di Enrico Picone
Continuano a tenere banco le condizioni di salute di Jannik Sinner, fermato da un malessere durante la finale di Cincinnati, che lo ha visto cedere il titolo al rivale e diretto concorrente in graduatoria Carlos Alcaraz, dopo avere gettato la spugna sotto di cinque giochi a zero. Una finale mai realmente disputata, non almeno dalla metà campo del numero 1 al mondo, e che ha trovato nel ritiro una spiegazione a quanto stava accadendo sul torrido cemento di Cincinnati.
Il campione azzurro è ora chiamato a ritrovare quanto prima la condizione per difendere il secondo Slam dopo l’Australian Open, nonché la quota punti che vede il suo “vice” in classifica pronto a riaccomodarsi in vetta tre anni dopo il trionfo al Flushing Meadows, che oltre ad avergli consegnato il primo Major in carriera, lo aveva incoronato come il più giovane numero 1 nella storia all’età di 19 anni e 4 mesi. Nel mentre, Darren Cahill ha risposto sulle condizioni dell’altoatesino, parlando a proposito di un virus che gli ha impedito di lottare per il titolo.
Queste le parole del coach australiano su ESPN: “Ho parlato brevemente con lui ieri sera. Mi ha detto di sentirsi meglio. Oggi si prenderà un altro giorno di riposo, questo è il piano, e speriamo che domani possa tornare in campo a colpire qualche palla. Siamo fiduciosi che andrà tutto bene”.