L’ecosistema “social network”, legato al mondo sportivo, può diventare spesso pericoloso. Negli ultimi anni, sono stati sin troppi i professionisti vittime di insulti, offese raccapriccianti e minacce. Per tutelare l’immagine e il benessere psicofisico dei giocatori, l’ATP ha attuato un programma chiamato SafeSport Initiative, ovvero un’intelligenza artificiale – sviluppata in collaborazione con Tennis Data Innovations (TDI) – creata appositamente per individuare e nascondere i contenuti offensivi sugli account dei social media dei tennisti.
I numeri registrati per il primo anno di attività del SafeSport initiative sono più che incoraggianti. L’IA ha analizzato oltre 3,1 milioni di commenti sui social media, segnalando come “gravi” oltre 162.000 commenti rivolti a 245 giocatori. Il direttore della sicurezza dell’ATP, Andrew Azzopardi, ha dichiarato: “Safe Sport ha cambiato radicalmente il modo in cui proteggiamo i nostri atleti online. Più di 1 commento su 10 sui post dei giocatori era offensivo, arrivando al 50% nei casi più estremi. Anche se non eliminerà gli abusi dall’oggi al domani, è la nostra prima linea di difesa. La tutela del benessere dei giocatori è un impegno a lungo termine”. Dietro parecchi account – talvolta fake – si celano squallidi personaggi che credono di farla franca, ma grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, “il commento offensivo” viene segnalato e riportato alle autorità competenti, per mezzo delle quali sono state già avviati diversi procedimenti penali. “Ogni commento viene esaminato, ogni minaccia viene presa sul serio”, ha affermato Adam Pennock, vicepresidente Risk & Investigations di Sportradar. “Il nostro impegno a indagare, identificare e sanzionare gli autori dimostra sempre più che le azioni online hanno conseguenze nel mondo reale”.