La favola di Victoria Mboko prende vita a Montreal, dove la diciottenne canadese, dinanzi al suo pubblico, ha battuto la numero due del mondo Gauff, collezionando la vittoria più importante della sua (giovanissima) carriera. La numero 85 del mondo – ancora per poco – si è calata nei panni della veterana, e ha spazzato via il prodigio statunitense in un’ora e due minuti, concedendole appena cinque game. Per la prima volta, Mboko giocherà un quarto di finale ‘1000’, e la prossima sfidante, Bouzas Maneiro, sembra essere alla portata della talentuosissima canadese, pronta a incantare, ancora una volta, il pubblico casalingo.
D. Ti rendi conto di quello che hai fatto stasera? Hai riflettuto bene sulla cosa?
Victoria Mboko: “Sì, non so ancora cosa dire. Sono rimasta piuttosto scioccata da tutto questo. È successo tutto così in fretta. C’era tantissima gente. Stasera mi sono lasciata andare un po’ di più, ma sono ancora un po’ su di giri. Sono felicissima e davvero soddisfatta di come sono andate le cose oggi e di essere passata al turno successivo”.
D. Avevi già vinto vinto il primo set contro lei a Roma. Ci hai pensato dopo il primo set? Ti è passato per la mente?
Victoria Mboko: “Sì, in realtà ci ho pensato molto durante la partita, soprattutto dopo aver vinto il primo set. Mi sono tornati in mente alcuni flashback di quando ho giocato contro di lei a Roma. Ricordo che quando l’ho affrontata in Europa, lei ha giocato ancora meglio e ha alzato un po’ il livello, e stavo pensando proprio a questo. Volevo migliorare ancora un po’ il mio gioco e assicurarmi di stare al passo con lei, volevo restarle vicina”.
D. Prima di strapparle il servizio nel game finale del secondo set, hai dovuto affrontare un difficile settimo game nel secondo set, quando avevi tre break point a tuo sfavore. Come hai gestito la situazione stasera?
Victoria Mboko: “Sì, beh, durante quel momento non ho sentito molta pressione, ad essere sincera. Volevo sentirmi ancora più rilassata del solito in quel tipo di situazione, perché ovviamente è una situazione difficile quando si subisce un break e lei era in vantaggio nel secondo set, ma volevo mantenere la calma il più possibile e non farmi prendere dal panico. Ho guardato il mio team, che mi ha tranquillizzato e confortato mentre ero in campo. Sì, mi ha aiutato a rimontare. Volevo solo rimanere il più solida possibile e giocare a tennis senza paura”.
D. Mi chiedevo se sei riuscita a mantenere la tua solita routine, la tua solita routine da torneo, con tutto quello che è successo a Montreal.
Victoria Mboko: “Sì, insomma, ho fatto esattamente la stessa cosa che faccio tutti gli altri giorni. Mi piace mantenere la stessa routine quando sono in un torneo. Credo di essere un po’ superstiziosa in questo senso, ma mi piace semplicemente mantenere tutto molto semplice. Mi piace fare esattamente la stessa cosa ogni giorno durante un torneo”.
D. Cosa pensi quando vedi che Coco sta commettendo molti errori, colpendo spesso la rete? Cosa ti passa per la mente quando vedi questo all’inizio della partita?
Victoria Mboko: “Beh, non mi viene in mente nulla di particolare perché, insomma, è così che funziona. Tutti commettono errori. Succede. Anch’io commetto errori. Quindi mi sono concentrata solo su me stessa e su quello che dovevo fare. Non mi sono concentrata molto su quello che stava facendo lei durante la partita, perché volevo solo giocare nel modo più solido possibile. Volevo solo fare quello che dovevo fare durante la partita e sperare per il meglio“.