Giovedì 7 agosto si disputeranno le finali maschili e femminili del National Bank Open presented by Rogers, il 1000 canadese disputato rispettivamente al Sobeys Stadium di Toronto e all’IGA Stadium di Montreal. Due appuntamenti insoliti, che chiamano gli appassionati italiani a sintonizzarsi oltre la mezzanotte per assistere alla consegna dei penultimi titoli stagionali in palio prima dello US Open, in agenda dal 24 agosto al 7 settembre.
Così anche il Masters di Cincinnati – dove il numero 1 al mondo Jannik Sinner è chiamato a difendere il titolo conquistato la scorsa edizione contro Frances Tiafoe – alzerà il sipario in contemporanea con la chiusura dei giochi di Toronto e assegnerà il trofeo nella finale insolitamente prevista di lunedì (18 agosto). Insomma, una programmazione inedita, con due eventi a coprire dodici giorni degli stipatissimi calendari ATP e WTA, che dal 2023 devono fare i conti con i sette ‘1000’ da due settimane (per cui cresce il malumore diffuso tra i tennisti) e tabelloni da 96 giocatori, formato che negli Stati Uniti verrà con ogni probabilità mantenuto anche nell’anno dei Giochi di Los Angeles. Nel 2025, l’Open del Canada si è infatti disputato due settimane dopo Wimbledon, rispetto alle tre della stagione precedente e alle quattro delle annate tradizionali e meno affollate.
Ranking “drogati”: cosa sta succedendo
In questa seconda parte di stagione sul cemento, l’agenda del 2025 non può far altro che scombinare i piani della domenica tennistica, calendarizzando inoltre i match nella fascia serale dei giorni lavorativi per consentire al pubblico locale di accomodarsi sugli spalti. Ma cosa succede alle classifiche? Basta un colpo d’occhio alle graduatorie ATP e WTA per intuire che qualcosa non torna. Perché, ad esempio, il campione in carica del Canada Open Alexei Popyrin, uscito sconfitto dai quarti di finale contro Alexander Zverev, è prossimo a entrare nella top 20 per poi perdere i mille punti dello scorso anno e precipitare in graduatoria?
Nei giorni di Toronto e Montreal prima e di Cincinnati alcuni giocatori ‘beneficeranno’ di una overdose di punti ATP, che complica non poco la comprensione dell’effettivo andamento in classifica. Nel 2024 infatti, la finale di Montreal si è conclusa il 12 agosto, mentre l’edizione in corso terminerà appunto il 7, giorno in cui verranno aggiornati i ranking. Per questa ragione, i punti conquistati lo scorso anno non sono ancora scaduti (e non scadranno, almeno a livello ATP). Lunedì 18, quando al Lindner Family Tennis Center potrebbe disputarsi la quattordicesima edizione dello scontro Sinner-Alcaraz, i tennisti ATP scarteranno contemporaneamente sia i punti di Montreal che quelli di Cincinnati conquistati nel 2024.
Le risposte di ATP e WTA a Ubitennis
Per non strapparci i capelli ed evitare di presentarci a Flushing Meadows completamente calvi, abbiamo chiesto ad ATP e WTA un chiarimento sui prossimi aggiornamenti del ranking. Questa è la risposta data dall’ATP al nostro Vanni Gibertini, inviato a Montréal: “I nuovi ranking saranno pubblicati giovedì subito dopo le finali del Canada Open, ma i punti del Canada Open 2024 continueranno a essere conteggiati in graduatoria perché essi devono restare in classifica per 52 settimane. Successivamente, quei punti verranno scartati il lunedì dopo Cincinnati, il 18 agosto, quando saranno poi aggiunti i punti di Cincinnati 2025″.
Stesse date anche per la classifica WTA, ma con funzionamento diverso. L’associazione del tennis femminile ci ha confermato che dopo la finale dell’8 agosto, la classifica verrà aggiornata eliminando i punti delle edizioni 2024 di Washington e Toronto. Lunedì 11 invece, il ranking WTA sarà nuovamente aggiornato con tutti i risultati degli ITF (come successo anche lunedì 4), e quella sarà la classifica ufficiale dell’11 agosto. L’aggiornamento successivo è invece atteso dopo la finale di Cincinnati. Nel caso della WTA, quindi, non sarà fatta salva la regola della conservazione dei punti che rientrano nelle 52 settimane precedenti l’ultimo aggiornamento.
(di Enrico Picone)