Era stata una partita che fin da subito aveva lasciato qualche sensazione di amaro in bocca il quarto di finale tra Alcaraz e Paul. Per un risultato in troppo netto, con un solo game conquistato dall’americano nei primi due set. Ed era abbastanza sorprendente, visto il gran torneo giocato fino alla sconfitta. Sembrava in effetti che Tommy trascinasse un po’ la gamba. E nel post gara ha approfondito il problema.
“Mi sono sentito meglio, sapete?”, richiama l’americano, che già nel corso del torneo aveva in realtà avuto problemi, sia alla gamba che alla zona addominale, “ovviamente sono entrato in campo per vincere il match. Però sin da subito si capiva che non mi stessi muovendo bene“. In effetti i segnali erano abbastanza chiari per Paul, che nel terzo ha ritrovato un minimo di condizione e, grazie anche a qualche regalo di Alcaraz, è riuscito a resistere un po’di più.
Nei primi due lo spagnolo era però davvero stato ingiocabile. Una prestazione che, unita ai problemi di Tommy, dà una spiegazione chiara e netta dell’andamento dei parziali. Un peccato per l’americano, che in ogni caso sarà n.8 al mondo dal prossimo lunedì, non potersi giocare tutte le sue carte nel miglior modo possibile. Rimane però molto sportivo, senza cercare alibi: “Carlos ha giocato un ottimo tennis. Ha risposto molto bene. Mi ha tenuto sempre lontano e giocava davvero veloce. Anche ai cambi di campo, sembrava si alzasse 20 secondi prima. Gli ho detto di rallentare“. Nel terzo, quando era troppo tardi, lo ha effettivamente fatto.