È tempo di ottavi di finale a Montreal. Nella scorsa edizione – giocata a Toronto – ha trionfato la statunitense Jessica Pegula, già uscita di scena a causa della rimonta inflitta dalla numero 386 del ranking, Anastasija Sevastova. Il programma odierno del Omnium Banque Nationale présenté par Rogers è stato inaugurato dalla sfida tra McCartney Kessler e Marta Kostyuk – rispettivamente numero 28 e 24 del seeding -, seguite da Rybakina-Yastremska. Due incontri tiratissimi, ed entrambi terminati al terzo set, hanno perfezionato il primo quarto di finale del WTA di Montreal. Saranno Rybakina e Kostyuk a contendersi un posto in semifinale.
[24] M. Kostyuk b. [28] M. Kessler 5-7 6-3 6-3
Inizio in salita per la statunitense, travolta da una Kostyuk con le idee chiarissime nei primi scorci di match. L’ucraina sembra destinata a chiudere il set in un battibaleno, ma l’incremento della performance di Kessler stizzisce la numero 24 del seeding, rimontata dal vantaggio di 4-1. Kostyuk non mantiene i nervi saldi, e l’avversaria coglie l’attimo per ribaltare del tutto la situazione, approfittando di un disastroso turno di battuta dell’ucraina, culminato con un doppio fallo. Una situazione apparentemente critica dal punto di vista emotivo per Kostyuk, breakkata anche nel primo gioco del secondo parziale, ma abile nel resettare e rimettersi in corsa. La crescita esponenziale dell’ucraina vede Kessler perdere metri, e questa volta, dopo essersi ritrovata – come nel set precedente – sul punteggio di 4-1, Kostyuk non si tira indietro, sigillando senza remore il secondo parziale. L’inerzia dell’incontro è oramai stravolta, e la numero 24 del main draw canadese detta il passo, sfondando più volte la barricata statunitense. Kessler riesce ad attutire l’aggressione avversaria per ben cinque volte nel terzo set, ma Kostyuk è un fiume in piena e mette le mani sul match.
[9] E. Rybakina b. [30] D. Yastremska 5-7 6-2 7-5
Dopo la vittoria in rimonta di Kostyuk ai danni di Kessler, tocca a Yastremska fare l’impresa con Elena Rybakina, ex numero tre del ranking. La prima ad aggredire l’avversaria è proprio la tennista kazaka, che si procura un break point nel corso del terzo gioco, sventato prontamente dalla nativa di Odessa. Yastremska fatica a contenere i poderosi dritti della vincitrice di Wimbledon ’22, ed è proprio lei a rompere per prima l’equilibrio del match. La kazaka detta il passo, ma non ha fatto i conti con la reazione poderosa della numero 30 del seeding, trasformatasi in pochi minuti in una versione tremendamente più efficiente. Yastremska ingabbia Rybakina riducendo gli errori, e il tabellone – dopo una manciata di minuti – recita lo score di 7-5 in favore dell’ucraina. Si ripropone, nel secondo parziale, una situazione pressoché simile a quella verificatasi nel secondo set. Rybakina parte ancora una volta bene, e Yastremska, d’altra parte, ne risente anche psicologicamente, commettendo un doppio fallo che consegna il break di vantaggio all’avversaria. L’ucraina scompare dai radar, e con uno schiacciante 6-2, Rybakina rimanda il verdetto al terzo e decisivo set.
Andamento di difficile interpretazione quello del set finale. Yastremska concede qualcosina col rovescio e Ryba guadagna margine, portandosi in vantaggio per 3-2, ma senza riuscire a confermare il break. Comincia così una lotta (finale) di nervi, terminata con la vittoria – di forza – di Elena Rybakina in tre set.