Si interrompe ai quarti di finale l’avventura di Frances Tiafoe al Roland Garros, eliminato da Lorenzo Musetti che diventa il primo semifinalista di questa edizione.
Sulla sconfitta, Tiafoe l’ha analizzata così: “Oggi le condizioni erano difficili, non c’è dubbio. Penso che alla fine lui sia stato più “disposto” a rimanere lì a resistere. C’erano tanti colpi “sporchi” oggi, lui ha difeso in modo incredibile con palle alte che finivano sempre dentro, mai fuori di poco. È stato semplicemente più solido nel “vincere male” perché non sarebbe stata una partita pulita per nessuno dei due. C’era tanto vento e condizioni complicate e oggi lui ha accettato di più questa cosa rispetto a me”.
In generale, è stato un Roland Garros positivo per Tiafoe: “Sono molto contento di come ho giocato, ovviamente non oggi, ma nei match precedenti sì. Ero in grande ritmo sul campo Lenglen e anche su uno dei campi esterni ho giocato benissimo. Il mio modo di giocare aggressivo e veloce sicuramente si adatta bene anche sull’erba. Andavo a rete, ero concentratissimo, giocavo con intensità e mi divertivo quindi sono contento. Essendo competitivo, voglio sempre di più, e oggi è stata difficile, ma spero che questo mi dia una spinta e che possa usare questa fiducia per proseguire. Non posso accontentarmi o montarmi la testa, so di poter fare ancora meglio“.
Ha fatto molto discutere il gesto di Musetti che ha colpito il giudice di linea con un pallina dopo averla calciata, un comportamento che Tiafoe pensava si potesse punire maggiormente rispetto al semplice warning: “Ha fatto quel gesto e non è successo niente, penso che sia ridicolo, ma è così. Non è successo nulla quindi non c’è molto da dire, ovviamente non è un metro coerente, ma tant’è…”
Tornando sull’argomento fiducia, Frances spiega: “Vincere partite in generale, a prescindere dalla superficie, ti dà fiducia, specialmente nei grandi tornei. Negli ultimi anni ho vinto più nei tornei dello Slam. Sono contento sia successo anche qui, ma voglio vincere nei palcoscenici importanti. Una volta che vai avanti in un torneo tutto può succedere. Quindi voglio imparare da questa esperienza e spero che mi dia la spinta per fare un bel percorso a Wimbledon”.
Nel terzo set, Tiafoe ha ottenuto 12 punti su 12 ogni volta che ha messo la prima di servizio. Questo è mancato nel dodicesimo game. Come si spiega? “Quando sei sotto 5-6 forse vai un po’ troppo di fretta. Magari pensi già al tie-break. Ho affrettato ogni servizio, non ero fluido e lui è stato bravo ad approfittarne. Nel quarto set l’ho anche aiutato un po’: nel mio primo turno di battuta ho fatto errori gratuiti e lui ha preso slancio. Quindi sì, penso sia stato un problema di ritmo e di testa, ero già proiettato al tie-break. Lui ha sciolto il braccio, ha giocato meglio, ha preso il break, servito bene E colpito le righe… tutto è andato in suo favore“.
Uno dei punti deboli di Tiafoe è la costanza di confermare un buon risultato dopo uno Slam: “Penso che sarà più facile stavolta perché negli ultimi anni il mio Slam migliore era sempre lo US Open. E dopo… beh, si sa com’è andata (ride, ndr). Ora ho davanti tornei importanti: Queen’s, Wimbledon. Poi quando torno negli Stati Uniti, ho tanti tornei in casa. Voglio fare bene: US Open, Toronto, Cincinnati, dove ho fatto la finale. Non mi sento affatto soddisfatto. Questo è stato bello, ma non è ciò che volevamo davvero io e il mio team. Ora riposo, volto pagina e cerco di vincere uno di questi grandi tornei. Ci sono tante opportunità in cui posso essere pericoloso. Stavolta sarà più facile restare sulla cresta”.
Molto importante anche il fattore mentale, un approccio totalmente diverso da parte di Tiafoe: “Gli ultimi anni sulla terra erano da sbadiglio: tipo “Dai, che finisca presto”. Adesso fare quarti di finale in uno Slam cambierà il mio approccio alla terra già dal prossimo anno. Verrò qui pronto a giocare, sono davvero entusiasta. Tornerò ad allenarmi con carica. Ho slancio e devo sfruttarlo, non posso rilassarmi. Sento che non ho ancora mostrato tutto il mio potenziale. Ho avuto belle corse, certo, ma credo davvero di poter essere protagonista alla fine di questi tornei. Non ci sono ancora arrivato e questo mi dà la motivazione per andare avanti“.
Le quote antepost
Sinner e Musetti in semifinale. Due italiani tra gli ultimi quattro di uno Slam, insieme. No, non è un sogno, ma è realtà. Jannik e Lorenzo giocheranno contro Djokovic e Alcaraz per ottenere una storica finale al Roland Garros. Che sarebbe ancora più storica dovesse essere un incontro tutto azzurro. Il n.1 al mondo parte ovviamente favorito, servirà un’impresa al carrarino contro Carlos. Anche perché i primi due al mondo sono entrambi sono premiati da una super quota per la vittoria finale.

Viene dato a 8,00 su Sisal Sinner, che viene da 19 vittorie di fila (e 26 set consecutivi) negli Slam. Strisce impressionanti quelle dell’azzurro, che dovesse vincere avrà comunque una finale da sogno. Il mondo attende il duello con il n.2 Alcaraz, vero favorito, quotato però alla pari con l’8,00 di Jannik per la vittoria finale, sempre da Sisal. Quota, questa, ancora più interessante.
