A porre fine al Roland Garros di Jasmine Paolini, purtroppo prima rispetto allo scorso anno, è stata Elina Svitolina. Al termine di una partita rocambolesca, in cui ha anche annullato tre match point sullo Chatrier, mostrando coraggio e aggressività, mentalità. Tutti elementi che la contraddistinguono anche nella vita, come approfondisce in una lunga intervista post match in cui i temi trattati vanno anche oltre il tennis.
D: “Tre match point annullati. Come ci sei riuscita?“
Svitolina: “Ho cercato di attenermi al mio piano di gioco, di rimanere in partita, di continuare a lottare, di essere aggressiva in campo e di trovare le mie opportunità per tornare in partita. Jasmine ha giocato molto bene nel primo set, anche nel secondo, in cui la partita è stata molto combattuta. Sapevo che dovevo cercare di darmi la possibilità di rientrare in partita e lasciare tutto lì. Se avessi perso in due set, sarebbe stato merito suo, ma ho cercato di lottare. Sono molto contenta di averlo fatto e di essere stata premiata“
Ubaldo Scanagatta: “Sei stata molto coraggiosa nei tre match point che hai salvato, in particolare in uno dei tre sei venuta a rete, cosa che non è usuale nel tuo stile. Ti ricordi se c’è stato un match point in cui hai pensato di essere stata un po’, non voglio dire fortunata, in cui lei ha commesso un errore che avrebbe potuto evitare secondo te? Inoltre, parli dell’Ucraina, e lo apprezziamo tutti perché siamo tutti solidali con te. Normalmente non si stringi la mano a una russa, e potresti affrontare Rybakina, che ora però ha il passaporto kazako. Cambia qualcosa o niente? Se qualcuno cambia semplicemente il passaporto, va in un’altra città, ma era una moscovita, la tua reazione è diversa o è esattamente la stessa?“
Svitolina: “Rispondendo alla prima domanda, ricordo il match point in cui ho chiuso a rete. Era un tie-break. E poi il primo match point non me lo ricordo proprio. Il secondo ricordo che lei ha sbagliato, credo, un rovescio lungolinea o qualcosa del genere. Ma sai, sono momenti di grande pressione. Mi sembra di aver servito bene quando ero sotto di due punti. Era, credo, 5-4 o 5-3 in quel momento, quando ero sotto di due match point. Certo, non era una cosa normale per lei, ma è anche un momento di pressione che a volte può capitare a entrambe.
Sono molto contenta di aver salvato un altro match point nel tie-break, perché è stato molto combattuto e pochi punti hanno deciso l’intero secondo set. Per rispondere alla seconda domanda, Rybakina ha cambiato nazionalità anni fa, prima ancora che iniziasse la guerra, l’invasione, e ora rappresenta il Kazakistan. Per me abbiamo il brillante esempio di Daria Kasatkina, che ha cambiato nazionalità in Australia e che ha parlato apertamente contro la guerra. Quindi, naturalmente, le stringerò la mano in questo momento perché dà sostegno all’Ucraina, e noi rispettiamo le persone che lo fanno. Non conta solo cambiare la nazionalità, ma anche parlare a sostegno dell’Ucraina“
D: “Mi scuso per una domanda che non riguarda il tennis. Questa guerra va avanti da tempo e ci sono persone nel mio Paese, l’America, che dicono: “La Russia ha torto, ma anche l’Ucraina ha torto”. Vorrei chiederti, come leader, qual è il tuo messaggio a noi in America e in Occidente riguardo a questa guerra?“
Svitolina: “Se parliamo di governi, ci sono molte decisioni da parte di molti governi. Non importa di quale Paese si tratti. Fanno alcune cose che noi riteniamo buone e altre cattive. Naturalmente, per tutte le persone è lo stesso. La guerra è in corso da oltre tre anni. Voglio concentrarmi sulle persone innocenti che stanno soffrendo in Ucraina, i bambini che stanno soffrendo in Ucraina. I bambini sono il nostro futuro e dobbiamo prenderci cura di loro. Attraverso la mia fondazione, cerco di dare loro l’opportunità di continuare a fare sport, di continuare a sognare, di continuare ad allenarsi, di continuare ad avere una o due ore al giorno in cui possono godersi lo sport, in cui possono staccare la spina per un momento ed essere solo dei bambini. Come i bambini che non sono in guerra, che sono come negli Stati Uniti, come qui in Francia, che possono semplicemente godersi lo sport, godersi il gioco. Cerco di fare di tutto per raccogliere fondi per la mia fondazione, per avere più opportunità da creare per loro“
Ubaldo Scanagatta: “Quanto hai raccolto con la tua fondazione?“
Svitolina: “Più di un milione di euro in tre anni“
D: “Hai avuto un ottimo rientro dopo la maternità. Semifinali, quarti di finale Slam. Cosa pensi di dover fare per arrivare in finale, per vincere questo Major? Qual è l’ingrediente in più che ti servirà ora?“
Svitolina: “Sento che si tratta di un processo. Sento di aver trascorso due anni fantastici tornando in tour. Nel primo anno in pochi mesi sono tornata tra le prime 20. Poi ho avuto un infortunio che non mi ha permesso di finire la stagione, lo scorso settembre ho subito un intervento chirurgico. Insomma, un mix di cose diverse non mi ha permesso di giocare una stagione completa. Anche a settembre dell’anno scorso ho saltato lo swing asiatico. Ora, dopo l’operazione, dopo aver giocato bene in Australia e ora sui campi in terra battuta, mi sento bene. Sento di essere tornata. Ora deavo lavorare sodo per guadagnarmi le opportunità di fare un ulteriore passo avanti“
D: “Come ti senti a giocare in Francia, visto che hai una famiglia francese? Ti senti una di qui quando sei in campo?“
Svitolina: “Mi sento molto bene. Per tanti anni ho amato e amo ancora giocare qui in Francia. Ho vinto un paio di tornei a Strasburgo e Rouen. Ho giocato qui anche un paio di quarti di finale. Il tifo è fantastico, mi spingono a giocare meglio. Ad esempio, nel match di oggi, quando ero sotto di un set, 1-4, mi hanno davvero spinto a rimontare, a continuare a lottare, ed è una sensazione fantastica quando il pubblico ti dà questa energia extra“
D: “Quando hai raggiunto i quarti di finale a Melbourne quest’anno, hai detto alla folla che il tuo spirito combattivo è completamente ucraino. Oggi c’è molto di questo spirito. Mi chiedevo se piccoli momenti come questo siano importanti per continuare a portare un po’ di luce alle persone in patria“
Svitolina: “Sicuramente è molto importante per me personalmente. Gli ultimi mesi sono stati davvero molto duri per il popolo ucraino e anche le ultime settimane sono state terribili.
È una cosa con cui tutti gli ucraini convivono quotidianamente, con le cattive notizie. Quindi, quando sono in campo, mi concentro completamente sul mio lavoro, sul mio tennis, e cerco di ottenere queste vittorie, cercando di far sventolare la bandiera del mio Paese. Questo è ciò che mi motiva a continuare a spingere, a continuare a vincere, a continuare a giocare a tennis in generale“
D: “Quella di oggi è una delle vittorie più importanti della tua vita?“
Svitolina: “Non direi, perché ho avuto molte vittorie importanti in diverse fasi della mia carriera. Ad esempio, ho ottenuto una grande vittoria contro Serena alle Olimpiadi di Rio. È stata una grande vittoria per me, un’iniezione di fiducia. All’epoca ero piuttosto giovane. Inoltre, ho battuto Rybakina per vincere la medaglia di bronzo a Tokyo. Anche ottenere quella medaglia è stata una grande rimonta. Ci sono stati un paio di incontri che ho disputato in passato in cui ho dovuto rimontare dopo essere stata sotto di un set o dopo essere stata generalmente sotto nel match. Ma la considero tra le principali perché, sicuramente, vincere annullando match point è speciale, soprattutto negli Slam“