[23] N. Osaka b. [3] C. Gauff 6-3 6-2
L’ultima volta era stata nel 2021 quando la spuntò in tre set su Garbine Muguruza e si diresse con forza verso il suo 4° titolo Slam. Eravamo in Australia e si giocava sul cemento, Naomi Osaka non era ancora mamma e il mondo non conosceva ancora il conflitto in piena Europa. Fu il suo ultimo quarto di finale conquistato in un major.
Da Melbourne a New York passando per quattro anni e mezzo in cui ha dato alla luce Shai, ma in campo solo ombre. La sua testa era diventato un fardello: dalla depressione alla rinascita passando per una nuova nascita. La vita è davvero strana perchè dopo la sosta la nipponica aveva raccolto solo grosse delusioni. Ha avuto pazienza, stavolta, ha saputo aspettare e allontanarsi dal tutto e subito che l’aveva paralizzata a un certo punto della sua carriera.
Eccola qui sorridere e togliersi una grande soddisfazione: battere Coco Gauff in due set, in un match completamente dominato. 6-3 6-2 in un’ora e sei minuti. Tutto troppo facile contro l’attuale n. 3 del mondo incapace di creare difficoltà all’ex n. 1. Osaka in totale ha perso solo sei punti al servizio, vincendo 15/16 con la prima messa in campo appena per il 42%. 33 errori per Gauff su appena 8 colpi vincenti. Giapponese brava a trasformare le quattro palle break concesse, sempre solida, sempre a giocare negli ultimi centimetri di campo. L’anno scorso si era fermata sempre agli ottavi per merito di Emma Navarro, qui concede il lasciapassare a un’atleta in gran fiducia e che non si pone limiti.
Coco ha sempre dato l’impressione di potersi accendere da un momento all’altro, ma, in realtà, è rimasta palesemente spenta, bloccata nei movimenti, non al massimo della forma. Bentornata Naomi, pronta a sfidare Karolina Muchova nei quarti di finale.
[11] K. Muchova b. M. Kostyuk 6-3 6-7(0) 6-3
Marta Kostyuk dovrà prima o poi imparare dai suoi errori e sfruttare al meglio, senza sbavature le occasioni che le capitano. Perché lotta, ha un ottimo dritto, ma se non s’incarta al servizio, è capace di giocare un buon livello di tennis. Ma il trasformare le situazioni di vantaggio in opportunità concrete le farebbe fare il salto di categoria che meriterebbe. Contro una dolorante Karolina Muchova cede in tre set, crollando in un momento nel quale l’inerzia della gara era totalmente a suo favore. Dopo aver vinto il tie-break 7-0, la ceca è rimasta fuori dal campo per un po’, per cercare di dimenticare il dolore alla schiena che le aveva fatto chiamare il medical time out due volte nel secondo set. Molto fluida l’ucraina padrona del campo prima di subire il 12-3 che ha lanciato Muchova sul 4-1. Nel settimo gioco ben tre le chances di controbreak gettate alle ortiche da Kostyuk in una gara che ha conosciuto il suo esito a ridosso delle tre ore di gioco.
Passa la ceca 6-3 6-7(0) 6-3 ed esulta per il raggiungimento dei quarti di finale. Match molto combattuto e a due volti con Muchova dominatrice del primo parziale, ma costretta a inseguire Kostyuk nel secondo. Il tie-break è stato dominato dall’ucraina che sentiva di poter fare sua la gara. Ma il tennis si sa è lo sport del diavolo e, stavolta, festeggia Muchova.