Prosegue la crisi senza fine di Stefanos Tsitsipas, uscito di scena di nuovo al primo turno di un torneo. Questa volta lo scenario è il prestigioso National Bank Open 2025 presented by Rogers di Toronto e per l’occasione l’avversario è stato il tutt’altro che irresistibile Christopher O’Connell. Ha provato a separarsi da papà Apostolos per tentare di staccarsi da quel filo paterno che spesso lo teneva troppo ancorato al suo passato, ma non ha funzionato. Poi ha individuato in Goran Ivanisevic l’uomo che lo avrebbe potuto salvare dalla mediocrità di questi ultimi mesi, ma le ‘maniere forti’ del croato si sono rivelate troppo esagerate per l’ateniese. Risultato? Separazione più o meno burrascosa con tutte le interviste del caso e ritorno alla ‘conduzione familiare’.
È vero, serve tempo per i cambiamenti, ma questo 2025 di Stefanos Tsitsipas ha dato sin troppi segnali per non accendere il campanello d’allarme. 19 successi e un titolo, che rendono la stagione meno amara di quello che sarebbe stata, a cui si aggiungono però 14 sconfitte, troppe per chi ambiva a rimanere in modo permanente in top 10 e che, probabilmente, conservava speranze di vincere uno Slam fino a qualche anno fa. E sono proprio queste che impongono una necessaria riflessione, perché spesso sono giunte contro avversari di livello decisamente molto più basso del suo.
Stefanos Tsitsipas, le sconfitte più sorprendenti del 2025
La sua stagione si apre in realtà nel 2024, con i primi match di United Cup, in cui perde contro Alexander Shevchenko (n° 78). Pochi giorni più tardi e, senza alcun torneo in preparazione, scende in campo all’Australian Open 2025, dove saluta la compagnia al primo turno contro Alex Michelsen (n° 42). Stop di un mese ed è la volta di Rotterdam, dove si arena ai quarti contro il nostro Mattia Bellucci (n° 92), prima di uscire di scena a Doha, al debutto, contro Hamad Medjedovic (n° 73). A quel punto, quasi a sorpresa, con la tanto esaltata nuova racchetta tra le mani, vince il titolo a Dubai superando in finale Felix Auger-Aliassime. E poi eliminazioni ad Indian Wells e Miami per mano di Holger Rune (ottavi) e Sebastian Korda (sedicesimi).
Arriva poi una fase della stagione in cui i due nemici peggiori diventano Lorenzo Musetti ed Arthur Fils. Il carrarino, infatti, lo estromette ai quarti di finale a Montecarlo e al secondo turno a Madrid, mentre il transalpino lo batte a Barcellona e a Roma. Da quel momento in poi arrivano quattro cadute decisamente sorprendenti, che spiegano benissimo la crisi in cui è incappato il greco. Al Roland Garros 2025 è il nostro Matteo Gigante (n° 167) a chiudergli la porta in faccia, mentre tra Halle, Wimbledon 2025 e Toronto si permettono di fare l’upset Alex Michelsen (n° 33), Valentin Royer (n° 113) e Christopher O’Connell (n° 78).
Stefanos Tsitsipas, il confronto con gli anni precedenti
E negli anni precedenti come andò? Nel 2024, nei vari match persi, si arrese a Denis Shapovalov (n° 126), Thiago Monteiro (n° 118), Emil Ruusuvuori (n° 87), Kei Nishikori (n° 576) e Thanasi Kokkinakis (n° 86). Nel 2023 a sorprenderlo furono Alex Molcan (n° 113), Dominic Stricker (n° 128), Gael Monfils (n° 276) e Jordan Thompson (n° 87). Ancor prima nel 2022 Daniel Elahi Galan (n° 94), Borna Coric (n° 152), Jack Draper (n° 82), Roman Safiullin (n° 163). Questo se si considerano solo le ultime stagioni. A conti fatti, dunque, quella in corso è nettamente la peggiore annata, in termini di sconfitte sorprendenti, per Stefanos Tsitsipas. O arriva il clic, anche da un punto di vista mentale, oppure il rischio è quello di andare sempre peggio.