[21] T. Machac b. L. Nardi 6-3 6-1 6-1
Non era un impegno facile quello di Luca Nardi, ma il risultato finale, almeno nelle proporzioni, delude fortemente, soprattutto per l’atteggiamento del nostro portacolori, evidentemente a corto di idee ma nel corso dell’incontro sempre meno disposto a cercare qualche soluzione per almeno rallentare la marcia inarrestabile di Tomas Machac. Invece, dopo un inizio davvero promettente, l’azzurro si è bloccato al servizio e ha lasciato progressivamente l’iniziativa nello scambio al rivale, che ha potuto così esprimere tutto il suo repertorio.
Dopo il 3-3 in apertura Luca ha così subito un parziale di 2-15, difficilmente giustificabile con la sola considerazione della pressione di un tennista sostanzialmente simile nelle caratteristiche ma sicuramente più forte; per il giovane azzurro una bocciatura soprattutto dal punto di vista della personalità, proprio l’aspetto che più aveva impressionato nel corso dei primi sei game. Machac ha fatto il suo lavoro, confermando l’esplosività dei suoi colpi e l’innata eleganza del suo tennis, e ora aspetta uno tra Fonseca e Kecmanovic.
Primo set: equilibrio fino al 3-3 poi Nardi cede improvvisamente
Machac non è certo brillante nelle fasi iniziali della partita ma Nardi si distingue nella sfida tra ottimi colpitori per vivacità e personalità, qualità che lo portano a servire con inconsueta efficacia e a rispondere con impertinenza alle battute del tennista ceco; il ragazzo di Pesaro ha due occasioni nel secondo per togliere il servizio alla testa di serie numero 21 ma Tomas si difende bene, sventa la prima minaccia del match e dopo un quarto d’ora l’italiano guida per 3-2. Nardi vanta un 13 su 14 nei tre game in cui ha messo in gioco la pallina ma Machac si difende bene con il servizio in kick e riesce a limitare gli errori; il livello della qualità cresce e Nardi si porta nel settimo game sul 30-0 con un’autorità raramente esibita a questi livelli. Qui però il meccanismo della prima palla denuncia una intempestiva avaria che incoraggia Machac nel pressing.
Il ceco colleziona quattro punti in fila e pesca il primo break dell’incontro, evento difficilmente pronosticabile pochi minuti prima. Machac è riuscito a intimidire Luca con il servizio e sul punteggio di 3-5 l’azzurro commette due doppi errori che lo portano sul 15-40; il primo setpoint evapora con una buona prima palla ma il secondo, complice un nastro insidioso, dà ragione al favorito della vigilia. Machac vince per 6-3 con 5 ace e oltre il 70% dei prime palle in campo, percentuale cresciuta nel corso della partita, mentre il dato analogo del tennista marchigiano è in ritardo di circa venti punti. Tutto questo in mezz’ora esatta.
Secondo set: Machac gioca sempre meglio e Nardi scompare dal campo
Le prime fasi del secondo parziale suggeriscono comunque come il calo di Nardi sia decisamente legato alla crescente fiducia nei propri mezzi del talentuoso boemo, che in risposta è più sicuro e aspetta la seconda battuta dell’italiano con i piedi piuttosto vicini alla riga: Machac alza il ritmo nel palleggio e la sua progressione disorienta Luca. Il tennista marchigiano deve sovvertire uno 0-40 nel secondo gioco e si affida con fortuna al servizio, ma c’è una quarta palla-break e le virtù difensive di Tomas riaccendono un palleggio che sembrava giunto al termine in favore di Nardi, costringendo l’azzurro a cedere il servizio. Machac mette una sestina terribile dal 3-3 nel primo set e raggiunge il 3-0, cui Luca pone rimedio con l’1-3, non prima di aver annullato due palle-break consecutive, conseguenza dell’azione in risposta del ceco sempre più asfissiante.
Nardi avrebbe bisogno di creare qualcosa di nuovo in risposta per porre qualche dubbio al rivale, ma nel frattempo il dinamismo di Machac in risposta e in contenimento hanno spento la fiducia del ragazzo pesarese, che sull’1-4 si vede di nuovo risucchiare da una situazione di 30-0 e si perde in una coppia di doppi falli, che causano l’1-5 e accelerano il 6-1 a favore del tennista boemo. Nardi mette in tasca il 27% dei punti con la battuta di riserva mentre Machac scrive un pesante 86%; cinque doppi errori per l’azzurro.
Terzo set: Machac chiude 6-1 contro un Nardi ormai rinunciatario
Machac non intende in nessun modo rincuorare l’azzurro, ma in generale Luca non ostenta nessuna fiducia nelle sue possibilità di ribaltare l’andamento del match e si rende protagonista di un inizio di terzo set davvero insapore, con errori nei colpi di rimbalzo anche quando dovrebbe dettare la cadenza dello scambio e con un nuovo doppio fallo che consegna il punto del break al ceco; gli errori in sequenza accrescono lo sconforto dell’italiano che dopo soltanto undici minuti accumula un ritardo di 3 giochi a zero, con due turni di battuta da recuperare. L’estroso ceco non molla la presa e guadagna così un nuovo 6-1 e il passaggio del turno.