qua il livello era più alto dell’Australia, abbiamo giocato una partita di alto livello per due set, sono calata un po’ nel terzo, simile solo per questo. Lei è dura da affrontare, sta giocando bene e probabilmente le piace giocare contro di me. L’obiettivo era essere aggressiva, perché lei sa esserlo ma regala poco. Sul gioco pochi rammarichi, ovviamente i match point possono andare in una direzione o nell’altra, forse potevo iniziare meglio il terzo o il tie-break. Ma ho dato il massimo, e a volte non basta, c’è anche un’avversaria che ha giocato meglio di me in quelle situazioni“.