Amanda Anisimova ha inaugurato il suo torneo con una vittoria in due set contro l’australiana Kimberly Birrel che le permette di guardare con fiducia al prosieguo della stagione sul cemento. In conferenza stampa la tennista statunitense ha parlato del match d’esordio, del suo percorso a Wimbledon e del modo in cui ha vissuto il periodo di pausa lontano dal circuito.
D: Non è così strano giocare di martedì, ma questa volta il primo turno è stato diviso su tre giorni. Com’è stato aspettare quasi 48 ore prima di scendere in campo?
ANISIMOVA: “Per me è stato positivo. Ho avuto più tempo per allenarmi e prepararmi. Sono qui da oltre una settimana e ogni giorno in più sul campo mi aiuta. Certo, è un po’ strano il formato, ma avendo visto anche le qualificazioni non l’ho percepito troppo”
D: Dopo la finale di Wimbledon, com’è stata la tua settimana? Come ti sei ricaricata?
ANISIMOVA: “Sono andata a New York con la mia famiglia, ho passato giornate tranquille con i miei nipotini e al mare. Poi sono tornata a casa per la prima volta da aprile, ed è stato bellissimo. Infine una settimana di allenamenti a Miami prima di partire per Montreal. Alla fine ero davvero carica di tornare in campo”
D: Quanto hai pensato alla corsa di Wimbledon e quanto sei riuscita a lasciarla alle spalle?
ANISIMOVA: “L’ho elaborata, certo, ma non mi sono soffermata troppo. Dopo la finale vivevo il presente. A Miami ho fatto subito switch in modalità allenamento e non ci ho più pensato. Volevo solo migliorarmi e guardare avanti”
D: A Wimbledon sei stata elogiata anche per le tue parole dopo la sconfitta. Come sei riuscita a gestire quel momento?ANISIMOVA: “È stato difficilissimo. Cercare di controllare i nervi in cerimonia non era facile. Ma sono orgogliosa di come ho saputo trasformarlo in positivo. Non potevo controllare il risultato, ma potevo controllare il mio atteggiamento. Dopo, tante persone mi hanno mandato messaggi di sostegno ed è stato bellissimo”
D: Ti chiedono spesso del tuo periodo lontano dal tennis. Non ti pesa parlarne? Che correlazione vedi tra quel periodo di pausa e i risultati di quest’anno?
ANISIMOVA: “No, anzi. Se qualcuno può sentirsi vicino alla mia storia o trarne forza, per me è un onore. Cerco sempre di essere sincera e rispondere al meglio. È stata la scelta giusta. Non mi sono mai pentita di aver preso una pausa: mi ha dato prospettiva nuova. Ora apprezzo di più anche gli allenamenti quotidiani. Mi godo il processo e lo stile di vita del circuito, molto più di prima.”