Daniel Evans, nel corso della sua carriera, ne ha passate di tutti i colori e, senza ombra di dubbio, è uno dei personaggi più affascinanti ed allo stesso tempo controversi del circuito ATP. Da piccolo non è mai stato il più forte, ha sempre dovuto lavorare più degli altri per far sentire la propria voce, ma alla fine, in un modo o nell’altro, è riuscito ad imporsi nel tennis che conta. Il primo vero acuto con la racchetta in mano, però, arriva solo nel 2015 con la conquista della Coppa Davis con la sua Gran Bretagna, pur venendo schierato solamente in semifinale contro l’Australia e perdendo entrambi i match.
Il primo grande errore di Daniel Evans
Un paio di anni più tardi, però, commette uno dei due grandi errori del suo percorso professionale. In un momento in cui non sta giocando, assume infatti della cocaina, riponendo poi il quantitativo non usato in una borsa a contatto con alcuni farmaci. Risultato? Contaminazione e squalifica di un anno comminata ad ottobre con retrodatazione ad aprile, mese in cui era stato effettuato il controllo. In questa sede, in ogni caso, non vogliamo parlare di questo, bensì del tentativo di rinascita culminato con il successo su Frances Tiafoe all’esordio all’HSBC Championships 2025, meglio noto come Queen’s.
Sì, perché grazie al prezioso successo in 7-5 6-2 sul nativo di Hyattsville, Daniel Evans è tornato a battere un top 20 in carriera a quasi due anni di distanza dall’ultimo (Alex de Minaur in Coppa Davis a settembre 2023). Una vittoria che arriva dopo un periodo molto buio della sua carriera, in cui ha dovuto giocare parecchi Challenger per ricostruirsi una classifica, che lo aveva visto salire al n° 21 proprio nel 2023 e poi precipitare oltre la 200^ posizione a metà 2024. L’aspetto più curioso di tutta questa storia è comunque rappresentato dalla figura di Andy Murray.
Il secondo ‘errore’ di Daniel Evans
Per capire di cosa stiamo parlando dobbiamo tornare indietro di qualche mese, tra luglio ed agosto 2024, quando vanno in scena le Olimpiadi di Parigi 2024. Daniel Evans si trova di fronte ad un bivio: da una parte la difesa del titolo a Washington, dall’altra la rassegna iridata dove sa di non poter fare strada in singolare, ma gli darebbe la possibilità di affiancare Andy Murray, al canto del cigno. Ad un amico, e ad un ‘Sir’, non si può dire di no – non come ha fatto Emma Raducanu, che avrà avuto anche le sue buone ragioni – e così il nativo di Birmingham crolla nel ranking per aver messo al primo posto il legame con una persona speciale.
Quello stesso amico che, quasi inconsciamente, qualche mese più tardi, gli regalerà una gioia sportiva tra le migliori degli ultimi tempi, proprio per il periodo che sta vivendo. Il ribattezzato ‘Dan’, si trova infatti ad essere scelto come il primo tennista a calcare il prato della Andy Murray Arena, almeno nel torneo maschile. E proprio lì riesce a ritrovare, quasi improvvisamente, il suo tennis, mettendo a referto una vittoria convincente e sorprendente contro Frances Tiafoe. Lui stesso ha però ammesso di non averci nemmeno fatto caso in un’intervista riportata da ‘NorthWalesChronichle’: “Non ci ho pensato molto quando sono stato mandato in campo per primo, ma poi qualcuno lo ha detto che avevo giocato con lui (Andy Murray, n.d.r.) nel suo ultimo incontro e poi ho disputato il primo match qui nel torneo maschile. È stato davvero bello farlo“.
Daniel Evans: “Credevo di avere ancora quel tennis in me”
Poi un bel passaggio sul livello del proprio tennis: “Credevo ancora di avere quel tennis dentro di me e credevo ancora di poter fare bene tra i primi 100. Ma crederci e vedere che le cose si realizzano è tutta un’altra storia. Ogni mattina mi sveglio per questo, per andare ad allenarmi e giocare. Sai, certi giorni pensi ‘Sei un illuso, sei un pazzo’ e ti chiedi sei potrai ancora tornare a quel livello. Oggi credo di aver dimostrato di avere ancora un po’ di forza“.
Infine la chiosa sulla possibile partecipazione a Wimbledon 2025 con una wildcard: “Credo che nessun giocatore più giovane abbia ottenuto grandi risultati per escludermi dalle wilcard. Quindi penso di avere una buona possibilità. È un torneo fantastico e potrebbero puntare sui giovani, il che è perfettamente normale. Se non lo faranno, allora avrò una possibilità”.