Sono passate quasi due settimane, ma il mondo del tennis – appassionati e addetti ai lavori – ha ancora negli occhi l’incredibile finale del Roland Garros. Quelle 5 ore e 29 minuti sono state un grande spot per questa disciplina, con due fuoriclasse come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner a guidare il movimento. Da sei Slam a questa parte, questi giocatori si stanno spartendo i Major, senza che nessuno dei colleghi riesca a spezzare l’egemonia dualistica. E tra poco meno di due settimane il calendario ha in programma Wimbledon. Perché di tempo da perdere non ce n’è e, ripulite le scarpe dalla terra rossa, è già il momento di pensare alla stagione sull’erba. E chissà che non siano proprio i prati del Country Club lo scenario ideale per bissare l’iconicità della finale dello Slam parigino. Darren Cahill, in un’intervista a Andy Roddick, ha dichiarato che Jannik Sinner ha già voltato pagina, anche se non ha ovviamente dimenticato la sconfitta maturata con tre match point sfumati.
E anche i colleghi hanno ancora ben presente il livello tenuto dai primi due giocatori al mondo durante quel match infinito. Interpellati da Tennis TV, non hanno potuto nascondere l’entusiasmo ancora palpabile per ciò che hanno visto.
“Penso che abbiano dimostrato di giocare un tennis speciale. Credo che tutti i giocatori li ringrazino per aver portato il tennis a quel livello” dice Jack Draper. “Pure il pubblico è stato catturato, non solo le persone che sono avvezze al tennis, ma anche chi è nuovo. Ed è ciò che hanno fatto Rafa, Roger, Andy e Novak negli anni“.
Al numero 6 del mondo fa eco Holger Rune: “La prima cosa che ho pensato quando ho visto quel match è che quando il tennis è giocato a quel livello, con quella forma fisica, non esista nessuno sport che sia migliore e neanche disciplina più dura. È stato dimostrato quanto il tennis sia progredito e come gli alti livelli siano fuori dal mondo e questo mi dà tanta motivazione“.
Della medesima spinta a migliorarsi parla anche Alex De Minaur: “È stata una finale folle dall’inizio alla fine, super fisica. È stato un gran bel giorno per il tennis. Il loro livello ti dimostra cosa devi raggiungere se vuoi ambire a competere con i migliori tennisti al mondo e per i titoli più prestigiosi“.
“Stanno dimostrando a più riprese di essere a un livello superiore. Ed è una motivazione in più per tutti noi” si aggiunge al coro Taylor Fritz.
“Stavo facendo il brunch, con qualche drink e ho pensato di dover mettere giù il bicchiere” se la ride Frances Tiafoe. “È stata così di ispirazione, perché è esattamente lì che tutti vorremmo essere, a giocare finali Slam contro quei due”
“Ho visto la finale ed è stata straordinaria. Ciò che questi due stanno facendo è un bene per il tennis e spero di poter giocare contro di loro in futuro“. Questa è la speranza dell’astro nascente Joao Fonseca, che in molti prospettano come un possibile prossimo rivale diretto di Sinner e Alcaraz.
A chiudere, un mai banale Alexander Bublik: “Sono semplicemente di un’altra dimensione. È incredibile da vedere ed è bello essere in qualche modo presenti. Io ho già giocato contro Jannik per sei volte ormai, anche se non ho mai affrontato Carlos, ma sono sicuro che ci incontreremo. Ero un po’ dispiaciuto di non aver mai sfidato Roger o Rafa, ma magari abbiamo altre due leggende“. Il giocatore kazako , che ha dimostrato di interpretare il tennis a modo suo, è felice di poter essere testimone diretto dell’ascesa di Jannik e Carlos: “Auguro loro tanto successo e ogni Slam che guardo spero possa vincere uno dei due così da accorciare il divario con i più grandi della storia. Essere parte di questa nuova era è emozionante“.