[4] J. Pegula b. B. Krejcikova 6-3 6-3
Jessica Pegula (31 anni, numero 4 del ranking mondiale) supera Barbora Krejcikova (29 anni, numero 62 della classifica WTA) con il punteggio di 6-3 6-3 in un’ora e 26 minuti di gioco e si qualifica per la seconda semifinale slam della carriera: la finalista della scorsa edizione ha giocato un match solido e coraggioso al tempo stesso, controllando l’incontro dall’inizio alla fine e approfittando degli errori gratuiti di un’avversaria piuttosto spenta. Krejcikova non è mai riuscita a scatenare tutta la classe del suo gioco e ha pagato una certa imprecisione al servizio: per lei, infatti, solamente il 42% di prime palle n campo, 7 doppi falli e appena il 31% di punti vinti con la seconda.
Pegula – che in semifinale se la vedrà con la vincente della sfida serale tra Sabalenka e Vondrousova – diventa così la terza tennista americana della storia (dopo Chris Evert e Serena Williams) a raggiungere due semi consecutive allo US Open dopo aver oltrepassato il muro dei 30 anni. Quella di oggi con Krejcikova è stata oltretutto la 100esima vittoria della sua carriera (a livello ovviamente di tour maggiore) sul suolo americano: è la quinta giocatrice degli ultimi vent’anni a raggiungere questo traguardo dopo le sorelle Williams, Sloane Stephens e Madison Keys.
Primo set: Krejcikova tenta la rimonta ma nel finale regala troppi errori gratuiti
I primi minuti di gioco premiano la solidità della giocatrice statunitense, che si porta rapidamente in vantaggio di un break grazie ad un parziale di 8 punti a 1 (2 a 0): Pegula riesce a spostare l’avversaria e a toglierle il tempo, comandando lo sviluppo degli scambi. Krejcikova prova a rimanere aggrappata al set, mette in mostra gli sprazzi migliori del suo repertorio, annulla una palla dell’1 a 5, difende il turno di battuta e nel game successivo approfitta del primo passaggio a vuoto della rivale: Pegula commette, tutti insieme, gli errori più gravi della mattinata e regala il controbreak (4 a 3) ma non si fa spaventare dall’occasione mancata, rimettendo subito a posto le cose e portandosi sul 5 a 3, per poi chiudere il primo set dopo 41 minuti. 6-3 per Jessica, che approfitta del rendimento piuttosto scadente dell’avversaria con la seconda palla di servizio (appena 5 punti vinti su 18).
Secondo set: Pegula è troppo solida e conquista la seconda semifinale slam della carriera
Krejcikova non riesce proprio a dare continuità al proprio gioco né tantomeno a condurre il punteggio: la tennista ceca nel primo gioco del secondo parziale viene travolta dall’ansia dei doppi falli e subisce un break a zero che sa tanto di resa (1-0 Pegula e servizio). La numero 4, sull’onda dell’entusiasmo, continua a colpire con grande precisione, mantenendo il pallino del gioco grazie a una serie di soluzioni offensive ed inedite: Krejcikova, costretta a colpire in corsa, fatica a trovare i suoi impatti migliori e, dopo aver sprecato una palla del 3 pari, subisce il quarto break della sua partita, consentendo all’avversaria di portarsi sul 4 a 1 (pesante). Pegula, però, sul 4-1 40-15, perde improvvisamente le misure del campo e, ad un passo dalla vittoria, si complica la vita: Krejcikova vince quattro punti di fila, strappa la battuta alla rivale (2 a 4), gioca i punti più luminosi del match, difende il servizio ai vantaggi (3 a 4) si rimette in scia. La finalista della scorsa edizione, però, nel momento di tensione, mantiene la freddezza giusta e chiude la pratica con il punteggio di 6-3 6-3 in un’ora e 26 minuti di gioco, approfittando dei 7 doppi falli di una Krejcikova piuttosto spenta.