Siamo nelle fasi calde. La seconda settimana dello US Open è ufficialmente iniziata il 31 agosto e procederà con la seconda parte degli ottavi di finale, nei tabelloni di singolare maschile e femminile, nella giornata di lunedì 1° settembre. Gli occhi sono puntati su Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che in caso di vittoria si scontrerebbero al turno dei migliori otto. Sui primi due tennisti italiani, e su altre tematiche, Renzo Furlan ha detto la sua in un’intervista rilasciata a Marco Lombardo per Il Giornale.
Primo argomento, il numero uno al mondo, partito bene secondo l’ex 19esimo tennista ATP, nonostante abbia ancora qualcosa da limare in vista dei prossimi incontri. “Come sempre è estremamente puntiglioso, attento ai particolari. Dopo il primo match era già focalizzato su come migliorare il servizio, che non sta funzionando come dovrebbe. Secondo me è solo questione di dettagli. Si sa, lui è un gran colpitore. Ma nel corso degli anni ha fatto grandi progressi sulla battuta, che spesso gli consente poi di comandare lo scambio. È il fondamentale che ha dovuto costruire di più”.
Qualche parola anche sul suo prossimo avversario: quell’Alexander Bublik che lo ha battuto a giugno in quel di Halle – dopo aver perso in tre set ai quarti di finale del Roland Garros – e che è reduce da undici vittorie consecutive e da una cavalcata newyorchese che lo deve ancora veder perdere una volta un turno di servizio. “Un altro match difficile, ed è proprio questione di ritmo. Sascha batte bene, aggredisce, alterna colpi diversi. Però a me è piaciuto che Sinner abbia parlato proprio di ritmo riguardo le sue difficoltà di sabato. Non lo trovava, l’ha cercato, l’ha trovato. E ha vinto”.
Spazio poi anche al secondo tennista azzurro, quel Lorenzo allievo di Simone Tartarini che per la prima volta in uno Slam su cemento outdoor ha raggiunto gli ottavi. “Da tempo non vedevo Lorenzo con questa continuità e chiarezza di idee, specie sul rapido. Se dovesse affrontare Sinner sarebbe un match molto interessante, emotivamente e tecnicamente”. Prima però, l’insidia Jaume Munar, vittorioso contro il carrarino in quattro dei cinque precedenti. “Non sarà facile come molti credono. Lo spagnolo non è più solo un terraiolo, è migliorato molto sulle superfici rapide”.
Il numero 10 mondiale è reduce da un’affermazione su Flavio Cobolli, ritiratosi nel corso del terzo set. Furlan, riguardo questo, ha detto di non aver apprezzato molto la scelta presa dal tennista romano. “Io ho una posizione chiara: ti ritiri solo per un infortunio serio. Capisco che non ero a New York e magari sto sbagliando, però non ho visto impedimenti così gravi. Se è una questione di stanchezza, di dolore e perché il match ha preso una brutta piega, piuttosto prendi 6-0. Ma anche questo serve a maturare. Flavio è un gran giocatore e un ragazzo splendido, saprà affrontare meglio i momenti difficili”.
Infine, un commento sulla sconfitta patita dalla sua ex allieva, Jasmine Paolini, uscita al terzo turno per mano di Marketa Vondrousova, che ha avuto la meglio in due set. “Jasmine aveva grandi ambizioni; nei primi turni è andata molto bene. Però Vondrousova è un ostacolo complicato. Doveva vincere il primo set; invece, ha perso continuità e lucidità. Detto questo, è vero che quest’anno ha faticato negli Slam, però è stabilmente nella Top 10 da più di un anno. Ha vinto Roma, ha fatto finale a Cincinnati ed è in corsa per le WTA Finals”, ha chiosato Furlan.
