Carlos Alcaraz sempre più verso la difesa del titolo. Il 22enne di El Palmar è in semifinale al Roland Garros per il terzo anno di fila. Tommy Paul non ha potuto porre resistenza a una serata di quelle magiche del numero due al mondo, dominante sotto ogni punto di vista. I quarti di finale sono quindi filati via lisci per Carlitos, che nei turni precedenti qualche insidia l’aveva dovuta superare, dato che si presenterà al penultimo atto parigino con tre set persi in tre differenti partite.
Ma, come dichiarato da lui stesso ai colleghi spagnoli durante l’ultima conferenza stampa, le ultime sensazioni sono state ottime. Anche se ciò non vuol dire che in semifinale le cose procederanno allo stesso modo. “La palla entra, indipendentemente da come la colpisci. Senti che sarà vincente quasi a ogni colpo. Ho sfruttato la grande sensazione che avevo oggi; ho fatto praticamente tutto alla perfezione. Avrei potuto giocare leggermente meglio, avrei potuto eliminare qualche errore. Si può sempre dire qualcosa del genere, ma la verità è che oggi ero praticamente vicino alla perfezione. Beh, ora la parte difficile è questa. Non puoi dare nulla per scontato. Solo perché ho giocato a questo livello non significa che sarà lo stesso in semifinale. Devo concentrarmi sul cercare di mostrare lo stesso livello in semifinale, ma la verità è che il tennis è così. Alcuni giorni puoi giocare in un certo modo, altri in un altro”.
Sta di fatto che la prestazione messa in campo contro Paul è stata eccezionale e dietro nascondeva un piano di gioco preciso, volto a mettere in guardia non solo il suo avversario, ma anche quelli futuri. “È quello che avevo ben chiaro fin dall’inizio: cercare di provarci, non avere paura di sbagliare, giocare con serenità, senza alcun tipo di preoccupazione. In fondo, è su questo che costruiamo: sul nostro miglior gioco, senza pensare ad altro che ad andare avanti, a tirare buoni colpi. Questo tipo di partite fa anche capire agli altri il livello che posso raggiungere. Se gli altri vogliono battermi sanno che dovranno giocare al 100%”.
Ma più si va avanti nel torneo, più il livello si alza e il prossimo avversario, Lorenzo Musetti – già sconfitto in finale a Monte Carlo e in semifinale a Roma – non è di certo uno tra quelli semplici da affrontare. “Beh, Musetti alla fine è il numero 7 al mondo, ora il numero 6. Al momento, si è unito a un gruppo selezionato di giocatori che hanno raggiunto almeno le semifinali dei principali tornei sulla terra battuta. Fino ad ora pochi sono riusciti a farlo. Questo la dice lunga sul suo livello di gioco, sulla sua sicurezza. Ho visto le sue partite e la verità è che il suo livello è altissimo. Non è affatto semplice come partita. Devo dimostrare lo stesso livello se voglio avere delle opportunità. Cercherò di godermela, ovviamente sarà una battaglia molto bella”.
Come saranno da leccarsi i baffi anche i due quarti di finale della parte alta del tabellone, che sicuramente Carlos, da grande appassionato qual è, si gusterà in una delle sue due giornate di riposo prima della sua semifinale. “Adoro il tennis. Sono un grande appassionato. Lo adoro perché ci sono sempre partite incredibili. Quando finisco le mie, soprattutto all’inizio dei tornei, mi piace sempre sedermi e guardare il tennis. Nel mio giorno libero, so che ci sono partite incredibili. Jannik è uno di quei giocatori che amo guardare giocare. Alla fine, questo mi aiuta anche a studiare un po’ i miei avversari. Se devo giocare contro di loro nello stesso torneo, vedrò come hanno giocato, o anche in vista del futuro mi piace analizzarli e osservarli. Ovviamente, Jannik a seconda del livello a cui sta giocando e di come sta vincendo mi ispira anche un po’ a dare il massimo in partita e a cercare di risparmiare più energie possibili”.
Ma oltre al numero uno, che sfiderà Alexander Bublik, c’è un altro incontro da popcorn: il quarto di finale di cartello tra Sascha Zverev e Novak Djokovic. “Quella parte del tabellone è molto, molto dura. Quei quarti di finale: Zverev-Djokovic credo sia la partita che la gente potrebbe mettere in risalto domani. Stanno giocando un ottimo tennis. Ho visto anche le loro partite: quelle di Zverev, Djokovic e anche Bublik, e stanno giocando un ottimo tennis. Domani sarà una bellissima giornata di tennis e ci godremo davvero le partite. Penso che valga la pena rilassarsi e godersela”.