Se la stagione su terra rossa aveva destato molte preoccupazioni su quello che potesse essere il 2025 di Iga Swiatek, con la sola semifinale raggiunta in quel Madrid e l’eliminazione prematura ai quarti al Roland Garros, l‘estate tra erba e cemento nordamericano ha restituito al circuito WTA una Swiatek formato deluxe. Prima il titolo Slam in quel di Wimbledon, adesso la vittoria del Cincinnati Open, battendo in finale Jasmine Paolini. Vediamo di seguito le principali dichiarazioni rilasciate dalla tennista polacca in conferenza stampa.
D: Congratulazioni. Se ho capito bene, parlando con il tuo box, hai detto che forse eri un po’ scioccata dal modo in cui sono arrivati alcuni risultati ultimamente. Puoi parlarne un po’?
IGA SWIATEK: “Siamo onesti. Fino a qualche tempo fa, Cincinnati era la superficie più veloce che avevamo nel tour. Ora è cambiata un po’, è diversa, migliore. Se dovessi indicare i tornei che sono più difficili da vincere, sarebbero Wimbledon e Cincinnati. Quindi, sono ancora più felice. E in un certo senso ha dimostrato che i momenti più belli arrivano quando meno te lo aspetti. E sono anche felice di star facendo progressi su queste superfici più veloci“
D: Iga, congratulazioni. Se non sbaglio, questa è stata la tua prima partita serale del torneo. È stato molto diverso giocare a quest’ora? Se sì, ne sei rimasta sorpresa? Quali aggiustamenti hai dovuto fare?
IGA SWIATEK: “Le condizioni erano praticamente le stesse. Penso che fosse un po’ più secco, quindi la palla volava un po’ di più. Ovviamente abbiamo giocato all’ombra, quindi è stato più comodo. Io ero maggiormente concentrata su come il mio corpo avrebbe reagito, perché per la maggior parte dei miei allenamenti a Montreal e qui, le sessioni e le partite, ho sempre finito il mio lavoro verso l’una, quindi ovviamente hai quel picco in termini di reattività e prontezza a quell’ora. Per questa finale ho dovuto effettuare degli aggiustamenti ed essere pronta per le 18:00. Non stiamo parlando di una sessione serale o notturna, ma comunque, non ho mi sono mai allenata qui a Cincinnati dopo le 16:00. Quindi, da un lato, è bello avere un programma del genere, per avere più tempo per recuperare e penso che abbia funzionato abbastanza bene. Ma dall’altro lato, hai bisogno di tirare su e di trovare l’energia nel tardo pomeriggio o la sera, e questo è sempre complicato. Quindi non ero sicura di come sarebbe andata, ma ho abbastanza esperienza per lavorarci su. E anche il mio team mi sta aiutando, specialmente Daria, con l’avere una buona routine prima [della partita] e di aumentare il livello di d’energia. Ad esempio, lei lo sa se sembro un po’ troppo calma o troppo “rilassata”. Anche Maciej vede durante il riscaldamento se ho bisogno di essere più veloce con le gambe e avere una reazione migliore. Questa volta è andato tutto bene, e tutto ha funzionato alla perfezione”
D: Penso che ogni anno tu dica quanto ti piace venire qui e giocare in questo torneo, ma dopo aver perso due volte in semifinale, trovarti lì in piedi con il trofeo, tenerlo in mano, che sensazione è stata?
IGA SWIATEK: “Una sensazione fantastica. Devo dire che l‘anno scorso sono arrivata qui dopo le Olimpiadi, quindi ho letteralmente considerato questo torneo come una sorta di transizione prima dello US Open. Ma sì, due anni fa e quest’anno, l’ho voluto davvero, ed è per questo che sono felice, ed è bello spuntare dalla lista un altro torneo che non avevo vinto. Una grande motivazione per andare avanti”
D: Come sarà la transizione da qui a New York dove, ad esempio, ci sono campi più lenti e una palla più leggera?
IGA SWIATEK: “La palla è la stessa, ma i campi… Se ricordo bene, penso che quest’anno qui a Cincinnati i campi fossero un po’ simili a quelli che avevamo l’anno scorso allo US Open, ma stanno rallentando i campi ogni anno, quindi non sono sicura di come siano ora a New York. Dovrò rispondere a questa domanda allo US Open dopo qualche allenamento e dopo aver giocato in uno dei campi principali. Il tennis è tutta una questione di adattamento. Ho già affrontato molte situazioni diverse, e sono sempre riuscita a essere pronta per la prima partita e ad adattarmi. Quindi spero che sarà così anche questa volta”
D: Iga, quanto pensi ancora al fatto di riconquistare la posizione numero uno?
IGA SWIATEK: “Non ci penso, perché so che anche Aryna sta facendo una grande stagione, quindi so che questo sarà solo una conseguenza di come giocherò. E onestamente, questa stagione non è stata facile, e ho avuto molte altre cose di cui preoccuparmi e molte altre cose da migliorare, quindi non ci sto pensando affatto”
D: Iga, come riassumeresti il Cincinnati Open in poche parole, e qual è il ricordo più speciale che ti porti da qui?
IGA SWIATEK: “Onestamente, direi che i ricordi migliori sono quelli fuori dal campo, perché abbiamo anche grandi amici qui, e ogni anno torniamo ed è sempre un torneo tranquillo, specialmente prima di New York. È bello assorbire questa atmosfera piuttosto tranquilla, e mi piace molto, ma ovviamente anche la vittoria sarà un grande ricordo. E per descriverlo in poche parole, direi semplicemente caldo, intenso, e direi che il torneo mi ha dato una sorta di prospettiva [su come vedere le cose, ndr]”
D: Iga, nessun titolo sulla terra battuta quest’anno, ma hai vinto quelli che per te sono i tornei più difficili, come hai detto, Wimbledon e Cincinnati. Hai una spiegazione per questo tipo di paradosso?
IGA SWIATEK: “Grazie per mettere sempre in evidenza le cose migliori (riferito alla mancanza di titoli sul rosso, ndr). Sono una brava giocatrice. Posso giocare su qualsiasi superficie, ma non è così facile vincere i tornei quando tutti si aspettano che tu vinca”