[2] C. Alcaraz b. [12] T. Paul 6-0 6-1 6-4
Il fenomeno di El Palmar continua a incantare. Nel quarto di finale con Tommy Paul, Carlitos è stato praticamente impeccabile, a tratti sovraumano. Con lo schiacciante score di 6-0 6-1 6-4, Alcaraz ha raggiunto – in un’ora e trentadue minuti – la terza semifinale consecutiva al Roland Garros, la settima a livello Slam. Adesso ci attende lo spicy match tra Lorenzo Musetti e il numero due del mondo. Varrà l’accesso alla finale di Parigi.
Primo Set: salvate il soldato Tommy. Bagel inflitto da un ispiratissimo Alcaraz
Botte da orbi nei primi game tra Tommy Paul e Carlitos Alcaraz, pronto a fare fuoco e fiamme sullo Chatrier. Lo statunitense si accinge a mettere in cassaforte il primo game al servizio, ma non ha fatto i conti con la gazzella di El Palmar, capace di danzare sulla terra parigina. Paul non riesce a portare a casa il movimentato secondo game dell’incontro a causa di una versione scatenata di Carlitos Alcaraz, scappato avanti di due break dopo venti minuti scarsi di gioco. Il rovescio del murciano investe lo statunitense con una facilità disarmante, dopo diventa un gioco da ragazzi punire Paul col dritto in contropiede. L’esito del primo parziale è deleterio per l’ego di Tommy. 6-0 in favore di Alcaraz.
Secondo Set: Paul muove il punteggio, ma Carlitos fa paura
Continua la supremazia, quasi umiliante, di Carlitos da Murcia. Il tennis divino del numero due del mondo continua a dar spettacolo sul centrale del Roland Garros, il cui pubblico è ormai estasiato per la qualità del gioco espresso. Nel terzo gioco del secondo parziale, Paul vede arrivarsi dei proiettili in risposta al servizio, e l’unica cosa che gli rimane da fare è consegnare il break all’avversario. Purtroppo per l’americano, la storia si ripete due giochi più tardi, dove quest’ultimo torna a essere travolto da dei colpi a tutto braccio di Carlitos, che sale sulla palla con un timing – e una facilità – impressionanti, stendendo Paul, ancora fermo a un game sul tabellone dello score.
Terzo Set: lo statunitense si scuote, ma l’esito è lo stesso. Carlitos vola in semi
Arrivano, finalmente, i primi segnali incoraggianti da parte dello statunitense, passato all’offensiva con alcuni improvvisi vincenti di dritto. Nel settimo gioco, il numero 12 del seeding si ritrova 0-30 nel turno di servizio, presagendo l’ennesimo break. Questa volta, però, aggrappandosi al servizio e approfittando di qualche sparuto errore in risposta di Carlitos, riesce a mettere il muso avanti, portandosi sul 4-3. È soltanto una mera illusione per il povero Tommy, travolto dalle sfuriate di Carlos nel nono gioco, dove ha messo a segno il break fatale che gli ha consegnato il match in poco più di un’ora e trenta.