La storia di Gabriel Diallo, 23enne canadese di Montreal, è quella di un giocatore che si è dovuto guadagnare tutto con fatica e perseveranza. Nessuno gli ha regalato nulla. Il prossimo avversario di Matteo Gigante a Toronto non ha avuto le stigmate del predestinato come i suoi connazionali Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov, rispettivamente numero 28 e 29, i due canadesi meglio piazzati nella classifica ATP.
Diallo è attualmente a meno di dieci posizioni di distanza, ma in netta ascesa. Il 23enne ha recentemente vinto il suo primo titolo ATP Tour a ‘s-Hertogenbosch. “Sta andando bene. Ovviamente il ranking sta salendo, quindi sono molto felice. Ma non solo per quello, anche per il livello in generale,” ha detto Diallo ad atptour.com. “La costanza e i miglioramenti sono stati molto evidenti, quindi io e il mio team siamo molto contenti. Spero di continuare su questa strada.”
Lo scorso luglio, il canadese è stato eliminato al primo turno a Newport in due set. All’epoca occupava il 165esimo posto nella classifica ATP e stava ancora cercando la svolta; tanto che dopo l’eliminazione è rimasto sui campi in cemento dell’International Tennis Hall of Fame per continuare ad allenarsi con il suo allenatore.
Oggi Diallo è numero 36 del mondo ed è uno dei giocatori più pericolosi al torneo di casa, l’ATP Masters 1000 National Bank Open. Lo scorso anno gli fu concessa una wild card per entrare nel tabellone principale a Montréal, oggi invece è la 27esima testa di serie a Toronto.
“Penso che l’approccio sarà un po’ diverso rispetto agli anni precedenti. Dovrò prepararmi in modo un po’ diverso,” ha detto Diallo a ATPTour.com. “Negli ultimi due anni arrivavo come wild card o come outsider, con poco da perdere. Ora, ovviamente, è diverso. Sono tra le teste di serie, dovrò prepararmi bene. Dovrò lottare al massimo. Non vedo l’ora.”
Il 2025 di Diallo è stato come una grande corsa a tappe: ha scelto i palcoscenici più importanti per far parlare di sé. A Madrid ha raggiunto i quarti di finale partendo dalle qualificazioni, mentre a Wimbledon ha portato il semifinalista Taylor Fritz al quinto set nel loro match di secondo turno.
“Ci sono stati momenti quest’anno in cui ho sentito che le cose stavano andando nella direzione giusta. Sicuramente Madrid è stata una buona settimana,” ha detto Diallo. “Anche il torneo a ‘s-Hertogenbosch e persino alcune sconfitte, come quella contro Taylor a Wimbledon, mi hanno dato buone sensazioni. Difficile individuare un solo momento, ma c’è stata una crescita costante e una serie di buone partite che ho saputo mettere insieme.”
Rispetto ai più blasonati Auger-Aliassime e Shapovalov, Diallo non è passato subito al professionismo dopo la carriera juniores. Ha preferito invece non bruciare le tappe frequentando l’Università del Kentucky, diventando un All-American prima di passare al professionismo nella primavera dell’ultimo anno. La pressione vissuta in ambito universitario lo ha preparato ad affrontare le insidie del circuito professionistico.
“Si tratta di gestire la pressione e le aspettative. Non avevo mai sentito tanta pressione e aspettative dai tempi del college,” ha detto Diallo. “Lì era al massimo livello possibile. La pressione dei compagni, degli allenatori, della scuola: dovevi performare. Sembrava quasi una questione di vita o di morte.
“Magari è un po’ eccessivo, ma credo che mi abbia davvero aiutato nella transizione al professionismo, e posso imparare molto da quelle esperienze.”
Secondo uno dei suoi ex compagni di squadra, Liam Draxl, Diallo è un potente destrorso alto 2,03 metri, che ha nel suo carattere uno dei punti di forza. “È alto e forse può sembrare intimidatorio in campo, ma è un gigante gentile,” ha detto Draxl. “È davvero un ragazzo simpatico e umile. Si ride sempre tanto con Gab, è una gran bella persona, è questo che direi. È molto più dolce di quanto sembri.”
Sulla loro scia c’è Nicolas Arseneault, canadese di 18 anni che ha raggiunto il secondo turno a Toronto. Il giovane ha scelto di seguire le orme di Diallo frequentando proprio l’Università del Kentucky. “Ho visto questi canadesi fare così bene, e mi sono detto: lì stanno facendo qualcosa di giusto,” ha detto Arseneault. “Quindi ho deciso di iscrivermi.”
Diallo ha fatto tanta strada in un anno, e continua a prepararsi non solo per migliorarsi tecnicamente , ma anche sull’aspetto mentale. “Penso sia un lavoro soprattutto mentale, il fatto di esporsi a certe situazioni. Ritrovarsi in un ambiente dove sei testa di serie e tutti vogliono batterti,” ha detto il canadese. “Sarà un processo, molto probabilmente. E sì, sarà un approccio un po’ diverso. Ma alla fine, è una cosa positiva, perché significa che stai andando nella direzione giusta.”