Il Challenger 75 di Dobrich (terra battuta) aveva fatto il suo esordio nel circuito nel 2024 con due edizioni (vinte rispettivamente da Juan Bautista Torres e Guy den Oude), poi quest’anno si è trasferito nella capitale, a Sofia. Erano tre gli italiani in gara: Marco Cecchinato, Federico Bondioli e Franco Agamenone.
Il Ceck, dopo aver esordito vittoriosamente contro Daniel Rincon, è stato fermato dall’uruguaiano Franco Roncadelli (n.400 ATP) col punteggio di 6-2 7-6(4). Il 25enne nativo di Montevideo è uno che rema orgogliosamente nelle retrovie, con l’intelligenza di farsi bastare il talento che gli ha regalato madre natura, consapevole che lui una semifinale del Roland Garros non la giocherà mai. Cecchinato invece l’ha giocata e da anni purtroppo ha l’atteggiamento di chi non ritiene giusto di dover recitare su palcoscenici minori.
Federico Bondioli aveva perso nelle qualificazioni proprio contro Agamenone ma poi, ripescato come lucky loser, ha fatto il possibile per meritarsi il colpo di fortuna. Sfortunatamente lo slovacco Milos Karol (n.140) si è dimostrato troppo solido per il 20enne ravennate che pure ha lottato con orgoglio, per poi alla fine arrendersi col punteggio di 4-6 6-3 6-3.
Franco Agamenone invece, partito appunto dalle qualificazioni, è arrivato ai quarti di finale battendo proprio Karol al termine di tre combattuti set. Siamo molto contenti per Franco, giocatore indomabile e splendida persona, che ha avuto due anni non facili in cui ha perso un po’ il filo di una carriera che aveva appena cominciato a dargli le tanto attese soddisfazioni. E anche nei quarti contro l’emergente austriaco Joel Schwaerzler (n.313) ci sarà da sudare, ma questo non ha mai fatto paura al 32enne nativo di Rio Quarto.
Allo Schwaben Open di Augsburg (Categoria 50, terra battuta) erano in tabellone Jacopo Berrettini e Raul Brancaccio. Entrambi eliminati al primo turno, Jacopo ad opera del belga Buvaysar Gadamauri (n.670) che si è imposto in tre drammatici tie-break, e Raul sconfitto, sempre in tre set, dal rognosissimo spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.297).
Si giocava anche a Creta (Challenger 50, cemento), nella località di Hersonissos dove erano diversi gli italiani, che nella maggior parte dei casi hanno dovuto affrontare la dura trafila delle qualificazioni. Una volta approdati al tabellone principale non è che gli abbia detto benissimo: tutti eliminati all’esordio Fabrizio Andaloro, Massimo Giunta, Luca Castagnola, Pietro Fellin e Luca Potenza. Unica eccezione Filippo Moroni che ha superato un turno, a spese di Andaloro, per poi essere fermato dal francese Robin Bertrand (n.315). Prestazione comunque sufficiente al 24enne torinese per migliorare il proprio best ranking alla posizione n.522 ATP.