[9] E. Rybakina b. [24] M. Kostyuk 6-1 2-1 rit.
La serata dell’Omnium Banque Nationale présente par Roger di Montreal, interamente dedicata ai quarti di finale della parte alta del tabellone, si è aperta con il successo di Elena Rybakina (26 anni, numero 12 del ranking WTA), che ha approfittato del ritiro, a causa di un infortunio al polso, di Marta Kostyuk (23 anni, numero 28 della classifica mondiale) festeggiando così la decima semifinale a livello 1000 della carriera: la tennista ucraina, apparsa dolorante fin dalle prime fasi di gioco, ha abbandonato definitivamente la contesa dopo 54 minuti di gioco sul punteggio di 6-1 2-1 in favore dell’avversaria. Kostyuk, in svantaggio per 4 a 1 nel corso del primo parziale e dopo una lunga discussione con la coach Sandra Zaniewska, aveva deciso di provare a proseguire il match ma, con il passare dei minuti, il dolore è evidentemente diventato insopportabile, costringendola oltretutto a modificare la dinamica del servizio: Rybakina, dopo aver dominato una partita che di fatto non è mai iniziata, nel primo game del secondo set ha annullato la prima ed unica palla break della serata, stroncando sul nascere ogni possibile tentativo di rimonta di Kostyuk che, infatti, un paio di game dopo, ha alzato definitivamente bandiera bianca.
La giocatrice kazaka, grazie a questa vittoria, è così diventata la quinta tennista dal 2019 (stagione nella quale debutto in questa tipologia di eventi) a raggiungere almeno dieci semifinali a livello 1000 dopo Swiatek, Sabalenka, Pegula e Gauff: Rybakina è inoltre la tennista più giovane ad avere raggiunto due semifinali consecutive a Montreal dai tempi di Caroline Wozniacki (2010 e 2012).
[WC] V. Mboko b. J. Bouzas Maneiro 6-4 6-2
Rybakina, nella semifinale di mercoledì 6 agosto, se la vedrà con la giovane wild card di casa Victoria Mboko (18 anni, numero 85 del ranking WTA), che, sull’onda dell’entusiasmo del successo sulla testa di serie numero 1 Gauff, ha superato la più classica delle prove del nove, battendo Jessica Bouzas Maneiro con il punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 17 minuti di gioco. Non è stata una serata perfetta e nemmeno esaltante, quella di Mboko, ma la sua prestazione va sottolineata proprio per questo motivo: la canadese, trascinata dal tifo del pubblico, ha gestito la tensione del match con grande personalità, mettendo in mostra ottime doti anche in fase difensiva. Bouzas Maneiro non è riuscita a contenere lo strapotere fisico dell’avversaria, faticando a trovare il tempo giusto per l’impatto in controbalzo e soffrendo in particolare con la seconda di servizio (4 punti vinti su 20 e 5 doppi falli). Mboko, dopo aver vinto un primo set contrassegnato dalle montagne russe delle palle break e dei lunghi game a vantaggi, nel secondo ha dovuto recuperare un break di ritardo (0 a 2), chiudendo la pratica in scioltezza con un parziale di 6 giochi consecutivi e di 18 punti a 5: la spagnola, dopo aver perso il quarto game (controbreak e 2 pari), è entrata in crisi a livello emotivo ed è stata travolta da un’avversaria in stato di grazia.
Mboko – che aveva iniziato la stagione in 333esima posizione – grazie a questo successo entrerà nella top 50 del ranking mondiale (51 vittorie e solamente 8 sconfitte nel 2025): è la prima canadese dell’era Open a raggiungere la semifinale nella versione di Montreal dell’Open del Canada e, in generale la seconda a farcela dal 1970 dopo Andreescu (a Toronto) nel 2019. Inoltre si tratta della quarta semifinalista più giovane (con i suoi 18 anni e 335 giorni) all’Open del Canada di questo millennio (dopo Bencic, Ivanovic e Serena Williams) e, ovviamente, della canadese più giovane a farcela nel corso dell’era Open. E ancora: è la terza wild card dell’era Open a raggiungere un risultato così prestigioso (dopo Seles e Halep, e ci riferiamo sempre al Canadian Open). Per la nuova stella del tennis mondiale si tratta della prima semifinale della carriera a livello di WTA 1000: ha così eguagliato il miglior risultato all’Open del Canada della sua coach, l’ex giocatrice francese Nathalie Tauziat, che raggiunse la semi in questo evento nel 1990, perdendola con Steffi Graf.