Prosegue il cammino, finora trionfale, di Jacopo Vasamì al Roland Garros junior. Accreditato della seconda testa di serie, il romano non sta deludendo le aspettative, e ha trovato una prestazione di livello contro l’ucraino Nikita Bilozertsev, battuto in rimonta 3-6 6-0 6-1 per staccare il biglietto per i quarti di finale. 12 game degli ultimi 13 vinti, un tennis fluido e un dritto che già assume le sembianze di una sentenza quando arriva. E i segni, soprattutto di una grande solidità mentale, sono evidenti.
Anche perché, con i grandi risultati di Musetti e Sinner, è un ottimo momento per giocare a tennis in Italia: “Sicuramente sei più sereno, anche perché riuscire ad emergere quando hai due top 10 e vari primi 50, e non sei l’unico, ti dà una motivazione. Quindi è una motivazione che abbiamo noi giovani italiani a voler far parte di questo bellissimo gruppo“.
“Con lui avevo giocato in semifinale al Bonfiglio“, spiega Jacopo parlando della partita, “quindi sapevo che sarebbe stata una partita tosta. Me l’ero preparata bene, ma lui nel primo ha mostrato un ottimo livello. Sono stato bravo perché ero 1-5 e ho sfruttato quei game sia per provare a riacciuffarla, ma soprattutto per cambiare qualcosa. Se proprio devo dirlo ho vinto sugli ultimi game del primo set, lì ho cambiato gioco. Poi è difficile riacciuffare un 5-1 sotto, però lì sono riuscito a portarmi la scia positiva dei giochi anche per il resto dei set. Mi sono detto ‘negli ultimi 3 game del primo non ha toccato palla, ma era difficile recuperare, ora continua così che ce l’hai in mano’. Sono orgoglioso di come l’ho gestita mentalmente“.
Anche perché, oltre al gioco, a complicare le cose ci si è messa anche la pioggia. Che ha interrotto la partita proprio quando Vasamì ne stava prendendo controllo: “Ci siamo fermati a fine secondo set, quando stavo giocando molto bene e lui era sottotono, quindi la pausa ha aiutato più lui che me. Sono stato bravo però, dopo buoni 20 minuti di stop, a rientrare molto carico e attivo, a usare tanto la voce e non farmi deconcentrare da questo stop, e ho continuato sulla scia positiva della fine del primo e tutto il secondo“.
Atteggiamento positivo, ottima gestione per Vasamì. Che è seguito nel suo percorso da tanti grandi professionisti, anche qui al Roland Garros: “Qua a Parigi sono con il mio maestro Fabrizio Zeppieri, e poi c’è tutto lo staff della Federazione. Giancarlo Palumbo, responsabile del settore under 18, Filippo Volandri, e anche il preparatore atletico della Federazione Niccolò Chiapperini, che ci segue nei tornei e con cui ho un grandissimo rapporto“. Rapporto che c’è chiaramente anche con altri giocatori italiani, visto che Vasamì andrà anche a vedere Sinner-Bublik: “Sì, sicuramente se giocano di pomeriggio vedrò la partita. Mangerò, farò un po’ di recupero, analisi della partita, e poi ci andremo a vedere un po’ Jannik“.