[6] M. Keys b. [11] K. Muchova 4-6 6-3 7-5

Era partita in sordina, la sfida vinta 4-6 6-3 7-5 in due ore e venti da Madison Keys su Karolina Muchova, rispettivamente numero 8 e 14 del mondo, tra la poca continuità da entrambi i lati della rete, soprattutto quello statunitense, e alcuni doppi falli parecchio inopportuni, in ogni caso mettendo in mostra i pezzi forti dei relativi repertori, vale a dire Muchova a tutto campo cercando soprattutto di muovere Keys per evitarne le micidiali accelerazioni, trovate a partire dal secondo parziale, anche propiziate dal passaggio a vuoto ceco, e alle quali Karolina è stata capace di reagire solo una volta ritrovatasi sotto all’inizio della frazione decisiva, quando è riuscita a procurarsi due match point in risposta sul 5-4 a dispetto di un livello ormai altissimo di Madison che ha continuato a colpire forte e pulito come nei giorni migliori e, scampato il pericolo, ha tirato (non solo il) dritto fino alla stretta di mano.
Primo set – Troppi errori di Keys, Muchova ne approfitta
(ha collaborato Christian Attanasio)
Inizio di match molto equilibrato con i primi due game che sono arrivati entrambi ai vantaggi, anche se in quello dove ha servito la ceca c’è stato un break point a favore della statunitense, salvo poi gettarlo alle ortiche. Chi invece ha sfrutta l’occasione è stata Muchova, ma il suo vantaggio dura poco: nonostante abbia consolidato il break con un servizio a zero (per un totale di 11 punti di fila), perde anch’ella il turno di battuta, con Madison che agguanta il 3-3.
Keys però torna a sbagliare: due doppi falli, altrettante volte non trova la giusta distanza dalla palla e ai vantaggi cede di nuovo la battuta. Muchova questa volta conserva il vantaggio fino alla fine, anche se la chiusura del set passa per una palla break, annullata con una prima a velocità ridotta che il rovescio statunitense ribatte a metà rete. 19 gratuiti per Madison con 8 vincenti, 6-11 il bilancio di Karolina.
Secondo set – Passaggio a vuoto di Muchova, Keys limita gli errori e la porta la terzo
Due buone risposte di Madison, due seconde di Karolina fuori bersaglio e la campionessa in carica dell’Australian Open va avanti 3-1. Muchova rimane in scia, ma Keys trova sempre meglio la palla e arriva a set point già in risposta sul 5-2, annullato da Muchova giocando con coraggio. Niente da fare però per lei, anche se i primi due punti del nono game erano quasi vinti (ma bravissima l’americana a farli suoi), e Madison pareggia i conti. 10 vincenti e 10 non forzati per Keys che ha messo in campo 25 prime su 28 vincendo il punto 19 volte.
Terzo set – Equilibrio, lotta, bel livello e finale emozionante
La classe 1995 dell’Illinois riparte subito avanti spaccando la palla in risposta, mentre la reazione della ventottenne ceca si ferma sulla risposta fuori misura alla seconda battuta sulla palla del controbreak. Il parziale non prende tuttavia una direzione precisa, perché Muchova si difende con umiltà, piazza un passante complicatissimo e agguanta il 2 pari, tenendo poi il successivo turno di battuta – e ai servizi si ancora il punteggio.
La tensione inizia a farsi sentire in dirittura d’arrivo, quando sul 4 pari 40-0 Karolina va piano con la mano sul dritto riaprendo il game, che fa suo solo alla quinta opportunità. Il rovescio in uscita dal servizio tradisce Keys (non la prima e neanche la seconda volta) che poi va fuori tempo sulla seconda battuta affossando la palla: match point Karolina. Maddy mette una prima tranquilla e se lo gioca in spinta con il dritto, vanificando le corse ceche. Altro match che se ne va sulla risposta fuori misura e 5 pari.
Forte del pericolo scampato, Keys fa la voce grossa in ribattuta guadagnando tre palle break consecutive: Muchova ne annulla due, ma sulla terza Madison fa un numero piazzando il bimane vincente in lungolinea – in corsa ormai fuori dal corridoio – e va a servire per chiudere. Non trema, colpisce forte e vola ai quarti in attesa di Iga Swiatek o Clara Tauson.

N. Osaka b. A. Sevastova 6-1 6-0

Il controllo è nulla senza potenza. O, per dirla con Ons Jabeur, “la potenza batte il tocco”: se l’avversario ti prende a pallate, si riduce troppo il tempo per organizzare giocate varie e intelligenti. Così è successo nel secondo match della sessione diurna del del Omnium Banque Nationale présenté par Rogers, dove Naomi Osaka ha regolato Anastasija Sevastova con lo swiateksco punteggio di 6-1 6-0 in 49 minuti.
È la sua seconda vittoria più veloce della carriera dopo quella su Ana Sofia Sánchez a Florianopolis, mentre è la prima volta da Pechino 2018 che non concede più di un game (6-1 6-0 a Danielle Collins).
La trentacinquenne lettone non è riuscita ad arginare la potenza di Osaka che le è salita subito sopra senza lasciarle spazi di manovra. Prosegue così la corsa di Naomi che ora si porta al numero 34 della classifica live, con buone possibilità di guadagnarsi una testa di serie allo US Open. Ai quarti troverà la vincente del match tra Amanda Anisimova e Elina Svitolina.