Usa i toni accesi Alexander Bublik per descrivere la felicità che prova dopo aver superato Jack Draper con una prova indimenticabile ed essere atterrato nei quarti di finale del Roland Garros, prima volta per lui in un major. “E’ uno dei giorni più belli della mia vita, nonché uno dei match più esaltanti per me. Oggi ha funzionato tutto. Se sono nervoso quando sono in campo? Diciamo che talvolta ho la sensazione di avere un’unica chance per vincere. Quando è così, provo a dare tutto, a prendere i miei rischi; forse se fossi andato sotto di due set non avrei continuato a lottare. Ma se sento di avere quella possibilità, allora amo approcciare così il match, rischiando il tutto per tutto. È essere dentro o fuori”.
“La chiave” – continua il kazako, imbeccato da un giornalista – “è senza dubbio il numero di match sul rosso, che quest’anno supera quello dei tre anni precedenti messi insieme. Per la prima volta non mi lamento del clay; ero sceso parecchio in classifica, in effetti non avevo molta scelta”. Passati i momenti di gioia più intensi del dopogara sul court, quando gli appassionati lo hanno visto spendere anche qualche lacrima, Sascha non dimentica né vuole cambiare le proprie scelte e la propria filosofia di vita. “Certo voglio provare ancora gioie come questa, posso farlo, ma non muterò i miei programmi fino allo snaturare la mia esistenza. Voglio tenere il giusto bilanciamento delle componenti della mia vita, che per me è 50% tennis e 50% tutto il resto.
Non sarà mai” – prosegue Bublik – “90% tennis; non ci sto. Significherebbe mettere a rischio la mia salute e io non sono disponibile. Continuerò ad allenarmi il giusto per essere competitivo con i migliori, ma non voglio arrivarci a tutti i costi. Dare di più per mettere a repentaglio il mio futuro, beh, non è per me. Con questo non giudico nessuno si comporti diversamente da me; se volete sapere come si senta chi si allena più di me, dovete chiederlo a loro”.
Quando gli ricordano i mantra di Nadal in merito al lavoro duro e alla sofferenza a esso relativa, Bublik sta bene attento a muoversi con rispetto nei confronti dei colleghi, riconducendo il tutto alle scelte personali di ogni tennista. “Se è troppo è troppo, non ha più senso; non fraintendetemi, io lavoro duro, ma secondo i miei canoni. Mi alleno con determinazione ma sempre tenendo d’occhio le convinzioni di cui dicevo prima; sono anche padre di famiglia e voglio esserci per i miei ragazzi. Tutto ruota intorno a come vuoi bilanciare gli aspetti della vita. Amo lo sport” – conclude Bublik – “è la cosa che mi dà maggiore soddisfazione. Amo giornate come questa ma anche i momenti più duri perché senza di loro non ci darebbero nemmeno quelli belli. Fanno parte della vita, del viaggio”.
Le quote antepost
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Presente e futuro prossimo del tennis, i due favoriti a prendere in mano il circuito…ma anche a trionfare qui al Roland Garros. Potrebbero incontrarsi solo in quella che sarebbe la finale dei sogni, quella che tutti vogliono. Alcaraz è un passo, Sinner dovrà prima superare l’ostacolo Bublik ai quarti. Intanto sono i due favoriti alla vittoria finale. Ed entrambi godono di una maggiorata a premiarli.

Su Sisal la vittoria di Sinner, per il terzo Slam consecutivo, è pagata specialmente a 8 volte la posta. Una quota favorevole…ma mai quanto quella di Carlitos. Anche lo spagnolo, campione in carica e che ha di netto recentemente battuto Sinner sul rosso di Roma, è quotato a 8 da Sisal. Due super quote, esclusive a questi link, per due campioni.
