Come parla italiano il tabellone principale, c’è una bandiera azzurra che sventola alta anche nel tabellone junior del Roland Garros. Ed è accanto al nome di Jacopo Vasamì, testa di serie n.2, già salito alla ribalta delle cronache durante il Challenger di Monza nel mese di aprile. E ha iniziato benissimo la sua caccia al titolo parigino, con una netta vittoria al primo turno e un buon 6-3 3-6 6-1 per battere il tedesco di matrice irlandese Jamie Mackenzie al secondo. Con la testa sempre salda sulle spalle, come ha raccontato a fine partita ad Ubitennis.
“Mackenzie è un giocatore, visti anche ranking e risultati recenti, molto bravo“, spiega Jacopo, “anche un anno più piccolo di me, quindi giocherà anche l’anno prossimo questi tornei. È molto fastidioso, spinge sempre e ti leva il tempo. È stata una partita più complessa della prima, ho dovuto alzare l’asticella, soprattutto all’inizio del terzo set. Rispetto all’Australian Open di tempo ne è passato, e come sono migliorato io sono migliorati anche gli altri. Lui l’ho trovato molto migliorato, la partita è molto diversa strategicamente parlando. Ma aver giocato tornei professionistici in questi mesi mi ha aiutato tanto a gestire momenti importanti in queste partite a livello junior“.
L’aria dei grandi Vasamì l’ha già respirata, dimostrando di poterci stare. D’altronde ha lasciato casa a 12 anni per inseguire il sogno di diventare tennista. Approdando a Maiorca, alla Rafa Nadal Academy. Un esempio e un’ispirazione. Specie al Roland Garros: “Quello che ha fatto Nadal qui è impossibile. Non mi ha detto niente prima del torneo, anche perché è da un anno che sono andato via. Questo è un torneo importante per me, è uno degli obiettivi principali della stagione. Sicuramente vengo con molta fiducia, sto giocando bene e ho tutte le carte in regola per vincere questo torneo. Senza levare niente a nessuno, visto che ci sono grandissimi giocatori e ogni partita è da vincere, è dura. Quindi penso di poterlo vincere ma bisogna lottare ogni partita“.
Gli Slam junior sono chiaramente nel mirino per questa stagione. Ma dovranno soprattutto fungere come trampolino di lancio per il mondo dei grandi. Un mondo che Vasamì ha assaggiato, ma di cui vuole entrare presto a far parte a tempo pieno: “Sicuramente juniores gli Slam avranno la priorità, ma tolti quelli mi concentrerò unicamente sul circuito maggiore, Challenger e ATP“.
Infine una chiosa sugli italiani “grandi”, che giocano nel tabellone principale. E che chiaramente Jacopo conosce, dai quali potrebbe strappare qualche segreto, qualche massima, per il prosieguo del torneo: “Non ho avuto modo di allenarmi con gli italiani, perché loro giocano in alcuni orari, tu in altri, singolo e doppio, quindi è difficile ritagliare tempo per tutti, e far coincidere le cose. Poi se dovessi andare avanti, con le giornate che saranno più corte, perché no. Però per ora sto pensando al mio torneo e alle partite che ho davanti“. La prossima, per gli ottavi di finale, sarà contro l’ucraino Nikita Bilozertsev, tds n.14 del tabellone. In cui partirà da favorito. Per un sogno concreto.