Sono tanti i temi affrontati da Jannik Sinner nella conferenza stampa pre Wimbledon 2025. Dopo la batosta accusata in finale del Roland Garros con tre championship point vanificati, l’altoatesino è tornato in campo ad Halle dove ha vinto contro Yannick Hanfamm e perso con Alexander Bublik.
La domanda che tutti si aspettavano è naturalmente quella relativa alla separazione dal team da parte di Marco Panichi ed Ulises Badio: “Non è successo nulla di grave, anzi, credo che abbiamo fatto un grandissimo lavoro per tre mesi. A volte le cose succedono, come in tutte le altre cose, il timing ovviamente non è dei migliori, ma nell’altro senso avendo fatto tanto lavoro prima non influirà in questo grande Slam. Mi sento bene fisicamente e mentalmente, non vedo l’ora di scendere in campo a Londra, un torneo speciale e importante per me, mi sto allenando bene. Sostituti? Ancora non ci abbiamo pensato, non è il momento di pensare ad altre opzioni. Ce ne sono tanti, quello sicuramente, però non è il momento adatto per pensare a questo“
A proposito di cambiamenti, è stato chiesto a Sinner cosa cercasse nello specifico: “Cerco persone adatte anche al resto del team, che ci sia comunicazione e che il gruppo funzioni. D’altra parte anche l’onestà e ovviamente di fidarmi di loro. Prendo sempre l’esempio di mio papà in cucina, è la stessa cosa, se un cuoco non è lì a fare le cose per bene o magari non si sente benissimo con quella persona diventa molto più difficile. Ripeto, non è il momento giusto di pensare a questo”
Jannik ha smentito che l’addio sia stato frutto della gestione dell’armonia con il resto dello staff: “Non è questo il motivo. È una parte importante perché restiamo tanto tempo insieme, è una delle parti importanti ma non l’unica. In ogni caso non è questo il motivo. Ora non sto cercando niente, ho altre cose a cui pensare a Londra“.
A proposito del ritorno a Wimbledon: “È bello essere di nuovo qui dopo un anno. Sono molto felice, ho delle buone sensazioni, anche se è un po’ diverso rispetto all’anno scorso, quando arrivavo con la vittoria a Halle, ma va bene così. Ho avuto un po’ di tempo libero prima di venire qui, ci stiamo allenando molto bene, le giornate sono lunghe quindi mi sento pronto a competere di nuovo”
La domanda sullo staff è stata fatta anche dai media esteri: “No, non è successo nulla di grave. Ci siamo separati da poco, ma non mi sta influenzando. Mi sento pronto a competere, io e il mio team siamo pronti a dare il massimo. Sono qui per giocare un buon tennis e penso che questo sia il mio obiettivo principale, il motivo per cui sono qui. Abbiamo ottenuto risultati incredibili in passato con loro quindi ovviamente un enorme grazie a entrambi. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma ho deciso di prendere una strada diversa. Sarà interessante vedere cosa riuscirò a fare qui a Londra”.
Sulle motivazioni della scelta: “Come ho detto, non c’è una cosa specifica, non è successo nulla di strano o clamoroso, questo è sicuro. Come ho detto, abbiamo fatto un grande lavoro. Per me la finale al Roland Garros è stato un risultato straordinario. In questo sport possono succedere delle cose, non c’è nulla di incredibile, perché a volte un giocatore sente qualcosa di diverso e questo è stato il mio caso. Io sono qui per giocare a tennis. Sono qui per dimostrare che posso esprimere un buon tennis anche sull’erba“.
Sinner ha parlato anche del doppio misto agli US Open con Emma Navarro: “È stato davvero inaspettato, ad essere onesto – spiega ridendo -. L’ho conosciuta solo ieri per la prima volta, non avevamo mai parlato, mai scritto un messaggio, è una storia divertente. Diciamo che è stato un po’ il torneo a volerci far giocare insieme perché alcune coppie erano già formate. La scelta non era ampia, ma sono molto felice di giocare con Emma. Le ho già detto di non arrabbiarsi con me per le mie “ottime” volée. Nel doppio faccio un po’ fatica. Vediamo come va, sono molto entusiasta, è qualcosa di nuovo e penso sia anche molto interessante per i fan vedere qualcosa di diverso. I migliori singolaristi che giocano il doppio è sempre qualcosa di divertente da guardare“.
Jannik ha ribadito: “Sì, diciamo che è stato il torneo a metterci insieme. Spero di conoscerla almeno prima della prima volta che entriamo in campo”.
Ci sono state domande anche extra-campo, come quella sul canzone con Andrea Bocelli: “Ci è voluto un po’ di tempo per realizzarla, ho sentito che soprattutto in questi tre mesi in cui non potevo giocare era il momento giusto per fare anche il video insieme e tutto il resto. È stata la prima volta che l’ho conosciuto di persona, è stato davvero, davvero bello. Ovviamente è un artista incredibile. Far parte di questo progetto per me è stato straordinario, abbiamo cercato di capire come organizzare tutto. È stato un lavoro lungo, penso che siamo tutti molto contenti di come è venuto fuori, del risultato finale. È qualcosa di completamente diverso, non avrei mai pensato di ritrovarmi coinvolto in cose del genere in futuro, ma in realtà è stato davvero bello. Complimenti anche al suo team e a lui per aver reso possibile tutto questo. Mi sento molto onorato“.
Ovviamente si è parlato del fatto che la finale del Roland Garros possa influire mentalmente anche a Wimbledon: “Onestamente, mi sento pronto a giocare, ci stiamo allenando molto bene, quello che è successo in passato è già passato. Mi sento bene soprattutto mentalmente, in un ottimo momento. Halle è stato un po’ diverso perché non avevo avuto tanto tempo per “staccare”. Ora è tutto alle spalle e vedo anche le reazioni degli altri giocatori e delle persone: dicono che il livello è stato davvero alto. Mi sento semplicemente privilegiato ad essere in questa posizione. Come ho detto, stiamo lavorando molto duramente. Sento che sto giocando un tennis davvero ottimo sull’erba. Spero di riuscire a mostrarlo anche in partita. Non vedo l’ora di scendere in campo, competere e godermi il tempo sui campi”.
Altra domanda extra-tennis, stavolta sulla collaborazione con Gucci: “Io e Gucci lavoriamo insieme già da un bel po’ ormai. Sono fortunato a far parte di questo progetto anche perché sono italiano e Gucci è un marchio italiano. Collaborare con loro è molto bello, ogni volta che partecipo a una sfilata o a un evento simile imparo cose nuove. Osservo sempre, mi piace chiedere perché usano certi colori e si capisce come ragionano nel mondo della moda. Quindi sì, non sono il tipo che si presenta vestito per farsi notare, perché non è nel mio carattere. Però, dall’altro lato, è interessante capire come funziona tutto questo mondo. È un bel settore, sono anche molto felice di aver conosciuto la “famiglia” di Gucci. Sono persone molto gentili. Per me è importante avere un buon rapporto con loro“.
Domanda interessante sulla cosa più difficile da affrontare sull’erba: “Il movimento, sicuramente, è la parte più importante per noi tennisti. Se uno si muove bene, significa che è un buon giocatore, è così che vedo il tennis dall’esterno. Devi coprire di più certe zone del campo, improvvisare un po’ di più in altre situazioni. Sull’erba si vedono stili di gioco molto diversi”