Si tirano le somme e si aggiornano le statistiche dopo che l’atto conclusivo di Wimbledon si è consegnato agli archivi del torneo; scopriamo così che dall’inizio del 1990, stagione inaugurale del nuovo ATP Tour, Jannik Sinner è il quinto numero uno della classifica ad aver superato il muro dei 12000 punti. Il nuovo campione di Wimbledon ha nel nuovo ranking del lunedì successivo alla fine della manifestazione ben 12030 punti: dopo la scorsa edizione dei Championships ha assommato un simile ammontare con le vittorie di Cincinnati, New York, Shanghai, Torino (ATP Finals), Melbourne e appunto Wimbledon.
Jannik ha poi perso in finale a Pechino, Roma e Parigi (sempre da Alcaraz), nei quarti in Canada (Rublev) e negli ottavi a Halle (Bublik); come ben sappiamo il periodo di lontananza dai campi da gioco per la vicenda-doping gli ha impedito di giocare il Sunshine Double, dove avrebbe dovuto difendere una vittoria e una sconfitta in semifinale.
I quattro campioni prima di lui non sono altri che Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray. L’asso altoatesino raggiunge inoltre la settimana numero 58 di permanenza al vertice e nella speciale classifica dei giocatori con più settimane al comando affianca in dodicesima posizione l’americano Jim Courier, che si insediò per la prima volta sul trono nel febbraio del 1992; il campione posizionato più immediatamente avanti di lui è ora Stefan Edberg, che sulla vetta della classifica stette per 72 settimane. Guardando ancora più avanti abbiamo l’australiano Lleyton Hewitt, al timone per 80 edizioni settimanali del ranking.
Tra due traguardi che, in particolar modo il primo, sottolineano ulteriormente la cifra delle imprese del nostro campione, citiamo anche una curiosità: Sinner è il secondo vincitore Slam che si giova di un ritiro durante un match che lo vede in ritardo nel punteggio: prima dell’abbandono di Grigor Dimitrov in vantaggio negli ottavi per 6-3 7-5 2-2 ricordiamo la vittoria di Pete Sampras nei quarti di Wimbledon 1999 per getto della spugna di Mark Philippoussis, che guidava nello score per 6-4 1-2. Pistol Pete superò poi Andre Agassi nell’atto conclusivo per 6-3 6-4 7-5.