[2] C. Gauff b. [20] E. Alexandrova 6-0 7-5
La terra rossa parigina è una seconda casa per la numero 2 al mondo Coco Gauff. In un match a due facce, quasi perfetto nel primo set, molto discontinuo nel secondo, la tennista statunitense batte in due set la numero 20 al mondo Ekaterina Alexandrova, 6-0 7-5, e conquista per il quinto anno consecutivo l’accesso ai quarti di finale del Roland Garros. A ventuno anni e settantatré giorni, Gauff diventa la quarta tennista più giovane a raggiungere almeno cinque volte i quarti di finale al Roland Garros, alle spalle di Hingis, Graf e Conchita Martinez. Ai quarti ci sarà sicuramente un derby con la vincente della sfida Keys-Baptiste.
Primo set: dominio Gauff, disastro Alexandrova
La sfida tra Coco Gauff ed Ekaterina Alexandrova, caratterizzata da un gioco prevalentemente da fondo campo, vede la statunitense imporre la sua maggiore solidità e rapidità fin dall’inizio. Alexandrova, alla ricerca di soluzioni offensive, commette numerosi errori gratuiti nelle fasi iniziali, penalizzata dalla sua foga eccessiva. Il match prende una piega decisa a favore di Gauff, rapida negli spostamenti e implacabile con il dritto. In meno di dieci minuti, Alexandrova si trova sotto di due break, con un bilancio eloquente nei primi quattro giochi: 4-0 per Gauff, che conquista 16 punti contro i soli 4 della russa.
Dopo venti minuti disastrosi e un parziale di 5-0, Alexandrova riesce finalmente a procurarsi delle palla break, complici anche i primi errori gratuiti di Gauff, inclusi i consueti, sanguinosi doppi falli. Ne scaturisce un game lunghissimo, che dura quasi dieci minuti, in cui Alexandrova ha ben cinque chance per recuperare il break. Tuttavia, gli errori continuano a fioccare per la russa anche in quest’ultimo gioco del set, che si conclude con un perentorio bagel (6-0) a favore di Gauff. Il set si chiude con un bilancio impietoso per Alexandrova: 15 errori gratuiti contro soli 3 colpi vincenti.
Secondo set: la reazione di Alexandrova non è sufficiente, alla fine emerge Gauff
L’inizio del secondo set vede un’Alexandrova più determinata, che riesce finalmente a mettere a segno il suo primo game grazie a buoni servizi e a una certa fretta di Gauff in risposta. La statunitense commette più errori, e la russa inizia a trovare le misure del campo, conquistando punti anche negli scambi più impegnativi. Come già accaduto nel finale del primo set, Alexandrova, numero 20 al mondo, si procura palle break. Anche in questa occasione, però, spreca l’opportunità con due dritti finiti in corridoio, permettendo a una Gauff meno precisa di salvarsi. Per sei giochi, Alexandrova mostra un tennis migliore rispetto a Gauff, che appare più frettolosa e fallosa. Nel settimo gioco, tuttavia, la numero 2 al mondo riprende in mano le redini del match, portando Alexandrova a rischiare. Gauff ha tre palle break consecutive, ma la russa è impeccabile nel tirarsi fuori dalla situazione con giocate di alto livello. Nonostante ciò, il rovescio di Gauff fa la differenza: con due vincenti, la statunitense piazza il break, portandosi in vantaggio per 4-3. La discontinuità caratterizza l’intero parziale, con alti e bassi da entrambe le parti. Un’aggressiva Alexandrova recupera subito il break subito. Quando la partita sembra avviarsi verso il tie-break, la russa si spegne, inanellando errori gratuiti e cedendo il servizio a zero. Gauff approfitta dell’occasione e, al secondo match point, chiude la contesa, approdando ai quarti di finale.
[7] M. Keys b. H. Baptiste 6-3 7-5 (di Andrea Binotto)
Hailey Baptiste sorprende, ma è Madison Keys a qualificarsi per i quarti di finale. La settima testa di serie del torneo ha avuto la meglio sulla connazionale per 6-3 7-5 dopo un’ora e trentaquattro minuti di gioco, siglando il terzo successo su quattro scontri diretti.
Una prova dai due volti quella della numero 70 al mondo, che a seguito di questo torneo entrerà quasi sicuramente in top 60, firmando il suo best ranking. A tratti colpi da maestra, in altri errori banali e di distrazione, lei che prima di questo evento non aveva mai superato il secondo turno in uno Slam. Termina infatti con un differenziale vincenti/gratuiti di -9 (Keys +8), ma conferma l’ottimo periodo di forma che sta vivendo (in tempi recenti, terzo turno a Miami e a Roma dove ha perso in tre set contro Naomi Osaka ed Elina Svitolina). Ma soprattutto, è finalmente riuscita a mettere in mostra dinanzi al grande pubblico le sue grandissime doti da colpitrice – una prima di servizio e un dritto molto potenti – e la sua pregevole mano, che se continuerà su questa strada le darà molti frutti.
Keys, invece, ha fatto quello che sa fare meglio: colpire forte la pallina seguendo il suo istinto che raramente sbaglia. Con il 76% di realizzazione con la prima, Madison avanza ai quarti di finale. E ricordiamolo, al terzo turno era stata a un passo dal baratro contro un’altra tennista a stelle e strisce: Sofia Kenin (che non aveva convertito tre match point). La terza statunitense in classifica WTA stacca quindi il pass per il turno delle migliori otto in uno Slam per la dodicesima volta, la terza a Parigi (2018 e 2019 gli altri anni). Qui sfiderà la terza americana di fila. La numero 2 al mondo Coco Gauff.
PRIMO SET – Inizio solido da parte di entrambe sul Suzanne Lenglen. Il primo ottavo di finale tutto americano al Roland Garros dopo dieci anni dall’ultimo parte seguendo i rispettivi turni di battuta. Baptiste predilige la costruzione dei punti, sferra numerose prime e qualche ace sull’onda di quanto fatto nei turni precedenti (18 servizi non ribattuti in tre match, come lei solo Elena Rybakina). Keys, come suo solito, preferisce accelerare con i colpi a rimbalzo e alla prima occasione di break concretizza per poi avanzare indisturbata sul 5-2, neutralizzando alla perfezione le discese a rete della sua connazionale. E presto il set va in archivio senza particolari difficoltà . Dopo mezz’ora di gioco, è 6-3 per la campionessa di Adelaide e dell’Australian Open.
SECONDO SET – Il secondo parziale inizia sulla falsariga del primo, quindi con il dominio delle battitrici. Almeno fino a che Baptiste, dopo aver cancellato una chance avversaria in risposta, lascia andare il dritto senza inibizioni, a rete diventa un muro e strappa così il break. Ma non ci mette molto ad andare in confusione. Gioca un quinto game horror, sbagliando colpi a iosa, e restituisce la battuta a 0. Sopravvive poi nel nono gioco. Alterna soluzioni pregiate a colpi impattati con sufficienza. Ma, a seguito di tredici minuti con tanto di tre palle break cancellate, riesce ad avanzare in qualche modo sul 5-4. Esce però troppo frettolosamente dallo scambio (con alcune smorzate) nel turno di battuta successivo. La numero 8 al mondo si fa trovare pronta, indovina un paio di risposte fulminanti con il dritto, trova il break e dopo aver annullato con coraggio due opportunità avversarie di rientro firma il successo con lo score di 6-3 7-5.
