Andy Roddick ha lasciato il tennis nel 2012. Ma non ha mai smesso di seguirlo. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, l’ex numero 1 al mondo statunitense ha continuato a informarsi dello sport racchetta e pallina per eccellenza. Tanto che, all’inizio del 2024, insieme al giornalista John Wertheim ha deciso di caricare su YouTube un loro commento riguardo l’Australian Open appena andato in archivio. Neanche a dirlo, i risultati di quella chiacchierata, in termini di visualizzazioni e interazioni, hanno ben presto riscosso ampi consensi nel pubblico.
“Non so se pensassimo che sarebbe stato davvero qualcosa di speciale; il che è stato un vero e proprio superpotere”, ha fatto sapere il campione dello US Open 2003 in un’intervista rilasciata a ‘The National’. “Perché, se non hai aspettative, non hai paura di niente. Per me è stato fantastico perché sono un po’ un nerd del tennis, e quindi quando possiamo invitare gente posso fare tutte le domande che non farei mai in privato. Quindi, egoisticamente, è un bel lavoretto”.
È nato quindi ‘Served’, che ha presto scalato le classifiche attestandosi come primo podcast statunitense sul tennis, con ben 300mila follower tra YouTube e Instagram. Come è successo lo spiega Wertheim: “[Andy] È un Hall of Famer con la prospettiva del tifoso comune che continua a porsi domande. Ho la sensazione che sia sempre stato, fin da quando era adolescente, molto spiritoso. E c’è un elemento di autoironia che lo accompagna. È molto attento. È bravo a comunicare in modo semplice. Capisce la prospettiva del tifoso, ma ha anche questa conoscenza accumulata grazie alle sue partecipazioni a finali importanti”.
Secondo Roddick, però, non sono solamente quelle a meritare di essere narrate. C’è un mondo oltre gli Slam. E ‘Served’ si promette di raccontarlo. “La Terra prestava attenzione al tennis otto settimane all’anno, giusto? E (oltre, ndr) non c’era davvero posto, in un martedì qualsiasi, per ascoltare una storia raccontata, o per avere un aggiornamento sui tornei. Quindi, la nostra idea era di provare ad aggredire un po’ di più quello spazio aperto e fornire un po’ di continuità”.
Non solo parlando di tennis, ma anche intervistando esponenti del settore come ad esempio coach, giocatori e giocatrici. Ultima tra queste, Iga Swiatek con la quale Andy ha fatto una bella chiacchierata. Ma ‘Served’ non si accontenta, anzi. Punta sempre più in alto. “Ci sono persone che vorrei intervistare. Ovviamente, vorrei sedermi con Roger (Federer, ndr) e con Serena (Williams, ndr), ma credo anche che il momento per queste cose debba essere quello giusto. Sono sicuro che questo genere di cose accadrà. Sono i miei show preferiti. Sono quelli per cui divento nervoso. Ma non lo so, vedremo. Noi comunque non vogliamo essere solo uno show. Vogliamo essere un’azienda”.